botanica Pianta r. (o rupicola) Pianta adattatasi a vivere su affioramenti rocciosi, affondando le radici in fessure (casmofita) o su piccole cenge e accumuli di sfatticcio derivante dallo sgretolamento [...] Manifestazioni artistiche (pitture, incisioni o impressioni) sulle pareti di grotte o ripari, o su superfici rocciose all’aperto, risalenti a diversi periodi della preistoria, presenti in tutti i continenti.
Particolarmente famose sono, in Francia ...
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Pittore e incisore (Anversa o Malines 1550 circa - Treviso tra il 1603 e il 1605). Fu a Venezia e poi (dal 1582) a Treviso. Vicino a Tintoretto e poi a Veronese, eseguì pale e ritratti ma fu, con Paolo [...] Fiammingo, specialista in paesaggi. Tra le opere, Incendio di Palazzo Ducale (1577-78) e Concerto all'aperto, Treviso, Museo Civico; affreschi del duomo di Conegliano (1593). ...
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GHIDONI, Matteo, detto Matteo de' Pitocchi
Maria Giovanna Sarti
Nacque intorno al 1626 e probabilmente non a Firenze (Bortolini) ma a Padova (Donzelli - Pilo), perché veneto è il linguaggio della sua [...] questa città fu sempre documentato, a partire dal 1652.
Il problema della formazione del G. è destinato a rimanere aperto. Nessuna delle fonti locali dà conto di un suo alunnato presso maestri patavini; constatare la derivazione di qualche sua opera ...
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GABRIELLI, Martino
Elvio Mich
Nacque a Moena, nel Trentino, il 27 ott. 1681 da Gian Giacomo, di professione fabbro ferraio, e da una Maria. Avviato agli studi ecclesiastici, svolse contemporaneamente [...] la sua formazione artistica presso un altro prete-pittore, Giuseppe Alberti, il quale sul finire del sec. XVII aveva aperto a Cavalese una bottega di pittura rinomata in tutta la regione atesina. Ma accanto alla lezione albertiana il G. dimostra di ...
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ALESSI, Galeazzo
Mario Labò
Architetto, nato a Perugia nel 1512 (secondo F. Alberti). Appartenne a famiglia facoltosa; perdette presto il padre, Bevignate, morto nel 1527. Il Lancellotti gli dà per [...] maestro Giulio Danti; altri (tra cui Pascoli) G.B. Caporali, architetto, pittore, traduttore e commentatore di Vitruvio, che aveva aperto "pubblica scuola" (Pascoli), ed è ammissibile che possa averlo avuto per allievo. Circa il 1536andò a Roma e fu ...
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Rilievo diretto da NE a SO, che separa il Golfo di Napoli da quello di Pozzuoli, noto per la bellezza del paesaggio. Scuola di P. Gruppo di pittori paesisti napoletani, quasi tutti allievi di A. Pitloo, [...] che nel secondo ventennio del 19° sec., reagendo e combattendo contro i canoni accademici, instaurarono la consuetudine della pittura all’aperto (luogo prediletto dei loro studi erano P. e i dintorni) e si posero in diretto contatto con la natura, ...
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CETONA
Red.
Paese del territorio di Chiusi, che dà nome ad una località montuosa comprendente uno dei più importanti complessi di stazioni preistoriche dell' Italia centrale (vedi: Appenninica, Civiltà). [...] l'acrocoro di Belverde si presenta come un vero e proprio castelliere (v.), in cui la vita si svolgeva in capanne all'aperto e nelle numerose caverne naturali. L'esplorazione scientifica di questa località, svolta da U. Calzoni tra il 1927 ed il 1940 ...
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FERRO
J. Geddes
I manufatti in f. prodotti durante il Medioevo erano nella loro totalità oggetti in f. battuto, giacché le alte temperature necessarie alla fusione poterono essere ottenute in buona [...] soltanto a partire dal 15° secolo.Il minerale ferroso veniva frantumato in piccoli pezzi e sottoposto a cottura a fuoco aperto per permettere l'evaporazione dell'acqua e rendere quindi più friabile il minerale. Esso veniva in seguito posto, alternato ...
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Fotografa statunitense (Springfield, Ohio, 1898 - Monson, Maine, 1991), famosa ritrattista. Dopo la prima guerra mondiale visse a New York, dove ebbe contatti con M. Duchamp e Man-Ray. Trasferitasi in [...] a Parigi e Berlino, poi dal 1923 lavorò a Parigi nell'atelier di Man-Ray, che la iniziò alla fotografia. Nel 1925 A., aperto un proprio studio, si dedicò ai ritratti: noti quelli di A. Gide, J. Cocteau, J. Joyce, M. Laurencin, A. Maurois. Nel 1926 ...
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Famiglia di smaltatori di Limoges. Il capostipite, Léonard (o Nardon; n. 1470 circa - m. 1542 circa), eseguì la Crocifissione del museo di Cluny (1503) e varî trittici con composizioni ricavate da libri [...] gotica. Jean I (attivo dal 1510 al 1540), forse suo fratello, usò negli smalti un colore più vario e fu più aperto agli influssi del Rinascimento. Jean II (attivo dal 1530 al 1588) riprodusse spesso stampe fiamminghe e italiane (per es., coppa con ...
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aperto
apèrto agg. [part. pass. di aprire; lat. apĕrtus, part. pass. di aperire]. – 1. a. Non chiuso: uscio a., finestra a.; il negozio rimane a. fino all’una; sulla scrivania c’era un libro a.; restare, rimanere a bocca a., per stupore; stare...