FLORIDUS
S. Ferri
In greco antheròs, in contrapposizione a austeròs. È termine della critica letteraria ellenistica per definire quella composizione o lèxis che eviti "di far apparire in piena luce [...] xxxv, 30) e sono floridi l'azzurro, il rosso sangue, il verde erba, l'indaco, il giallo oro, la biacca; vediamo che Apelle cercava di attutire la eccessiva vistosità dei colori floridi, spalmando sul quadro una mano di vernice neutra. Nel caso poi di ...
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FILIPEPI, Alessandro (Sandro Botticelli)
Ronald W. Lightbown
Nato a Firenze nel 1444 (0 1445), era il più giovane dei figli di Mariano di Vanni, conciatore, e di sua moglie Smeralda, che avevano preso [...] è confermata da una menzione nel primo libro della Carliade di Ugolino Verino (1480), dove è indicato come il nuovo Apelle. Fra il 1478 e il 1481 il suo stile raggiunse la piena maturità nell'armoniosa integrazione di scene e personaggi, questi ...
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ALLEGORIA (ἀλληγορία da ἄλλος e ἀγορεύω)
La parola ἀλληγορία (allegoria) fu originariamente un termine tecnico retorico, che indicava una successione di metafore (Cic., Orator, 94: iam cum fluxerunt continuae [...] dipinto appare però assai dubbia, e non è improbabile ch'esso sia del tutto un invenzione retorica (per tutta la questione, v. Apelle). L'apologo di Prodico di Ceo, il filosofo che Platone considerava "il migliore dei Sofisti" (Symp., 177 B), è un ...
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PINAKES (πίναξ, πινάκιον; tabula, tabella)
P. Moreno
La parola pìnax significa originariamente qualunque elemento piano (Od., xii, 67), ma in particolare una tavoletta per scriverci (Il., vi, 169; Aysch., [...] 'era la fama, ancora in età romana, come già per i disegni di Parrasio (Plin., Nat. hist., xxxv, 68).
Di Apelle e Protogene è naturalmente celebrata soprattutto la produzione di grandi quadri per committenti regali, come lo stesso Alessandro, o anche ...
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PROTOGENES (Πρωτογένης, Protogånes)
M. Cagiano de Azevedo
1°. - Pittore greco nativo di una città costiera dell'Asia Minore - Kaunos secondo Plinio (Nat. hist., xxxv, 101) e Pausania (i, 3, 5), Xantos [...] dovette essere eseguito poco prima del 290, e che quindi è l'ultima opera datata di Protogenes.
A Rodi fu visitato da Apelle che dimostrò in ogni modo la stima per le sue opere di contro allo scarso apprezzamento dei concittadini (Plin., Nat. hist ...
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PLATONE e ARISTOTELE
F. Adorno
F. Adorno
Sono raccolte in questo articolo le notizie, contenute nelle opere dei due filosofi, che interessano la storia delle arti figurative è la terminologia critica. [...] cominciò a far parte delle materie d'insegnamento, proprie dell'educazione liberale, per l'influenza del pittore Pamphilos, maestro di Apelle, che ne sostenne l'uso. La più antica testimonianza dell'uso del disegno, in funzione educativa, è questa di ...
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SPLENDOR
P. Moreno
È la più recente "invenzione" di cui si abbia notizia da Plinio, nel breve disegno storico della pittura greca, dopo quella del chiaroscuro: adiectus est splendor, alius hic quam [...] , ecc.): nella prima accezione, lo s. indicherebbe l'introduzione della fonte luminosa visibile nel dipinto, come nello Zeus Alèxandros di Apelle (v.), con il fulmine nella mano, o nell'interno di Antiphilos con il ragazzo che soffia sul fuoco (domo ...
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RATIO
S. Ferri
È vocabolo di uso lessicale assai lato in latino; questa latitudine di significato si rivela anche nei riflessi artistici.
i) Ratio - supputatio, calculus; computo, valore numerico. Lisippo [...] rei varrà "genere, stile, tipo, qualità" di un progetto nuovo (ibid.). Analogamente in Plinio (Nat. hist., xxxv, 90), Apelle applica nel ritratto di Antigono la tradizionale regola stilistica greco-classica di nascondere i difetti del corpo: ratio ...
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Uomo politico, nato a Bologna il 27 settembre 1878. Laureatosi in lettere nell'università di Bologna, entrò nel giornalismo, e prima nel Resto del Carlino, poi nel Giornale d'Italia scrisse, sotto lo pseudonimo [...] 1931 ha la direzione della Nuova Antologia.
Ha scritto: Il corruttore (romanzo), Bologna 1900; Il sandalo d'Apelle: note sull'arte contemporanea, Bologna 1904; Candidati all'immortalità (profili letterarî), Bologna 1904; L'allegra verità (novelle ...
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LEOMBRUNO, Lorenzo
Carlo Gamba
Pittore, nato a Mantova nel 1489; è ricordato fino al 1537. Formatosi da prima nell'ambiente del Mantegna, fu mandato (1504) da Isabella d'Este a Firenze e raccomandato [...] quadro più monumentale è la Gara tra Apollo e Pan, a Berlino; altri dipinti a Budapest, agli Uffizî, a Brera (la Calunnia di Apelle), ecc.
Bibl.: G. Prandi, Note storiche spettanti la vita e le opere di L. L. , Mantova 1825; C. Gamba, L. L., in Rass ...
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apella
apèlla s. f. [dal gr. ἀπέλλα]. – Assemblea popolare spartana cui partecipavano con pieni diritti i cittadini che avevano compiuto i trent’anni; deliberava intorno alla pace e alla guerra, alla scelta dei geronti e ad altre gravi questioni.
ne sutor ultra crepidam
‹... krèpidam›. – Frase latina (propriam. supra crepidam: «che il calzolaio non giudichi più in su della scarpa») che riproduce (sull’attestazione di Plinio Nat. Hist. XXXV, e di Valerio Massimo VIII, 12) la raccomandazione...