ENOCH d'Ascoli
Paolo Viti
Nacque ad Ascoli, nel Piceno, negli ultimi anni del Trecento o, più probabilmente, nei primi anni del sec. XV, da una famiglia di condizioni modeste.
Il suo nome di battesimo [...] Enoch asculano reperta") e l'Itinerarium Antonini (peraltro già noto); a Fulda E. recuperò inoltre il De re coquinaria di Apicio; ad Augusta il commento oraziano di Porfirione (conservato nella Bibl. ap. Vaticana, Chigi H. VII.229); nel monastero di ...
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Cucina
Anna Martellotti
Se la nuova civiltà alimentare dell'Europa tardomedievale, fiorita con la ripresa economica e commerciale dopo la crisi dell'anno Mille, nacque dalla sintesi delle due componenti [...] addirittura a modelli babilonesi, già noti al mondo greco alessandrino; o del pollo e porcellino ripieno già presenti in Apicio, che ritornano insieme al battuto arabo.
Non manca però l'apporto occidentale, rilevabile in primo luogo nelle basilari ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Valdo d’Arienzo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Fra Seicento e Settecento la gastronomia francese rivoluziona i gusti tradizionali del [...] , mentre Il cuoco galante di Vincenzo Corrado (1773) non fa mistero del suo accento napoletano e il monumentale Apicio moderno di Francesco Leonardi (1709) raccoglie e confronta differenti tradizioni di diverse città e regioni italiane. La via ...
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GASTRONOMIA (gr. γαστήρ "ventre, stomaco" e νόμος "regola")
Ugo Enrico PAOLI
Mariano Edoardo CANNIZZARO
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È il complesso delle regole e delle usanze relative alla preparazione dei cibi: regole e [...] per i Greci da Ateneo, per i Romani soprattutto da Marziale e Petronio e da un ricettario gastronomico attribuito a M. Gavio Apicio (v.).
Nel mondo omerico manca un'arte della cucina: i cibi vengono preparati dalle donne di casa. Dare una mano alla ...
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La costruzione causativa (detta anche, meno spesso, fattitiva) è una struttura del tipo seguente:
(1) [ho fatto] [cantare la canzone]
(2) ho fatto cantare i bambini
(3) ho fatto cantare la canzone ai bambini
In [...] 38) mel infervere facito (Columella, De re rustica XII, 38, 5)
«fa’ bollire il miele»
(39) et lento igni fervere facias (Apicio, De re coquinaria III, 2, 8)
«e fa’ bollire a fuoco lento»
È solo nel medioevo che il latino mostra segni frequenti di una ...
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VERONELLI, Luigi
Gian Arturo Rota
VERONELLI, Luigi. – Nacque a Milano il 2 febbraio 1926, secondogenito con il gemello Giovanni, di Adolfo, imprenditore chimico, e di Claudia Genta; primogenita, la [...] Giusti - G. Giupponi, Dizionario dei proverbi italiani, Milano 1956; Il gastronomo, Milano 1956-1962; Il pensiero, Milano 1956-1962; Apicio, La cucina di Roma, Milano 1957; G.E. Bariè, Il concetto trascendentale, Milano 1957; L. Carnacina, À la carte ...
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CANAL, Pietro
Sebastiano Timpanaro
Nacque a Venezia il 13 apr. 1807 da Agostino e da Teresa Maria Boldù, appartenenti entrambi a famiglie nobili veneziane, sesto di dieci figli. Trascorse la prima fanciullezza [...] il testo e la traduzione delle Sentenze di Publilio Siro, Padova 1871. Quanto debba al C. l'edizione di Apicio curata da G. B. Baseggio nella collezione Antonelli, è incerto: vedi le testimonianze contrastanti di D. Favaretti (nella traduzione ...
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TOURS
H.L. Kessler
(lat. Caesarodunum)
Città della Francia centrale, capoluogo del dip. Indre-et-Loire (coincidente con l'antica prov. di Turenna), posta sulla riva sinistra della Loira, in corrispondenza [...] , che sembrano replicare un esemplare latino del 6° secolo. I canonici di Saint-Martin copiarono inoltre il De re coquinaria di Apicio (Roma, BAV, Urb. lat. 1146), forse per lo stesso regale destinatario. Da questi modelli classici i miniatori di T ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Sacchi, Bartolomeo detto il Platina
Francesco Tateo
Bartolomeo Sacchi, detto il Platina
Sia nell’ambito dell’Umanesimo romano, sia in quello dell’intero Umanesimo italiano ed europeo, il Platina assume [...] anche il trattato culinario, apparentemente estraneo alla scrittura morale con il suo precedente classico nel ricettario di Apicio, come lo sforzo del pensiero umanistico di dare cittadinanza ad argomenti riguardanti la vita privata, perfino vicini ...
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Sostanza alimentare preparata e conservata in modo da non andare in decomposizione e da mantenere il suo potere nutritivo e i caratteri che la rendono gradevole al palato, in qualche caso anche acquistandone [...] mancano prescrizioni e accenni negli scrittori romani di agricoltura, scienze naturali e culinaria, come Plinio, Columella e Apicio.
Nel Medioevo la necessità dell'astinenza quaresimale diede incremento alla preparazione del pesce salato, nella cui ...
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apice
àpice s. m. [dal lat. apex apĭcis «punta»]. – 1. Culmine, cima, e sim.: a. della fiamma; più com. fig.: l’a. della fortuna, della felicità; essere all’a. della potenza, della gloria; raggiungere l’a. della carriera; io avea toccato l’a....
apicite
s. f. [der. di apice]. – Nome generico di malattie infiammatorie, interessanti l’apice di alcuni organi. In partic.: a. Affezione tubercolare circoscritta dell’apice polmonare e della corrispondente cupola pleurica, per lo più di tipo...