PRESENTE
Giacomo Devoto
Forma del verbo che si riferisce al tempo presente nelle lingue che hanno a fondamento la categoria del tempo: per es. piove, in confronto di piovve, pioveva o pioverà. Nelle [...] costituisce insieme con quello del perfetto (v.) l'insieme dei tempi ὡρισμένοι o determinati, che si contrappongono all'aoristo o indeterminato. La definizione del presente è in greco: tempo determinato, disteso (παρατατικός), cominciato e non finito ...
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LATINA, LINGUA
Pier Gabriele Goidànich
Il latino è una lingua indoeuropea e fa parte del gruppo italico di esse lingue (v. indoeuropei; italici).
Una serie di fatti ci addita uno stretto rapporto che [...] latino col sinonimo di essa base bheùe- bhùā- (laudābam ecc.); bam da -bhùām ed eram da esām sono propriamente basi aoristiche, e il loro uso come forme dell'azione continuativa dipende dal fatto che le basi semplici rappresentano un periodo ancora ...
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VERBO (fr. verbe; sp. verbo; ted. Zeitwort; ingl. verb)
Giacomo Devoto
Categoria di parole che indicano un'azione, opposta al nome che indica cosa o qualità; come il nome, categoria di parole fornita [...] e, a seconda delle lingue, può sembrare normale che ogni modo debba contenere le stesse forme temporali (l'imperativo avere l'aoristo o il perfetto come in greco) o viceversa che ci siano forme temporali compatibili con un modo ma non con un altro ...
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QUINTO SMIRNEO (Κόιντος ὁ Σμυρναίος, Quintus Smyrnaeus)
Angelo Taccone
Così si chiama l'autore del poema epico in 14 canti Le Postomeriche, giunto sino a noi. Ma la notizia ch'egli sia stato nativo di [...] -romano dev'essere pure, sia per certe particolarità linguistiche di epoca tarda come l'uso di ὄϕελον seguito dall'indicativo dell'aoristo, di ἔρκοϑεν per ποϑέν, di ἔνϑεν per ἔνϑα, sia per certe allusioni come quella in XIII, 341, alla potenza romana ...
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PARODI, Ernesto Giacomo
Mario Casella
Filologo, glottologo e dantista, nato a Genova il 21 novembre 1862, morto a Firenze il 31 gennaio 1923. Fu uno dei più insigni maestri che abbia avuto la scuola [...] o nel latino davanti a nasale in sillaba chiusa, 1891; Noterelle di filologia latina, 1893; Intorno alla formazione dell'aoristo sigmatico e del futuro greco, 1898; ecc.). Le sue preferenze si volsero però al mondo neolatino. Per le tradizioni stesse ...
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maravigliare (meravigliare solo in Cv II IV 16)
Domenico Consoli
Verbo passato da intransitivo a intransitivo pronominale, forse per affinità con verba affectuum come ‛ disperarsi ', ‛ dolersi ', ‛ stupirsi [...] anche nei seguenti luoghi dov'è accompagnato da ‛ cominciare ' che ha un probabile valore pleonastico discendente dal senso di aoristo ingressivo normale nel latino classico coepi (cfr. F. Brambilla Ageno, op. cit., p. 460): lo spirito animale... si ...
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sillaba La minima unità fonica (autonoma e distinta sotto l’aspetto dell’articolazione) in cui si possono considerare divise le parole.
La s. è costituita da un punto vocalico o centro o apice, formato [...] l’aumento ottenuto prefiggendo alla forma verbale una s., costituita dalla vocale ε: per es., part. aoristo λιπών ma indicativo aoristo ἔλιπον.
Nella didattica, metodo sillabico, uno dei metodi d’insegnamento del leggere, fondato sul presupposto che ...
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INDOEUROPEO, (XIX, p. 131)
Anna Morpurgo Davies
Linguistica. - Le basi della l. i. sono state gettate nel 19° secolo e consolidate all'inizio del 20° secolo. Ci si riferisce in questo modo sia ai veri [...] in i., cioè quelle alternanze vocaliche legate a distinzioni grammaticali (tipo Gr. λείπω [pres.], λέλοιπα [perf.], ἔλιπον [aoristo]) che si attribuiscono alla lingua madre, e la teoria della radice indoeuropea.
Nel campo della morfologia gli studi ...
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. Il ramo baltico della famiglia linguistica indoeuropea è rappresentato presentemente da due sole lingue: il lituano e il lettone. Di un'altra lingua baltica, parlata un tempo dal popolo che diede il [...] presente e tema di preterito. Storicamente il preterito baltico risponde all'aoristo passivo forte del greco, mentre le forme corrispondenti all'imperfetto, all'aoristo sigmatico ed al perfetto indoeuropeo (greco, sanscrito) sono scomparse. Esiste un ...
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(o serbo-croato) L’insieme dei dialetti parlati nella Serbia e nella Croazia, e in parte anche nell’Istria, nella Slovenia, nel Montenegro e nella Repubblica della Macedonia del Nord, appartenenti, con [...] . A caratterizzare la lingua letteraria croata, codificata nello stesso periodo da L. Gaj, sono l’uso vivo dell’aoristo e dell’imperfetto, il mantenimento dell’infinito e una spiccata tendenza puristica nella creazione dei neologismi (serbo istorija ...
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aoristo
s. m. [dal gr. ἀόριστος «indeterminato», comp. di ἀ- priv. e tema di ὀρίζω «determinare»]. – Categoria verbale propria dell’indoeuropeo, conservata soprattutto in antico indiano e greco; indica un’azione temporalmente indeterminata,...
aoristico
aorìstico agg. [der. di aoristo] (pl. m. -ci). – In linguistica, aspetto a. di un verbo, lo stesso che aspetto puntuale (in quanto espresso dall’aoristo nel greco antico).