Scrittore francese (Parigi 1619 - Sannois 1655). Nato da una famiglia di piccola nobiltà, condusse vita dissipata, di autentico libertino. Intrapresa la carriera delle armi, si distinse come formidabile [...] ou Histoire comique des états et empires du Soleil (1662), che combattono ogni forma di credo religioso, l'antropomorfismo, il geocentrismo, ecc., annunciando, anche per lo stile, Voltaire. Interessanti anche le sue Lettres (Amoureuses, Diverses). La ...
Leggi Tutto
Poeta e filosofo greco (1a metà sec. 6º - 1a metà sec. 5º a. C.). Lasciò presto la nativa città dell'Asia Minore e passò la maggior parte della vita errando per il mondo greco e recitando versi, secondo [...] dei momenti tipici del pensiero senofaneo. Motivo fondamentale della concezione religiosa di S. è l'avversione a quell'antropomorfismo, di cui l'immoralità di certe rappresentazioni mitologiche e poetiche non è che una conseguenza: s'intende quindi ...
Leggi Tutto
Letteratura
Sergio Pautasso
Guido Andrea Pautasso
È l'insieme della produzione in prosa e in poesia in una determinata lingua, in cui si riconoscono valori e intenti artistici. Legata, come tutti i [...] indiretta, ma anche con maggior libertà di contenuti, un discorso di fondo sull'uomo e l'esistenza. La scelta antropomorfa ha radici antiche, ma è passata attraverso varie fasi che vanno dall'ingenuo immaginario popolare delle leggende alla calcolata ...
Leggi Tutto
Balázs, Béla
Marco Vallora
Pseudonimo di Hermann Bauer, scrittore, teorico del cinema e sceneggiatore ungherese, nato a Szeged il 4 agosto 1884 e morto a Budapest il 17 maggio 1949. Con capillare completezza [...] i pensieri e i sentimenti dell'uomo" (p. 210). Perché in fondo questo sta sempre a cuore a B.: l'antropomorfismo dell'arte.
Bibliografia
U. Barbaro, Ricordo di Béla Balázs, in "Filmcritica", 1951, 8.
G. Aristarco, Storia delle teoriche del film ...
Leggi Tutto
La prima età dell’uomo, compresa, in senso stretto, fra la nascita e l’uso completo della parola, ma di solito estesa sino a comprendere la fanciullezza. È suddivisa nei seguenti periodi: neonato (fino [...] simboli. Tra i 4 e i 6 anni sviluppa il pensiero intuitivo, che ha tratti simili a quello dei ‘primitivi’ (animismo, antropomorfismo, realismo). Tra i 7 e gli 11 anni si sviluppa il pensiero operativo, basato su dati concreti e immagini mentali e ...
Leggi Tutto
VOLTAIRE, François-Marie-Arouet, de
Lorenzo GIUSSO
Nacque a Parigi il 20 febbraio 1694. Egli ebbe in un collegio di gesuiti un'eccellente educazione umanistica, e a dodici anni già componeva versi che [...] soprattutto combatté con asprezza la negazione delle idee di ordine e di disordine, rigettate da D'Holbach come puerili antropomorfismi. "Come? - rimbeccava V. - Nel mondo fisico un bambino nato cieco, un bambino sprovvisto di gambe, un aborto non è ...
Leggi Tutto
Gigante
Ivan Nicoletti e Marco Bussagli
Gigante è il nome che in numerose mitologie e tradizioni mitico-religiose è attribuito a figure extraumane, caratterizzate in primo luogo da una statura straordinaria [...] ° secolo che - salvo sporadiche eccezioni, come la statua dell'Appennino nella Villa Medicea, poi Demidov, di Pratolino (v. antropomorfismo) - ritornano in auge le statue colossali, ma naturalmente con intenti del tutto diversi. Ci si può riferire in ...
Leggi Tutto
Narrativa
Claudio Magris
di Claudio Magris
Narrativa
sommario: 1. Tramonto dell'epica e crisi del romanzo: la dissoluzione del grande stile. 2. Totalità e regressione: la cancellazione del soggetto [...] 'oggetto è irretito nella totale reificazione, è alienato in un'opacità insensata e perisce, in una specie di antropomorfismo negativo. Da Kleist a Baudelaire a Rilke, il poeta moderno sembra talora chiedere alle cose (marionette, bambole, giocattoli ...
Leggi Tutto
ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] e i suoi Naviganti non erano personaggi riconoscibili, ma patenti metafore) da qualche anno approfondisce nel suo antropomorfismo, d'altronde non mai rifiutato, il sentimento di un destino tragico, che rivelano gli squarci della forma traboccanti ...
Leggi Tutto
Espressionismo
JJolanda Nigro Covre
Gianfranco Contini
Ugo Duse
di Jolanda Nigro Covre, Gianfranco Contini, Ugo Duse
ESPRESSIONISMO
Espressionismo artistico
di Jolanda Nigro Cove
sommario: 1. Uso [...] macchina e anche della porta per comunicare (‟Ogni cosa parla a suo modo"). Per l'affermazione di principio della parola antropomorficamente concessa alle cose il passo è già stato speculato (ed. 1952, p. 87) nel notissimo saggio esegetico di Stuart ...
Leggi Tutto
antropomorfismo
s. m. [der. di antropomorfo]. – Tendenza ad attribuire aspetto, facoltà e destini umani a figure immaginarie, animali e cose, presente pressoché universalmente tra i popoli primitivi e nel folclore e nel pensiero dei popoli...
antropomorfico
antropomòrfico agg. [der. di antropomorfo] (pl. m. -ci). – Relativo all’antropomorfismo: tendenze a.; concezione a. della divinità. ◆ Avv. antropomorficaménte, sotto l’aspetto umano (in relazione alle concezioni dell’antropomorfismo):...