La parola vera e giusta è immagine di un’anima buona e affidabile(Isocrate, Antidosis, 255) È assurto agli onori delle cronache veneziane il caso delle tre studentesse del liceo classico “Foscarini”: le [...] varianti dello stesso verbo, possono comunicare un significato aspettuale assai differente: il presente, quando l’azione è in divenire; l’aoristo, quando l’azione è puntuale e astratta; il perfetto, quando l’azione si è compiuta ed è terminata (c’è ...
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[…] infin che ’l mar fu sovra noi richiuso (Inf. XXVI 142) Il viaggio per mare ha connotazioni molto speciali nella rappresentazione culturale antica, e in quella greca in particolare: è un incontro ravvicinato [...] che non solo viene definito ἀναι̣[δέϲ] (‘sfrontato’, ‘crudele’), ma cui viene riferito anche il verbo ὄλεϲε (‘fece morire’), un aoristo con valore causativo, quasi a personificare il mare e ad assegnargli una volontà di uccidere.Del V secolo a. C. è ...
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aoristo
s. m. [dal gr. ἀόριστος «indeterminato», comp. di ἀ- priv. e tema di ὀρίζω «determinare»]. – Categoria verbale propria dell’indoeuropeo, conservata soprattutto in antico indiano e greco; indica un’azione temporalmente indeterminata,...
aoristico
aorìstico agg. [der. di aoristo] (pl. m. -ci). – In linguistica, aspetto a. di un verbo, lo stesso che aspetto puntuale (in quanto espresso dall’aoristo nel greco antico).
Categoria verbale propria dell’indoeuropeo, conservata in modo vitale soprattutto in indiano antico e greco. In confronto con gli altri tempi, come il presente e l’imperfetto, che indicano l’azione verbale considerata nella sua durata, o il...
In sanscrito, speciale forma di ottativo, detta anche benedettivo, sorta in parte dall’ottativo dell’aoristo, non più vitale in epoca postvedica; il nome deriva dal fatto che è usato specialmente nell’invocazione di una divinità al fine di ottenerne...