MANENTI (Manetti), Orazio
Emilia Capparelli
Non sono noti data e luogo di nascita di questo mosaicista restauratore, attivo a Roma tra il 1653 e il 1675; alcune fonti indicano un'origine sabina (Baldinucci; [...] in collaborazione con Fabio Cristofari e Matteo Piccioni, la decorazione della cupola con la Visione del settimo sigillo dell'Apocalisse su cartone di Pietro Berrettini da Cortona. Tra il 1656 e il 1660 eseguì, nuovamente su cartoni di Pietro ...
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COPIA
H.L. Kessler
La c. fu il principale mezzo a disposizione del Medioevo per portare nell'arte del momento elementi che erano molto lontani o che rischiavano di perdersi, oggetti distanti, opere [...] es., Pasquale I fece copiare il mosaico dell'arco trionfale di S. Paolo f.l.m. raffigurante i ventiquattro vegliardi dell'Apocalisse. L'uso di c. fu un metodo di cui si appropriarono anche i sovrani ottoniani per riallacciare la loro cultura all'arte ...
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MACCIÒ, Demostene
Federico Trastulli
Nacque a Pistoia il 4 nov. 1824 dal notaio Michelangiolo e da Assunta Arrigoni. Poco è noto circa i primi anni della sua formazione. Non è certo se sia stato spinto [...] agli insegnamenti di P. Ulivi.
In questa prima fase si esercitò nel campo della grafica copiando le incisioni dell'Apocalisse di G. Sabatelli; tale applicazione gli consentì di esporre soggetti tratti da F. Hayez presso la locale Accademia di ...
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Anders, Gunther
Anders, Günther
Pseud. del filosofo e scrittore tedesco Gunther Stern (Breslavia, 1902 - Vienna, 1992). Di famiglia ebrea, fu allievo di Husserl e si laureò nel 1923. Sposò H. Arendt [...] di ciò che la tecnica rende possibile, ossia il danneggiamento irreversibile dell’ambiente, la corsa agli armamenti e l’apocalisse nucleare. All’uomo dell’era tecnologica, meno efficiente delle macchine da lui stesso create, restano la «vergogna ...
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Religione
Nella dottrina cattolica, lo stato di felicità suprema e definitiva, nel quale si trovano coloro che, morti nella grazia e nell’amicizia di Dio e perfettamente purificati, sono per sempre riuniti [...] . fu rappresentato anche con l’immagine della Gerusalemme celeste, circondata da mura d’oro e pietre preziose, tratta dall’Apocalisse (mosaico a Roma, S. Pudenziana, 5° sec.). Varie immagini contaminano elementi diversi: dalla città celeste deriva la ...
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Grillo, Bèppe (propr. Giuseppe). - Attivista e comico italiano (n. Savignano 1948). Nel 1978 ha esordito in TV in programmi come Secondo Voi (1977-78); Luna Park (1979); Te la do io l’America (1981) e [...] ottenendo una vasta popolarità. Tra le sue tournée teatrali vanno ricordate Energia e informazione (1995); Cervello (1997); Apocalisse morbida (1998); Va tutto bene (2002-03). Negli anni successivi, mentre sono proseguiti i suoi tour (Bellegrillo ...
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. Nome d'un eresiarca dell'età subapostolica. La sua figura e dottrina appaiono circonfuse di leggenda fin dal secolo II. Già nell'Epistula apostolorum egli passa per il fondatore, insieme con Simon Mago, [...] della più grossolana escatologia giudaizzante, designata in seguito col nome di chiliasmo. Gaio attribuiva a C. l'Apocalisse giovannea, ch'egli non voleva accettare, perché fomentatrice dell'eresia dei Catafrigi. Da quest'ultima tradizione deriva ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
I programmi figurativi della cristianita in Occidente
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il passaggio dall’era antica [...] cioè la rappresentazione in forma simbolica dei quattro evangelisti così come deriva dalle visioni di Ezechiele (1, 4-14) e Giovanni (Apocalisse 4, 6-8) e dalla concorde illustrazione che ne danno i primi Padri della Chiesa, per i quali il leone, il ...
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candelabro
Enrico Malato
Il sostantivo è usato una sola volta da D., in Pg XXIX 50 la virtù ch'a ragion discorso ammanna, sì com'elli eran candelabri apprese: nel senso proprio, è da presumere, di " [...] degli alberi.
La visione dei sette c., ricavata senza dubbio dalla visione di s. Giovanni nel primo capitolo dell'Apocalisse (" et conversus vidi septem candelabra aurea " [1, 12], " et candelabra septem septem ecclesiae sunt " [1, 20], cioè le sette ...
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Riformatore boemo (n. Stříbro - m. Praga 1429), consacrato prete (1402) a Praga, dove fu (1427) magister artium. Discepolo e amico di J. Hus, cui succedette nell'ufficio di predicatore nella cappella di [...] importanza hanno le postille, in latino e ceco, alla Bibbia, i trattati Contra graduatos (1412), l'Apologia pro communione plebis sub utraque specie (1415 circa), il commento all'Apocalisse (Výklad na Apokalypsu, 1421 circa) e i Sermones (1424). ...
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apocalisse
(o apocalissi) s. f. [dal lat. apocalypsis, gr. ἀποκάλυψις «rivelazione»]. – 1. Titolo o designazione di scritti, canonici o apocrifi, contenenti rivelazioni relative ai destini ultimi dell’umanità e del mondo: l’A. di Abramo, di...
cavallo
s. m. (f. -a) [lat. caballus «cavallo da lavoro, cavallo castrato»] (pl. -i; pl. ant. cavagli). – 1. a. Mammifero ungulato perissodattilo, erbivoro, della famiglia equidi, già presente con i suoi più antichi antenati nell’eocene inferiore...