Vedi GLYKON dell'anno: 1960 - 1973
GLYKON (v. vol. iii, p. 964 s.)
G. Bordenache
Nota soltanto per il tramite delle monete di Abonotichos (delle quali nessuna ben conservata), l'immagine di G. era stata [...] cogliere per la prima volta e in tutti i suoi particolari, il singolare aspetto del dio,vagamente definito "antropomorfo" da Luciano e sommariamente rappresentato nelle immagini monetali. Alla luce di questo documento scultoreo appare evidente che G ...
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TROFEO (τρόπαιον, tropaeum)
G. A. Mansuelli
L'uso di conservare le spoglie di una vittoria come documento del proprio valore, è diffuso in ogni stadio culturale dell'umanità. A questo si unisce poi il [...] il t. era insieme segno di vittoria, ex voto e monito per l'avversario. Il t. poteva essere di due tipi: antropomorfo e a cumulo; il primo connesso in certo senso con la monomachia, il secondo con la battaglia. Ma certo questa originaria differenza ...
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NUT
A. M. Roveri
Dea egiziana del cielo, concepita originariamente come un ponte liquido che attraversava il cielo e su cui navigavano il sole e le stelle. Il suo simbolo geroglifico è un vaso globulare [...] dramma originario si ripete ogni giorno al tramonto e all'alba). La dea compare sia in figura di vacca, sia in aspetto antropomorfo, come una donna nuda oppure ricoperta di un abito a zig-zag che ricorda la sua origine acquatica, col corpo marcato e ...
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Vedi URNA dell'anno: 1966 - 1997
URNA (urna)
G. A. Mansuelli
L'u. cineraria, detta anche ossuario, è essenzialrnente connessa alla pratica della cremazione, anche se dal punto di vista morfologico i [...] continuato), al concetto del contenitore che è allo stesso tempo rappresentazione individuale. Il vero e proprio tipo dell'u. antropomorfa non oltrepassa invece i limiti della protostoria.
L'u. cineraria romana per lo più in marmo o in pietra, segna ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Africa
Rodolfo Fattovich
Gli oggetti del culto e i materiali votivi
La produzione di oggetti di culto (figure, feticci, maschere, piccoli altari, ecc.) ha costituito [...] caccia e la prosperità dei raccolti, nonché dei culti funerari e dei riti di iniziazione. Le maschere possono avere aspetto antropomorfo o zoomorfo o talvolta fondere in un'unica composizione la forma umana e quella animale, includendo sia figure ...
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RELIQUIARIO
V.H. Elbern
Con il termine r. si indica la custodia per la conservazione e l'esposizione di reliquie, vale a dire resti corporei o secondari e ricordi di personaggi 'santi', oggetto di venerazione.Il [...] sancti Benedicti, III, Paris 1672, p. 351), dunque un r. a mano o a braccio, uno dei tipi più diffusi di r. antropomorfo. Il più antico esempio di testar., sempre risalente al sec. 9°, è documentato in un disegno di Fabri de Peiresc (m. nel 1637 ...
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FARAONE (Φαραώ, ebr. Par῾üh, lat. tardo Pharao)
S. Donadoni
Termine egiziano, che significa "casa eccelsa", cioè il palazzo reale, e che dalla XVIII dinastia (circa XV sec. a. C.) diviene il titolo dei [...] già in epoca arcaica, per cedere il posto alla impostazione di un "ritratto" più o meno tipizzato, ma comunque completamente antropomorfo. Già la tavolozza di Narmer dell'alba della I dinastia ci dà una tipologia regia che diverrà tradizionale: il ...
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SIMBOLI e ATTRIBUTI
S. Donadoni
G. Garbini
R. Brilliant
A. Tamburello
I. Egitto. - II. Asia Anteriore. - III. Grecia e Roma. - IV. India. - V. Cina. - VI. Giappone.
I. Egitto. - In Egitto dalla più [...] la distingue da tutte le altre figure similari.
L'attributo fu una particolarità comune dell'arte greca perché la tendenza antropomorfica del pensiero greco dette a tutta una varietà di immagini la stessa forma umana così che l'essenziale compito di ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Europa tra preistoria e protostoria
Daniela Cocchi Genick
Gli aspetti archeologici del culto dal neolitico all'età del bronzo
L'interpretazione del significato [...] e Dei. 3000 anni di culti preromani in Romagna, Marche e Abruzzo, Imola 1997; Dei di pietra. La grande statuaria antropomorfa nell'Europa del III millennio a.C. (Catalogo della mostra), Milano 1998; D. Cocchi Genick, I rituali in grotta durante ...
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antropomorfo
antropomòrfo agg. e s. m. [dal gr. ἀνϑρωπόμορϕος, comp. di ἄνϑρωπος «uomo» e -μορϕος «-morfo»]. – 1. agg. Che ha sembianze di uomo, o è raffigurato in sembianze umane: divinità antropomorfe. In zoologia, scimmie a. (o antropoidi),...
antropomorfico
antropomòrfico agg. [der. di antropomorfo] (pl. m. -ci). – Relativo all’antropomorfismo: tendenze a.; concezione a. della divinità. ◆ Avv. antropomorficaménte, sotto l’aspetto umano (in relazione alle concezioni dell’antropomorfismo):...