Unghia
Bruno Callieri
L'unghia (dal latino ungula, derivato di unguis, "unghia") è la formazione cornea dell'epidermide che nell'uomo ricopre la faccia dorsale dell'estremità delle dita; svolge essenzialmente [...] frequenza per quelle delle mani. Red. Onicofagia L'onicofagia (dal greco ὄνυξ, "unghia", e -ϕαγία, dal tema dell'infinito aoristo ϕαγεῖν, "mangiare") è l'abitudine di rosicchiarsi il bordo libero delle unghie, che assume spesso il significato di un ...
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SERBO-CROATI
Pier Gabriele GOIDANICH
Giovanni MAVER
I Serbi e i Croati, popoli Slavi meridionali, facenti parte della Iugoslavia, hanno in comune, nei limiti che si dirà, la lingua letteraria che, [...] forme dell'aggettivo indeterminato vanno sempre più in disuso; 6. del pari in disuso vanno l'imperfetto e l'aoristo nel verbo; 7. dei participî hanno conservato la declinazione aggettivale solo il part. passato passivo e parzialmente quello passato ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] la formazione dell’imperfetto con l’infisso -ba-, la fusione in un solo nuovo perfetto dei due antichi tipi dell’aoristo e del perfetto; la formazione di un sistema verbale fondato sulla bipartizione tra infectum e perfectum, e cioè tra azione ...
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(arm. Hayastan) Regione fisica e storica dell’Asia sudoccidentale, estesa fra 38° e 41° lat. N e 37° e 47° long. E Gr. e ampia circa 140.000 km2.
Dal punto di vista fisico l’A. s’identifica con l’Acrocoro [...] coniugazione, il perfetto antico è stato sostituito da un perfetto perifrastico; sussistono un tema di presente e uno d’aoristo (nelle cui forme monosillabiche si è conservato l’aumento).
L’alfabeto armeno, inventato, secondo la tradizione, dal santo ...
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Il passato prossimo (denominato anche, raramente, perfetto composto) è uno dei ➔ tempi composti dell’➔indicativo, che ha come principale significato quello di indicare un evento concluso nel passato. Il [...] metà del XX secolo.
Nelle frasi in (14) non è possibile individuare gli eventi come risultati, bensì come eventi aoristici (cioè dai contorni indefiniti dal punto di vista della perfettività), senza legame con il momento dell’enunciazione:
(14) a ...
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. Popolazione del ceppo indo-europeo. Le differenze di lingua, di religione, di costumi che distinguono gli Armeni dalle altre popolazioni del paese cui hanno dato il loro nome (v. armenia), appaiono assai [...] superlativo assoluto (mec "grande", mec-a-mec "grandissimo", nor "nuovo", nor-a-nor "nuovissimo"); l'uso dell'aumento nell'aoristo di alcuni verbi (tesanel "vedere", e-tes "vide"; berel "portare", e-ber "portò"; gtanel "trovare", e-git "trovò").
Come ...
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I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento [...] cui l’italiano, di manifestare, attraverso l’opposizione temporale con il passato remoto, l’opposizione aspettuale tra perfetto e aoristo che in latino era latente (e, in un certo senso, neutralizzata).
Il percorso che condusse allo sviluppo delle ...
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Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore [...] appare ancora chiaramente rappresentato dal sistema verbale greco, dove il cosiddetto presente indica il processo in via di svolgimento, l’aoristo il processo in sé (azione puntuale), il perfetto il risultato di un’azione compiuta. Il t. trova nell ...
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In fisica, funzione introdotta per caratterizzare particolari campi di forza posizionali ed estesa, sotto opportune condizioni, a campi vettoriali di natura qualsiasi.
Per estensione, il complesso dei [...] e un p. del passato. In greco il p. del presente si esprime con ἄν (o κε) e l’ottativo del presente o dell’aoristo: εἴη ἄν «è; si può dire che sia»; δὶς ἐς τὸν αὐτὸν ποταμὸν οὐκ ἄν ἐμβαίης «non sarebbe possibile entrare due volte nello stesso ...
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IRAN (persiano Īrān) o Eran (A. T., 84-87, 92)
Michele GORTANI
Antonino PAGLIARO
Giuseppe CARACI
Gioacchino SERA
Si suol designare con questo nome il grande altipiano, cinto da rilievi montuosi, [...] che deboli tracce. Analogamente nel verbo si manifesta una tendenza molto spiccata a una riduzione dal sistema indo-iranico; l'aoristo è già poco vitale e dell'antico sistema del perfetto non rimangono che āha "era" (il cui paradigma è risultato ...
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aoristo
s. m. [dal gr. ἀόριστος «indeterminato», comp. di ἀ- priv. e tema di ὀρίζω «determinare»]. – Categoria verbale propria dell’indoeuropeo, conservata soprattutto in antico indiano e greco; indica un’azione temporalmente indeterminata,...
aoristico
aorìstico agg. [der. di aoristo] (pl. m. -ci). – In linguistica, aspetto a. di un verbo, lo stesso che aspetto puntuale (in quanto espresso dall’aoristo nel greco antico).