Africa - L'Egitto dalle origini all'età romana
Rodolfo Fattovich
Sergio Pernigotti
Paola Davoli
Loretta Del Francia Barocas
Premessa
Il termine ΑἴγυπτοϚ è la traslitterazione greca dell'egiziano [...] superiore nera, decorato con striature parallele fini e molto nette; vasi di pietra dura e utensili di rame; figurine antropomorfe di avorio. I corpi venivano normalmente deposti sul fianco sinistro, in posizione contratta con la testa a sud e il ...
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GRECA, Arte (v. vol. III, p. 1005)
G. Gullini
L. Beschi
P. Moreno
O. Drager
vol. III, p. 1005). Architettura. - Forse nessun altro aspetto dell'antica civiltà ellenica ci obbliga a rivedere profondamente [...] e appiattito in una generica età postclassica, quasi un grande serbatoio in cui ricondurre quanto non apparteneva al ciclo antropomorfo ed evolutivo; da infanzia a maturità, che, sulla base della tradizione letteraria antica, si imponeva nel recupero ...
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Le culture non occidentali
Marco Bussagli
Premessa
Qualsiasi riflessione sul corpo umano nell'arte non potrebbe in alcun modo considerarsi completa se non si estendesse lo sguardo anche alle civiltà [...] genere, infatti, i nimba, come per es. quello conservato al Museu de Etnologia di Lisbona, combinano teste aviformi con tratti antropomorfi femminili legati al volto e al corpo (le mammelle). Si tratta di grossi manufatti in legno, pesanti fra i 60 e ...
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YARIM TEPE
F. Ippolitoni Strika
Sito archeologico nella vallata del Sinğar, nella zona nord-occidentale dell'Iraq; dal 1969 al 1980 è stato scavato da una missione sovietica. L'attività degli archeologi [...] tardi, di Kissonerga Mosphilia (Cipro): in un pozzetto contenente ceneri e ossa animali fu rinvenuto tra l'altro un vaso antropomorfo acefalo, di eccezionale fattura; in un altro un vaso zoomorfo, di un tipo noto anche da Tell Arpačiya.
Sono stati ...
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Simmetria
Maurizia Alippi Cappelletti
Simmetria (dal greco σύν, "con", e μέτρον, "misura") è un termine di uso non specialistico che viene applicato a campi diversi dell'esperienza e del ragionamento [...] di un emisfero sia presente anche in altre specie: i Mammiferi in genere sembrerebbero - il termine è palesemente antropomorfo - o tutti ambidestri o ripartiti in classi equivalenti di mancini e destrimani. Infine, la ricerca di simmetria nel ...
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causa
Il concetto di causa (pertinente insieme all’ambito della scienza e a quello del pensare comune) ha significato correlativo a quello di effetto significando comunemente ciò da cui e per cui una [...] Dopo Kant
La ripresa del finalismo connota le filosofie idealistiche, anche se si tratta di un finalismo non antropomorfo, provocando anche una certa svalutazione della conoscenza scientifica in senso meccanicistico che caratterizza anche le tesi di ...
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Gigante
Ivan Nicoletti e Marco Bussagli
Gigante è il nome che in numerose mitologie e tradizioni mitico-religiose è attribuito a figure extraumane, caratterizzate in primo luogo da una statura straordinaria [...] ° secolo che - salvo sporadiche eccezioni, come la statua dell'Appennino nella Villa Medicea, poi Demidov, di Pratolino (v. antropomorfismo) - ritornano in auge le statue colossali, ma naturalmente con intenti del tutto diversi. Ci si può riferire in ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. America Meridionale - Gli oggetti del culto e i materiali votivi
Marco Curatola Petrocchi
Al momento della Conquista nelle Ande Centrali ogni ayllu (gruppo di [...] in Argentina. Come a Túcume, in questi e in ogni altro importante contesto votivo Inca sono state rinvenute numerose figurine antropomorfe e zoomorfe di conchiglia di Spondylus e/o semplici valve di questo mollusco.
Lo Spondylus sp. è un bivalve ...
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Urbanistica e architettura
Marco Bussagli
di Marco Bussagli
Urbanistica e architettura
In tutte le epoche e in tutte le culture la forma con cui sono concepiti abitazioni, templi, città e villaggi [...] se si pensa che il tempio è il luogo che palesa la divinità, la quale a sua volta ha aspetto antropomorfo. Vitruvio, quindi, scegliendo nell'immagine dell'uomo quella che più si avvicina alla rappresentazione degli dei, e stabilendo una relazione ...
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SHAMASH (sumerico Utu, Babbar "splendente"; accadico Shamash "sole")
A. Bisi
Nome dato dai Semiti di Mesopotamia alla divinità solare che i Sumeri chiamavano Utu o Babbar.
S. è detto figlio di Sin (v.) [...] la quale è probabilmente la tarda versione di un modello antico-babilonese -, assistiamo a una progressiva decadenza della rappresentazione antropomorfica; in età assira sono soprattutto gli emblemi di S. che predominano sui rilievi e i sigilli. Solo ...
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antropomorfo
antropomòrfo agg. e s. m. [dal gr. ἀνϑρωπόμορϕος, comp. di ἄνϑρωπος «uomo» e -μορϕος «-morfo»]. – 1. agg. Che ha sembianze di uomo, o è raffigurato in sembianze umane: divinità antropomorfe. In zoologia, scimmie a. (o antropoidi),...
antropomorfico
antropomòrfico agg. [der. di antropomorfo] (pl. m. -ci). – Relativo all’antropomorfismo: tendenze a.; concezione a. della divinità. ◆ Avv. antropomorficaménte, sotto l’aspetto umano (in relazione alle concezioni dell’antropomorfismo):...