Principe dei poeti giambici, può anche esser detto col Crusius, senza iperbole, il fondatore della lirica greca. Nacque nell'isola di Paro, una fra le maggiori Cicladi. La cronologia, malcerta per gli [...] pontico, Demea, ecc.) e la critica dei più celebri filologi d'Alessandria (Eratostene, Aristofane bizantino, Aristarco, Apolloniorodio, Callimaco), comprendeva, completa o no, parecchi libri del poeta proclamato, nel canone aristarcheo (Quintil., X ...
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. Locuzione bibliografica che equivale a libro pubblicato in più esemplari mediante la stampa e posto in commercio, o comunque diffuso, da organismi librarî (v. editore).
Le varie caratteristiche delle [...] Esopo (Milano circa 1480), le Opere di Omero (Firenze 1488), le Opere di Aristotele (Venezia 1495), gli Argonauti di ApollonioRodio (Firenze 1496), le Commedie di Aristofane (Venezia 1498). Le edizioni principi formarono in tutti i tempi oggetto di ...
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È il poeta più antico della Grecia continentale.
Vita. - Le fonti della biografia del poeta sono l'Agone di Omero ed Esiodo (di cui l'attuale redazione appartiene all'età adrianea, ma il fondo è molto [...] un poema di 828 versi. Gli ultimi tre versi preparano il passaggio all'Ornitomantia, il poema non conservato che già ApollonioRodio riconobbe non esiodeo: pruprio come si congiunse la Teogonia al Catalogo. Il calendario (v. 765-825) è un'aggiunta ...
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ORFISMO
Guido Calogero
. La setta religiosa greca degli orfici trae il suo nome dalla leggendaria personalità di Orfeo: ma difficile a determinare (v. per ciò orfeo) è fino a che punto la figura del [...] in cui mancano però gli Αργοναυτικά, attribuiti a Orfeo ma in realtà imitazione, probabilmente del secolo V d. C., dell'omonimo poema di ApollonioRodio, e gl'Inni, che il Kern ritiene composti intorno al sec. I d. C.) è quella di O. Kern, Orphicorum ...
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. Anatomia. - Col nome di astragalo (gr. ἀστράγαλς, che nella lingua omerica significa "vertebra") si indica l'osso del piede accolto sotto il piedestallo tibiale nella forca malleolare, che ne abbraccia [...] i giuocatori di astragali sono dinnanzi all'idolo.
L'astragalo era carissimo ai fanciulli (Aristofane, Vesp., 295; Plut., Alcib.; ApollonioRodio, III, 11, 5): un epigramma (Anth. Palat., VI, 308) ricorda che ad un fanciullo furono dati una volta in ...
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(X, p. 718)
La C. è uno stato che esisteva nell'epoca antica sul territorio dell'attuale Georgia occidentale (una delle repubbliche dell'Unione Sovietica). I Colchi per origine sono una tribù della Georgia [...] nota già a Omero (Odissea XII), furono molto popolari nella letteratura greco-romana (Esiodo, Eschilo, Euripide, Pindaro, ApollonioRodio, Diodoro Siculo, Ovidio, Seneca, Virgilio e altri) e nell'arte figurativa (pittura su vasi, rilievi).
Il centro ...
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Nome di uomo e di donna della storia biblica ed evangelica; i principali personaggi che lo portarono sono i seguenti:
1. La madre del profeta Samuele (I Re [Samuele], I, 1 segg.), Essa e Fenenna (ebr. [...] creazione virgiliana a fianco di Didone: foggiata più assai sul tipo della nutrice del dramma greco che della Calciope di ApollonioRodio, sorella di Medea, ma non confidente; e pur tuttavia diversa anche dalla nutrice, in quanto che, non è soltanto ...
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Figura di maliarda nota, specie dall'Odissea. Ulisse, scampato ai Lestrigoni con una sola nave, giunge all'isola Eea (Αἰαίη). Vedendo sorgere un fumo, Ulisse divide in due metà i suoi compagni e manda [...] parte nel solo poema greco conservato che tratta della leggenda degli Argonauti, quello di ApollonioRodio (qui essa purifica Giasone e Medea dell'uccisione di Apsirto). Apollonio, com'è naturale nel sec. III, è sotto l'influsso dell'Odissea, ormai ...
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Poeta greco; noto appena per insignificanti frammenti, fino al 1891, acquistò fin troppa celebrità dopo che otto suoi Mimiambi tratti da un papiro del sec. II d. C. furono per la prima volta pubblicati [...] e scortese, s'ingentilisce tra le mani degli Alessandrini; e viene usato per narrazioni, sermoni morali, dispute letterarie (v. ApollonioRodio, Callimaco, Fenice di Colofone). Aver adattato il coliambo al mimo pare sia la trovata di E., che se ne ...
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È una forma aggettivale, che sottintende il sostantivo στοά "portico", ma che ha finito con l'acquistare a sua volta valore di sostantivo. Il termine s'incontra spesso nei poemi omerici e presso Apollonio [...] Rodio, e, propriamente, significa un portico esposto al sole, epperò riscaldato dal sole; ed è questo il significato da cui partono costantemente gli scoliasti e i lessicografi nel darne la definizione, come fa, ad es., Esichio, che parla di un ...
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rodio1
ròdio1 agg. [dal lat. Rhodius, gr. ῾Ρόδιος]. – Di Ròdi, isola della Grecia, nel Mare Egeo, la più grande del Dodecaneso. È usato soprattutto (in concorrenza con rodiese) in riferimento all’antichità: l’arte, la ceramica, la scultura...