Palermo
Vincenzo D'Alessandro
La Palermo conosciuta da Federico nella sua infanzia era la città descritta, alla fine dell'età normanna, dall'ignoto cronista antisvevo indicato come il cosiddetto Falcando. [...] (la quarta) del codice che contiene il De rebus Siculis carmen o Liber ad honorem Augusti di Pietro da Eboli, apologeta degli Svevi, i cui versi fanno da didascalia alle miniature che descrivono la vittoriosa conquista del Regno da parte di Enrico ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Paolo Tocco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il capitalismo ottocentesco deve il proprio consolidarsi e l’affermazione dei [...]
Nel Manifesto del Partito Comunista, Karl Marx è allo stesso tempo il critico del sistema capitalistico e l’apologeta della rivoluzione industriale e di quella degli scambi che dalla prima ha preso avvio. L’incessante processo di trasformazione ...
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Apologista cattolico e storico delle religioni, figlio del duca Victor (v.) e nipote di Madame de Staël, nato ad Auteuil il 18 maggio 1834, assassinato a Parigi l'11 maggio 1895. Affidato alla zia, Augusta [...] ottobre 1870. Incaricato di un corso di teologia nella École libre des hautes-études (1873), fu dal 1879 professore di apologetica nell'Institut catholique di Parigi, e svolse nei suoi corsi, come anche in numerose serie di conferenze, gli argomenti ...
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Lacordaire, Jean-Baptiste-Henri
(poi Henri-Dominique) Predicatore e pubblicista francese (Recey-sur-Ource, Costa d’Oro, 1802-Sorèze, Tarn, 1861). Ordinato sacerdote nel 1827; cappellano di suore e [...] , finché non si ritirò a Sorèze. Nel 1861 fu eletto all’Accademia francese. Moderatamente liberale, né ribelle al papato, né oltremontano, mediocre teologo e storico, fu l’apologeta e il predicatore del romanticismo francese sotto Luigi Filippo. ...
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Predicatore e pubblicista (Receysur-Ource, Borgogna, 1802 - Sorèze, Tarn, 1861). Passato, ventiduenne, dalla miscredenza alla fede, dopo gli studî nei seminarî di Issy e St.-Sulpice a Parigi fu ordinato [...] , finché non si ritirò a Sorèze. Nel 1861 fu eletto all'Accademia francese. Moderatamente liberale, né ribelle al papato, né oltremontano, mediocre teologo e storico, fu l'apologeta e il predicatore del romanticismo francese sotto Luigi Filippo. ...
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CAPUTO, Massimo
Bona Pozzoli
Nacque a San Salvatore Monferrato (Alessandria) il 29 luglio 1899 da Eugenio e da Eleonora Prevignano. Si laureò in giurisprudenza all'università di Torino nel 1920 e subito [...] estero. Fu probabilmente un modo per prendere le distanze dal fascismo, di cui non fu un oppositore, ma neppure un apologeta. Quello del C. è un caso che segna bene i limiti che il regime oggettivamente poneva alla carriera giornalistica, quando ...
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GUGLIELMO D'Alvernia
Francesco Pelster
Teologo dell'università di Parigi, fu dal 1228 fino alla sua morte, nel 1249, vescovo di Parigi. Come tale egli difese più volte gli ordini mendicanti, e nel 1228 [...] contraddizione con le antiche tradizioni, egli sta completamente dalla parte dell'agostinianismo. Grande è la sua importanza come apologeta contro gli errori della filosofia araba, degli Albigesi e dei Valdesi.
Bibl.: N. Valois, Guillaume d'Auvergne ...
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CALBO, Luca
Gino Benzoni
Nacque a Venezia il 26 dic. 1622, secondo dei quattro figli di Giovan Battista (1594-1629). di Alvise e di Lucia di Luca Molin. Della sua carnera politica, tutto sommato di [...] datii".
La guerra di Candia, allora in corso, esige forniture e tributi; il che però obbliga il C., pur zelante apologeta della Repubblica quale "antemurale del Christianesimo", a verificare le condizioni di una gente "più che mai povera e piena de ...
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Vittorino, Caio Mario
Giorgio Brugnoli
Scrittore latino d'Africa (nato agl'inizi del sec. IV d.C., morto dopo il 362). Maestro di retorica a Roma sotto Costanzo (337-361), fu dapprima seguace del neoplatonismo [...] Ira dei e con grande difficoltà, data la sua scarsa diffusione, il De Mortibus persecutorum) e non certo ad Ambrogio, la cui opera apologetica è nulla, né a Orosio le cui Historiae adversus paganos sono ben note a D. come un trattato di storia e come ...
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TURMEDA, Anselmo
Salvatore Battaglia
Scrittore catalano, nato a Maiorca nel 1352, morto a Tunisi, fra il 1424 e il 1432. Seguì gli studî a Lérida (1366), entrando nell'ordine francescano (1368) e perfezionandosi [...] quella notorietà a cui aspirava: assunto il nome di Abdalá (‛Abd Allah) il Truchimán (cioè, l'"interprete"), si fece l'apologeta della religione musulmana di fronte a quella cattolica con un'opera assai singolare, scritta in arabo e che i traduttori ...
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apologetica
apologètica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. apologetico]. – L’arte, la metodologia e la scienza dell’apologia, spec. nella filosofia (anticam. fu parte della dialettica) e più ancora nella religione. In partic., nella storia...