BAMBACIONI, Valeria
Gaspare Mazzolani
Nata il 24 nov. 1895 a Roma da Domenico e da Enrica Amici, si laureò in scienze naturali nel 1918 e in chimica nel 1921 presso l'università di Roma. Nell'aprile [...] e di due nuclei triploidi al polo calazale, come risultato della confluenza e fusione dei fusi mitotici dei tre nuclei aploidi calazali del primo stadio tetranucleato. Essi formano così un unico fuso, voluminoso, con 3 n cromosomi, da cui si formano ...
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PONTECORVO, Guido Pellegrino Arrigo
Fabio De Sio
PONTECORVO, Guido Pellegrino Arrigo. – Nacque a Pisa, il 29 novembre 1907, primo di otto figli di una famiglia ebrea prominente ma poco praticante. Il [...] che a un’attenta analisi si mostrarono collegati in un ciclo riproduttivo coerente. Si trattava di fusioni spontanee fra nuclei aploidi, che davano origine a diploidi stabili, i quali in seguito attraversavano una o diverse fasi mitotiche (in cui era ...
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GRANATA, Leopoldo
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Lungro, nel Cosentino, il 10 ott. 1885, da Giuseppe e Antonietta De Diaco. Compì gli studi secondari e universitari a Cagliari e si laureò in scienze [...] delle ultime due divisioni nucleari interessa il nucleo mantenendo così nei maschi, che sono generati da partenogenesi, il numero aploide. Lo aveva osservato F. Meves nelle sue magistrali ricerche del 1903 sull'Apis mellifica e lo riscontrò anche il ...
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aploide
aplòide agg. [dal gr. ἁπλοειδής «semplice», comp. di ἁπλο- «aplo-» e -ειδής «-oide»]. – In genetica, di organismo animale o vegetale che ha una sola serie di cromosomi; più genericam., relativo ad aploidia, che presenta aploidia: fase...
aploidia
aploidìa s. f. [der. di aploide]. – In genetica, presenza di una sola serie di n cromosomi, quale si trova nei gameti; si osserva anche normalmente in alcuni organismi (maschi dell’ape) ed è conseguenza dello sviluppo partenogenetico...