(IV, p. 26; App. II, I, p. 228; III, I, p. 120)
A. è parola greca (ἀϱχαιολογία), introdotta nella letteratura storica da Tucidide, ripresa da Platone, Diodoro Siculo, Dionigi di Alicarnasso, per indicare [...] quadri di civiltà, che solo l'artificiosa costruzione classicistica può sostenere, per ritrovarvi rispecchiato lo sviluppo antropomorfo in cui crede, articolato in origini, maturità, senescenza. Disponiamo oggi di fili conduttori assai più pregnanti ...
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RICONOSCIMENTO
Paolo Ercoli
Giorgio Sommi
Luigia Carlucci Aiello
Giorgio Musso
Premessa: riconoscimento di configurazioni. − I primi tentativi di r. automatico, risalenti agli inizi del 20° secolo, [...] del loro analogo naturale, va osservato che non necessariamente una funzione visiva dev'essere riprodotta in modo del tutto antropomorfo. Del resto, poiché l'evidenza dell'esistenza di una capacità visiva è confermata soltanto dall'osservazione del ...
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ROUSSEAU, Jean-Jacques
Ferdinando NERI
Henry PRUNIERES
Ernesto CODIGNOLA
Biografia e attività letteraria. - Nacque a Ginevra il 28 giugno 1712, da una famiglia protestante d'origine francese; la madre [...] suo cervello è il germe dell'errore e del vizio. "Ogni ragazzo che crede in Dio è necessariamente idolatra, o almeno antropomorfo; e quando l'immaginazione ha veduto una volta Dio, è ben raro che l'intelletto lo concepisca".
Per le medesime ragioni ...
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Vedi PUNICA, Arte dell'anno: 1965 - 1996
PUNICA, Arte
G. Ch. Picard
G. Pesce
G. Garbini
L'arte p. rappresenta quella corrente artistica che fa capo a Cartagine. Di derivazione fenicia, essa si diffuse [...] - dischi solari e mezzelune, palme di Tanit, leone di Ba῾al, o più raramente la stella di Astarte - oppure con aspetto antropomorfo. Al principio del sec. IV lo stile dei rasoi è più spesso tendente allo stile egiziano: Tanit vi è rappresentata con i ...
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Immagini dalle arti figurative occidentali
Madia Milano
Il repertorio di immagini presentato in questo capitolo e il testo che lo accompagna intendono costituire una traccia per orientarsi tra le innumerevoli [...] gioco e la meraviglia, l'ironia e il sarcasmo, con l'unione, in atmosfere irreali, di elementi vegetali, antropomorfi, zoomorfi, tellurici, visti come forme organicistiche e germinazioni spontanee. Nella Vestizione della sposa l'uomo si trasforma in ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giambattista Vico
Andrea Battistini
Vissuto tra Sei e Settecento, Vico si formò nel clima di aspirazioni riformistiche creatosi nel Regno di Napoli e, anche se non ebbe mai una posizione politicamente [...] di analogia.
Identificando una cosa e una sua proprietà, il tuono non fu soltanto ‘simile’ alla voce irata di un essere antropomorfo ma fu, alla lettera, il linguaggio con cui si esprimeva il cielo. Solo per gli interpreti moderni la designazione del ...
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Vedi POPULONIA dell'anno: 1965 - 1996
POPULONIA (v. vol. VI, p. 378)
A. Romualdi
Negli ultimi anni la ripresa degli scavi e delle ricerche a P. e nel suo territorio, assieme a un rinnovato interesse [...] la presenza di statue funerarie (leoni e demoni), di stele e cippi e l'uso di sarcofagi con il coperchio antropomorfo, già documentato anche nella necropoli del Malassarto. Intorno alle tombe a ipogeo sono venute alla luce numerosissime tombe a fossa ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali: I Longobardi
Marcello Rotili
I longobardi
Popolazione di lingua germanica occidentale il cui etnonimo di “popolo [...] 5, della prima metà del VII secolo. Il II stile B2 integra talvolta l’intreccio a elementi zoomorfi con elementi antropomorfi come in una croce proveniente forse da Cividale in cui una sequenza di mani nella parte inferiore dell’ornato completa la ...
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Le Paleoscienze. Le origini delle attivita cognitive
Margherita Mussi
Le origini delle attività cognitive
I dati archeologici sono discontinui nel tempo e nello spazio, specie per quanto riguarda le [...] -Stadel in Germania, risalente a circa 32.000 anni fa. Quest'oggetto, alto una trentina di centimetri, rappresenta un antropomorfo in piedi: il corpo, cioè, è inequivocabilmente umano, mentre la testa, e forse gli arti superiori, sono quelli di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
I Greci e gli animali
Cristiana Franco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel mondo antico in generale il rapporto della specie umana con [...] , in cui si aspettano di ricevere la parte dovuta. Questo dato è peraltro coerente con il carattere eminentemente antropomorfo della religione greca.
Le divinità che la popolano presentano caratteri umani e, benché talvolta invocati con epiteti come ...
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antropomorfo
antropomòrfo agg. e s. m. [dal gr. ἀνϑρωπόμορϕος, comp. di ἄνϑρωπος «uomo» e -μορϕος «-morfo»]. – 1. agg. Che ha sembianze di uomo, o è raffigurato in sembianze umane: divinità antropomorfe. In zoologia, scimmie a. (o antropoidi),...
antropomorfico
antropomòrfico agg. [der. di antropomorfo] (pl. m. -ci). – Relativo all’antropomorfismo: tendenze a.; concezione a. della divinità. ◆ Avv. antropomorficaménte, sotto l’aspetto umano (in relazione alle concezioni dell’antropomorfismo):...