sillogismo (silogismo)
Cesare Vasoli
Termine tecnico della logica, è usato da D. a denotare l'argomento deduttivo, che procede cioè dal generale al particolare secondo precise regole operative. Nel s. [...] o s. che sottace o mantiene implicita una delle premesse (e cfr., in particolare, Arist. Top. VIII 11).
Il s. ‛ apodittico ' (che è la forma più forte di procedimento logico) presenta, inoltre, secondo Aristotele, diverse ‛ figure ' e ‛ modi ' che i ...
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La prima fase di un’azione, di un fatto o, anche, la parte in cui una cosa comincia, oppure ciò che costituisce l’origine, la causa di un fatto o di una serie di fatti, o il costituente fondamentale di [...] di ‘ragion sufficiente’ (➔ ragione). In seguito, criticata sempre più l’idea della validità e utilità dell’antico metodo apodittico, il termine p. torna ad assumere un significato più generico, di motivo fondamentale e intrinseco, o di presupposto ...
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ROSA MORANDO, Filippo
Luca Mazzoni
– Nacque il 19 novembre 1732 a Verona, nella parrocchia di S. Vitale, da Marcantonio e da Lodovica Bianchini, sorella di Giuseppe e nipote dell’archeologo, scienziato [...] opinione. Nell’edizione del 1757 delle Osservazioni Rosa Morando ripropone la sua interpretazione, ma in modo meno apodittico, affacciando anche la possibilità che il «freddo animale» sia la costellazione dei Pesci, per ovviare alla difficoltà ...
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Filosofo greco (Stagira 384-83 a. C. - Calcide 322 a. C.). Fu, con Socrate e Platone, uno dei più grandi pensatori dell'antichità e di tutti i tempi. Nato da una famiglia di medici, si formò nell'Accademia [...] onde riempire le forme, i punti di partenza onde muovere nel suo metodo deduttivo. A capo di ogni processo apodittico è necessario porre due "premesse immediate", e cioè non dedotte in funzione di un superiore "medio" sillogistico, perché altrimenti ...
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Crisi della ragione
Aldo Giorgio Gargani
La revisione critica della nozione di razionalità
L’ingresso nel 21° sec. non ha visto l’elaborazione di nuove proposte riguardo a progetti teorici forti di [...] . Avanzando una concezione linguistico-sociale della consapevolezza in luogo di un concetto di verità astorico, atemporale e apodittico, essi hanno introdotto la nozione di giustificazione, ossia l’attitudine e la capacità di addurre ragioni e ...
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La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. Scienza e teologia
Margaret J. Osler
Scienza e teologia
All'inizio dell'Età moderna il dibattito sul rapporto tra scienza e teologia era particolarmente [...] 'altro che certi, rendendo sempre più difficile l'integrazione della filosofia naturale nel modello apodittico dell'aristotelismo. Molti filosofi naturali elaborarono teorie della conoscenza empiriste e probabiliste, che allontanavano ulteriormente ...
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sillogismo
Dal gr. συλλογισμός «raccolgo insieme». Strumento fondamentale della logica dianoetica, quale è stata teorizzata principalmente da Aristotele.
Genesi e struttura
Secondo la definizione dello [...] Aristotele distingue il s. dialettico, che parte da premesse probabili, che possono quindi essere vere o false, da quello apodittico, che parte da premesse vere per giungere a conclusioni vere e che è l’oggetto specifico degli Analitici secondi ...
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neuroteologia
Alberto Melloni
La riflessione sulla teologia, sulla mente e le sue funzioni è originaria e comune a tutte le grandi tradizioni religiose: il cervello come luogo nel quale agiscono sensi [...] experiences, William James, lo psicologo di Harvard, affronta fin dall’inizio il nesso Religion and neurology. Il suo approccio è apodittico e pragmatista: la mente sana pensa Dio in positivo come un aiuto, mentre la mente malata vive la fede come ...
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Filosofo e teologo (Roccasecca 1225 o 1226 - Fossanova 1274). Fanciullo, oblato nel monastero di Montecassino, studiò poi a Napoli ove ebbe maestri (la notizia è di G. Tocco) Martino di Dacia e Pietro [...] rivelate altre verità che traggono la loro certezza dai principî da cui muovono e dal rigore del ragionamento apodittico. La teologia è scienza: in questo il distacco dalla tradizione agostiniana è notevolissimo, ed è di fondamentale importanza ...
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La 'Critica'
Andrea Battistini
«La Critica»La nascita di una rivista di schieramento
Al momento della pubblicazione dell’Estetica come scienza dell’espressione e linguistica generale, avvenuta nell’aprile [...] rappresentati dalle riviste, escono dalla reticenza. Nel programma della «Critica» si proclama a tutte lettere, con un sillogismo apodittico, che, «poiché filosofia non può essere se non idealismo», Croce, il suo direttore, non può che essere ...
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apodittico
apodìttico agg. [dal lat. tardo apodictĭcus, gr. ἀποδεικτικός «dimostrativo»] (pl. m. -ci). – 1. Nel linguaggio filos., che riguarda l’apodissi e partecipa quindi del suo carattere di necessità logica: il processo a.; per estens.,...
apodittica
apodìttica s. f. [dall’agg. apodittico]. – Parte della dialettica che ha il compito di dimostrare la verità di un principio per mezzo del puro ragionamento, senza ricorrere a prove di fatto.