PINAKES (πίναξ, πινάκιον; tabula, tabella)
P. Moreno
La parola pìnax significa originariamente qualunque elemento piano (Od., xii, 67), ma in particolare una tavoletta per scriverci (Il., vi, 169; Aysch., [...] 'era la fama, ancora in età romana, come già per i disegni di Parrasio (Plin., Nat. hist., xxxv, 68).
Di Apelle e Protogene è naturalmente celebrata soprattutto la produzione di grandi quadri per committenti regali, come lo stesso Alessandro, o anche ...
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PROTOGENES (Πρωτογένης, Protogånes)
M. Cagiano de Azevedo
1°. - Pittore greco nativo di una città costiera dell'Asia Minore - Kaunos secondo Plinio (Nat. hist., xxxv, 101) e Pausania (i, 3, 5), Xantos [...] dovette essere eseguito poco prima del 290, e che quindi è l'ultima opera datata di Protogenes.
A Rodi fu visitato da Apelle che dimostrò in ogni modo la stima per le sue opere di contro allo scarso apprezzamento dei concittadini (Plin., Nat. hist ...
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PLATONE e ARISTOTELE
F. Adorno
F. Adorno
Sono raccolte in questo articolo le notizie, contenute nelle opere dei due filosofi, che interessano la storia delle arti figurative è la terminologia critica. [...] cominciò a far parte delle materie d'insegnamento, proprie dell'educazione liberale, per l'influenza del pittore Pamphilos, maestro di Apelle, che ne sostenne l'uso. La più antica testimonianza dell'uso del disegno, in funzione educativa, è questa di ...
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SPLENDOR
P. Moreno
È la più recente "invenzione" di cui si abbia notizia da Plinio, nel breve disegno storico della pittura greca, dopo quella del chiaroscuro: adiectus est splendor, alius hic quam [...] , ecc.): nella prima accezione, lo s. indicherebbe l'introduzione della fonte luminosa visibile nel dipinto, come nello Zeus Alèxandros di Apelle (v.), con il fulmine nella mano, o nell'interno di Antiphilos con il ragazzo che soffia sul fuoco (domo ...
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RATIO
S. Ferri
È vocabolo di uso lessicale assai lato in latino; questa latitudine di significato si rivela anche nei riflessi artistici.
i) Ratio - supputatio, calculus; computo, valore numerico. Lisippo [...] rei varrà "genere, stile, tipo, qualità" di un progetto nuovo (ibid.). Analogamente in Plinio (Nat. hist., xxxv, 90), Apelle applica nel ritratto di Antigono la tradizionale regola stilistica greco-classica di nascondere i difetti del corpo: ratio ...
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NEALKES (Νεάλκνς, Nealces)
Red.
Pittore greco, forse di Sicione, fiorito probabilmente intorno alla metà del sec. III a. C. In grazia dell'amicizia di Arato di Sicione poté salvare un quadro di Melanzio [...] ricercato (Plin., Nat. hist., xxxv, 104). Lo stesso aneddoto è raccontato da altri senza il nome del pittore, o riferito ad Apelle. Infine si menziona di lui una Venere (Plin., Nat. hist., xxxv, 142).
Quali allievi di N. sono ricordati sua figlia ...
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(gr. ᾿Αϕροδίτη) Divinità greca dell’amore, inteso anche come attrazione delle varie parti dell’Universo tra loro; simboleggia l’istinto naturale di fecondazione e di generazione e sotto questo aspetto [...] Napoli, di quella accovacciata creata da Dedalsa, in quello dell’Anadiomene di Cirene, già trattato dalla pittura del 4° sec. (Apelle). Tipi particolari sono l’A. armata e l’Urania, già trattata da Fidia. A. compare accanto ad Ares in gruppi statuari ...
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GANDOLFI, Gaetano
Donatella Biagi Maino
Nacque a San Matteo della Decima (San Giovanni in Persiceto, presso Bologna) il 30 ag. 1734 da Giuseppe Antonio e Francesca Maria Baldoni; adolescente, poté raggiungere [...] (catal. d'asta Christie's, New York, gennaio 1999). Il G. continuò a operare con pochi aiuti, i garzoni ritratti nell'Apelle citato e nella seconda versione del tema, del 1797, parte di una serie di quattro racconti per i quali a evidenza guardò alla ...
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AFRODITE (᾿Αϕροδίτη, Aphrodita)
A. de Franciscis*
Dea greca dell'amore, simbolo dell'istinto e della forza vitale della fecondazione e della generazione. In questo aspetto si ricollega all'Ishtar babilonese [...] , 25).
Il soggetto di A. fu estraneo al temperamento del terzo grande scultore del IV sec., Lisippo, mentre ispirò un celebre quadro di Apelle: la A. Anadiomene, già nel santuario di Asklepios a Coo e poi nel tempio del Foro di Cesare a Roma, per la ...
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ATENEO di Naukratis (᾿Αϑηναῖος, Athenaeus)
A. Pertusi
Grammatico e sofista, nato a Naukratis in Egitto e vissuto prima ad Alessandria e poi a Roma verso la metà del sec. III d. C. Utilizzando il vasto [...] dallo stesso Alcibiade ad Atene; Agatharchos (o Archagathos? iv, 158 a), del quale ricorda il quadro di Oreste che beve; Apelle (xiii, 588 cd), che avrebbe portato ad un banchetto di amici l'etera Laide, ancor vergine, della cui bellezza si era ...
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apella
apèlla s. f. [dal gr. ἀπέλλα]. – Assemblea popolare spartana cui partecipavano con pieni diritti i cittadini che avevano compiuto i trent’anni; deliberava intorno alla pace e alla guerra, alla scelta dei geronti e ad altre gravi questioni.
ne sutor ultra crepidam
‹... krèpidam›. – Frase latina (propriam. supra crepidam: «che il calzolaio non giudichi più in su della scarpa») che riproduce (sull’attestazione di Plinio Nat. Hist. XXXV, e di Valerio Massimo VIII, 12) la raccomandazione...