Teosofo austriaco (Kraljevica 1861 - Dornach, Basilea, 1925), fondatore dell'antroposofia. Segretario generale della sezione tedesca della Società teosofica, ne uscì (1913) per un contrasto con Annie Besant, [...] fondando una società dissidente, detta appunto di antroposofia, che ebbe la sua sede a Dornach in un edificio detto Goetheanum. Propugnava un potenziamento dei mezzi conoscitivi umani mediante pratiche di meditazione e di concentrazione che dovevano ...
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Poeta tedesco (Monaco di Baviera 1871 - Merano 1914). Dopo alcuni volumi di liriche (In Phantas Schloss, 1895; Ich und die Welt, 1899), nei quali si avverte l'influsso di Nietzsche e di Dehmel, si avvicinò [...] all'antroposofia di R. Steiner, e scrisse poesie e prose poetiche cosmico-mistiche per lo più sentimentaleggianti (Einkehr, 1910; i postumi Stufen, 1918, e Epigramme und Sprüche, 1920); raggiunse anche toni impressionistici in poesie più vicine alla ...
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Logico tedesco (n. 1878 - m. 1957); docente in un liceo di Berlino, fu sospeso (1934) dall'insegnamento per motivi razziali, e poi reintegrato (1946). Ha dato contributi fondamentali alla logica, a cui [...] si avvicinò studiando E. Schröder, ma da cui si allontanò nell'ultimo periodo della sua vita per interessarsi di antroposofia. In un articolo del 1915, Über Möglichkeiten im Relativkalkül, L. dimostra alcune proprietà delle formule di quello che sarà ...
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Teologo evangelico (Dillingen 1872 - Amburgo 1938). Parroco (1902-16) a Norimberga, raggiunse presto grande notorietà come predicatore; insieme a Christian Geyer pubblicò due volumi che furono molto letti [...] . Decisiva fu per R. la conoscenza personale con R. Steiner, del quale divenne entusiasta seguace, facendosi propugnatore dell'antroposofia. Nel 1922, lasciato l'ufficio di parroco, fondò la Christengemeinschaft, che congiungendo la scienza dell ...
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Poetessa finlandese di lingua svedese (Pietroburgo 1892 - Raivola, Carelia, 1923). Dopo aver frequentato a Pietroburgo la scuola tedesca, trascorse lunghi anni in sanatorio, soprattutto in Svizzera, dove [...] spirituale (dopo l'iniziale atteggiamento estatico di fronte alla natura e alla vita la S. si accostò all'antroposofia per approdare infine alla semplicità evangelica), raggiunge una consapevole, rigorosa misura, che l'estrema musicalità del verso ...
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CAVICCHIOLI, Giovanni
Raffaele Morabito
Nato a Mirandola (Modena) il 2 genn. 1894 da Alfredo, medico, e da Rosa Severi, rimase orfano della madre a tre anni (i suoi ricordi d'infanzia sono affidati [...] più maturi risalgono i contatti col teosofo austriaco R. Steiner, che aveva elaborato una sua dottrina (antroposofia) e fondato nel 1913 la Società antroposofica con sede a Dornach, in Svizzera, in un edificio detto Goetheanum, dove fra l'altro si ...
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COLONNA DI CESARÒ, Giovanni Antonio
Luigi Agnello
Nacque a Roma il 22 genn. 1878 da Calogero Gabriele, duca di Cesarò, proprietario di vasti fondi terrieri in Sicilia, deputato della Sinistra, e da [...] anche per influenza della madre - il cui salotto offriva uno dei luoghi di convegno più importanti della capitale a teosofi, antroposofi e occultisti - e scrisse frequentemente su tali temi (si veda, per esempio, in questi anni, Il valore occulto di ...
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LUPI, Roberto
Tiziana Affortunato
Nacque a Milano il 28 nov. 1908 da Ermanno, maestro elementare, e da Maria Torelli. Fu avviato agli studi musicali all'età di otto anni, grazie anche a un ambiente [...] di Firenze, a.a. 1999-2000; G. Corsi, In memoria del musicista R. L. a trent'anni dalla morte fisica, in Antroposofia. Riv. di scienza dello spirito, LVI (2001), 1-2, pp. 100 s.; C. Gregorat, Sguardo panoramico sullo sviluppo dei sistemi musicali ...
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PAPPACENA, Enrico
Cesare G. de Michelis
– Studioso di religioni, scrittore poligrafo, slavista, antroposofo e da ultimo docente universitario, Enrico Pappacena nacque a Napoli da Roberto e Clelia Casalini [...] e Riviste in Abruzzo tra Otto e Novecento, a cura di G. Oliva, Roma 1999 pp. 687-694; M. Beraldo, Il movimento antroposofico italiano durante il regime fascista, in Dimensioni e problemi della ricerca storica, 2002, n. 1, pp. 76-104; C.G. De Michelis ...
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GINANNI CORRADINI (Ginna), Arnaldo
Massimiliano Manganelli
Nacque a Ravenna il 7 maggio 1890 dal conte Tullo e da Marianna Guberti; il padre, noto avvocato di fede repubblicana, fu deputato e sindaco [...] movimenti interiori dell'animo umano, con il sostegno del pensiero occulto (Elena P. Blavatsky, C.W. Leadbeater) e dell'antroposofia di R. Steiner.
Nello stesso 1915, diede alle stampe i primi testi di carattere creativo, cioè tre "sintesi" teatrali ...
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antroposofia
antroposofìa s. f. [comp. di antropo- e -sofia]. – Concezione teosofica che pone lo sviluppo e l’affinamento psichico e spirituale come mezzo per giungere alla conoscenza diretta del mondo soprasensibile.