LORIGA, Giovanni
Mario Crespi
Nato a Osilo, presso Sassari, il 18 maggio 1861, studiò medicina e chirurgia all'Università di Roma. Dopo avere conseguito la laurea, frequentò la clinica medica universitaria [...] dedicandosi a studi di patologia e clinica medica.
Poté così pubblicare alcune interessanti osservazioni: Stenosi ed obliterazione congenita dell'aorta, in Riv. clinica di Bologna, s. 3, VII (1887), pp. 529-569; Aneurisma dell'arteria celiaca, in Lo ...
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Fallot, Étienne-Louis Arthur
Medico francese (Cette, od. Sète, 1850 - Marsiglia 1911). Fu prof. di medicina legale e igiene a Marsiglia (1888-1911). Ha legato il suo nome ad alcune cardiopatie congenite.
Tetralogia [...] del cuore e dei grossi vasi, rappresentata da stenosi dell’arteria polmonare, pervietà del setto interventricolare, origine dell’aorta a cavallo dei due ventricoli e ipertrofia del ventricolo destro. Ne derivano cianosi intensa (onde anche il nome ...
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Anatomia
L’arteria dell’estremità cefalica, per la quale passa il sangue destinato alla testa. Inizia, in ciascun lato, come tronco unico ( c. comune) e poi si divide in due rami; è avvolta da un plesso [...] carotideo). La c. comune ha origine a destra dall’arteria anonima e a sinistra direttamente dall’arco dell’aorta, nel tratto cervicale decorre addossata alla vena giugulare interna e al nervo vago, costituendo il cosiddetto fascio nerveovascolare ...
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In cardiochirurgia, ogni metodica di assistenza circolatoria che mira a diminuire, nei grossi vasi, la pressione sanguigna durante la sistole ventricolare e a elevarla durante la diastole, in modo da ridurre [...] ’introduzione per via arteriosa femorale di un catetere munito alla sua estremità di un palloncino, che viene sospinto sino all’aorta toracica. Il pallone è in grado, sincronizzandosi in vario modo con le fasi del ciclo cardiaco, di gonfiarsi durante ...
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Malformazione
Ermelando V. Cosmi
Renato La Torre
Erich Cosmi jr.
Si definisce malformazione qualsiasi anomalia anatomica o strutturale di un determinato organo o apparato; essa può essere acquisita [...] delle valvole semilunari comprendono la stenosi o atresia valvolare dell'arteria polmonare o aortica: se si ha atresia, l'aorta, il ventricolo sinistro e l'atrio sinistro sono iposviluppati, il dotto arterioso è aperto e lascia passare il sangue ...
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È la dilatazione di canali, tuboli o cavità d'organi o di parti d'organi tubulari o cavitarî che può essere dovuta a cause diverse: vizî di sviluppo (bronchiettasie fetali, rene cistico, ecc.); condizioni [...] dei tessuti favorite da fattori meccanici (varici, enfi'ema); processi degenerativi o infiammatori (ectasia dell'aorta, bronchiettasie tubercolari, ecc.); aumenti del normale contenuto del viscere (idrocefalo ventricolare, ecc.); ostacoli alla ...
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aneurisma
Dilatazione, più o meno circoscritta, di un’arteria, dovuta all’alterazione anatomica della sua parete e alla sollecitazione della pressione arteriosa. Secondo la forma gli a. si distinguono [...] un vaso venoso prossimo si parla di a. arterovenoso o fistola arterovenosa. Sede più frequente di a. è l’aorta e in particolare la sua porzione ascendente e l’arco. L’arteriosclerosi rappresenta il fattore eziopatogenetico più importante. La prognosi ...
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. Anatomia umana. - In anatomia umana è il muscolo appiattito, situato come un setto a forma di cupola fra la cavità toracica e quella addominale (fig.1). Con la faccia superiore convessa, più alta a destra [...] il diaframma dà passaggio all'esofago insieme con i due nervi vaghi; attraverso l'orifizio aortico (hiatus aorticus) all'aorta e al dotto toracico; attraverso il foro della vena cava (foramen venae cavae) alla vena cava inferiore; attraverso orifici ...
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Esame radiografico del cuore e dei grossi vasi con l’ausilio di un mezzo di contrasto. Questo viene introdotto, attraverso un catetere spinto sotto il controllo radioscopico, da una vena (in genere la [...] (in genere l’arteria femorale) per raggiungere le cavità sinistre. Lo stesso avviene per quanto concerne i grossi vasi (aorta, arteria polmonare, vene cave) e le arterie coronarie. L’esame viene condotto generalmente per via percutanea e in anestesia ...
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Marfan, Jean-Bernard-Antoine
Pediatra francese (Castelnaudary 1858 - Parigi 1942). Svolse la sua attività a Parigi, negli ospedali e come docente di igiene e di pediatria. Importanti gli studi sull’ossidasi [...] lassità articolare, difetti oculari, polmonari e intestinali, prolasso della valvola mitrale; negli individui ammalati più gravemente, l’aorta, le cui pareti normalmente sono molto ricche di elastina, è suscettibile di rottura, come si verifica nell ...
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aorta
aòrta s. f. [dal gr. ἀορτή, der. di ἀείρω «sollevare»]. – Il più grosso vaso sanguifero arterioso dell’organismo, da cui hanno origine altri rami arteriosi collaterali e terminali. Nell’uomo l’aorta inizia dal ventricolo sinistro del...
aortite
s. f. [der. di aorta, col suff. medico -ite]. – In medicina, infiammazione dell’aorta: a. acuta, quella che può verificarsi come complicazione di malattie infettive acute; a. sifilitica, quella che può manifestarsi nella sifilide non...