L’epitesi (dal lat. tardo epithĕsis, a sua volta dal gr. epíthesis «sovrapposizione, aggiunta»; il termine originario si basa sul tema di epitíthēmi dal significato di «porre sopra o accanto») consiste [...] terminologia degli antichi grammatici, il fenomeno è definito anche paragoge.
Il fenomeno contrario dell’epitesi è l’apocope. Altri fenomeni di inserzione di suoni, non etimologici, all’interno ed all’inizio della parola sono noti rispettivamente ...
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Il termine deriva dal gr. apóstrophos «rivolto altrove, indietro», da apostrépho «volgo indietro o in senso contrario». Apóstrophos (o -us) compare nel latino tardo, con significato unicamente grammaticale. [...] Serianni 19912: 81), sta’, da’, va’, fa’ e pochi altri termini (pie’, be’, po’, mo’). Non vanno dimenticate le forme apocopate delle preposizioni articolate, diffuse per secoli soprattutto in poesia, e i termini be’ (bei) e que’ (quei). In passato, l ...
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Il termine sandhi indica i processi fonetici che intervengono tra segmenti contigui al confine di morfema o di parola: nel primo caso, si tratta di sandhi interno (alla parola) o sandhi morfologico (per [...] si verifica in contesto postvocalico (per es., toscano bei figlioli → be’ figlioli, coi bimbi → co’ bimbi; Marotta 1995). L’apocope può essere interpretata come soluzione dello iato di partenza, dal momento che la vocale che cade deve essere atona e ...
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Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] [ˈsento], [ˈzente]; [ˈdiːze] < dicit, [ˈlεːze] legit);
(d) la tendenza a desonorizzare le consonanti sonore finali per l’apocope delle vocali atone finali diverse da -a (af < ave < apem; grant < grandem).
La palatalizzazione del nesso -ct ...
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Si definisce posizione post-tonica (o postonica), in particolare in una parola parossitona (➔ accento; ➔ parola italiana, struttura della), la posizione occupata da segmenti che seguono la sillaba in cui [...] essendo sede di distinzioni di genere, numero e/o caso, siano talvolta soggette a cancellazione (➔ indebolimento).
Sebbene casi di apocope si siano verificati anche in varietà gallo-italiche e in italiano, che ha oggi città < civitāte o virtù < ...
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Una delle funzioni dell’➔accento grafico è quella di indicare quale tra le sillabe di una parola sia accentata, cioè abbia prominenza rispetto alle altre. L’accento può essere distintivo coi monosillabi: [...] invariabili in -tà: felicità, libertà e in -tù: gioventù, servitù (hanno comune origine da forme latine ‘tagliate’ per apocope: felicitatem, servitutem);
(b) molti esotismi adattati: scimpanzé, colibrì;
(c) le forme di prima e terza persona singolare ...
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Contrariamente a ciò che avviene per altre lingue (per es., francese, tedesco, inglese), non è abituale periodizzare l’italiano. Tuttavia il concetto di italiano antico, opposto a quello di italiano moderno [...] no l’ardiscon» l’assenza della -n finale va interpretata probabilmente come una sua assimilazione alla l successiva [nolːarˈdiskon]. L’apocope delle vocali finali di parola -e, -i e -o dopo l- e r- prima di consonante nello stesso sintagma (qui recar ...
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Il saggio programmaticamente intitolato Dialettologia toscana (Giacomelli 1975) inaugura una serie di ricerche che applicano i metodi della dialettologia allo studio delle parlate in un territorio generalmente [...] , pp. 49-72.
Maffei Bellucci, Patrizia (1977), Lunigiana, in Cortelazzo [poi] Zamboni vol. 9º/1.
Marotta, Giovanna (1995), Apocope nel parlato di Toscana, «Studi italiani di linguistica teorica e applicata» 24, pp. 297-322.
Nesi, Annalisa (1979-1980 ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] dopo sonante, mentre sono assenti in quelle varietà, come i dialetti centro-meridionali, che nelle stesse condizioni non conoscono l’apocope (napol. o < lo, sicil. ou, ecc.). La stessa presenza del tipo forte l + vocale (lo / lu) in sacche isolate ...
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Sotto l’etichetta di indefiniti si raggruppano una serie di determinanti o sostituti del nome che danno informazioni quantitative sul referente del nome a cui si collegano. È una classe che comprende elementi [...] sia davanti a vocale che davanti a consonante, specialmente nelle locuzioni (per es. in tal modo, in certo qual modo). Si apocopa infine poco quando è usato come pronome neutro seguito da un partitivo (un po’ di) o preceduto dal clitico ne (ne voglio ...
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apocope
apòcope s. f. [dal lat. tardo apocŏpe, gr. ἀποκοπή «troncamento», der. di ἀποκόπτω «tagliar via»]. – 1. In linguistica, caduta di una vocale finale e in generale di uno o più fonemi al termine d’una parola, come in ital. son per sono,...