Il nome di Egitto, con cui già i Greci e i Romani designarono la regione del Basso Nilo, e che è divenuta la denominazione comune del paese, è tratto da quello dell'antica città di Menfi, reso in babilonese [...] chiaro dunque che, pur conservando la forma, la sostanza delle cose è già cambiata, almeno per certe classi sociali. Siamo all'antropomorfismo. L'animale, la pianta, il feticcio (che è dio per sé) vengono spiegati o come forma che il dio ama assumere ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Pitagora e i pitagorici
Maria Michela Sassi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il filone di pensiero che fa capo a Pitagora rappresenta [...] e geografo Ecateo di Mileto, da Senofane, che dalla conoscenza di altre culture ricava elementi per polemizzare contro l’antropomorfismo della religione greca.
Eraclito
Il sapere molte cose può essere inutile
Sulla natura, fr. 40 DK
Il sapere molte ...
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(XIV, p. 509; App. IV, i, p. 740; V, ii, p. 161)
Il termine etologia oggi si limita a indicare lo studio comparato del comportamento animale, con l'assunto che specifici moduli comportamentali caratterizzino [...] , assumendo dignità tra le discipline biologiche.
Negli ultimi anni si è assistito a un ritorno all'antropomorfismo, all'introspezionismo e all'aneddotica nello studio del comportamento animale sotto l'etichetta generale di etologia cognitiva ...
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GRECIA (A. T., 82-83)
Giotto DAINELLI
Mario SALFI
Fabrizio CORTESI
Giacomo DELITALA
Arthur HABERLANDT
Giotto DAINELLI
Pino FORTINI
Giotto DAINELLI
Luigi CHATRIAN
Margherita GUARDUCCI
Doro LEVI
Luigi [...] micenea (e minoica), i cui santuarî non eran templi e le cui divinità erano bensì concepite e rappresentate anche in forma antropomorfa, ma, a quanto pare, all'infuori del culto. D'altro lato lo splendore in parte ancora visibile dei palazzi reali ...
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Una delle maggiori divinità dell'Olimpo greco: divinità celeste per eccellenza, vera "regina del cielo", del quale essa rappresenta e impersona la luce notturna, elargita dalla luna, così come Apollo (v.) [...] essa ci conservi l'eco d'uno di quei primitivi idoli che segnano quasi il passaggio tra l'arte aniconica e l'antropomorfismo, di cui gli scrittori antichi ci lasciano sovente ricordo col nome di xoana, probabilmente anzi di quello di Smilide di Egina ...
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BAJ, Enrico
Federica De Rosa
Nacque a Milano il 31 ottobre 1924, primogenito di Angelo e di Maria Luisa Rastelli, entrambi ingegneri. Il padre proveniva da una famiglia milanese di costruttori; la [...] animali minacciosi e bambini e teste femminili urlanti, tratti anche dalle suggestioni di Lucrezio. Il costante antropomorfismo, già dal 1953, lo ricondusse a quella che Tristan Sauvage (Arturo Schwarz) definì una sintassi classicheggiante ...
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SOMENZI, Vittorio.
Carmela Morabito
– Nacque il 2 aprile 1918 a Redondesco (Mantova) da Umberto Crespiniano Fortunato, veterinario, e da Iride Peschiera; terzo figlio, dopo Ezio e Lea Teresa Margherita. [...] o generalizzazioni euristiche.
Costanti del pensiero filosofico di Somenzi furono infatti da un lato la critica dell’antropomorfismo e dell’antropocentrismo, che caratterizzavano da sempre le teorie della conoscenza e, dall’altro, il tentativo di ...
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ALBERO DEL MONDO
A. Grossato
India. L'a., pur essendo fra і simboli letterariamente più frequenti e importanti dell'induismo, è assai di rado rappresentato in modo esplicito nelle sue arti figurative. [...] ha come radice un triśūla emanante dalla «ruota della legge».
È stato detto da alcuni studiosi che la stessa immagine antropomorfa del Buddha deriverebbe da quella dello yakṣa. Ci sembra invece che sia più esatto dire, sulla base del fondamentale ...
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ILDEFONSO di S. Luigi Gonzaga (al secolo Benedetto Liborio Maria Frediani)
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Firenze il 22 luglio 1724 da Giulio Gaspare Maria Frediani e da Maria Francesca Rastrelli. [...] sulle parole Sonnambolo e Nottambolo, un Elogio di G. Lami, tre dissertazioni incompiute contro J.-J. Rousseau, altre sull'antropomorfismo dei Padri, l'infallibilità divina, la bontà dell'Antica Legge, ecc. L'Archivio di Stato di Firenze conserva il ...
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PSICOBIOLOGIA
Daniele Bovet
. Definizione. - Fra ìe scienze naturali la p. ha come oggetto lo studio delle strutture biologiche sulle quali riposano il comportamento animale e umano. Definita recentemente [...] volgare" di J. Moleschott (1852), di K. Vogt (1852) e di L. Buchner (1855). Come reazione tuttavia all'interpretazione antropomorfica che pretendeva stabilire una continuità fra l'uomo e l'animale nei fenomeni psichici coscienti un gruppo di biologi ...
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antropomorfismo
s. m. [der. di antropomorfo]. – Tendenza ad attribuire aspetto, facoltà e destini umani a figure immaginarie, animali e cose, presente pressoché universalmente tra i popoli primitivi e nel folclore e nel pensiero dei popoli...
antropomorfico
antropomòrfico agg. [der. di antropomorfo] (pl. m. -ci). – Relativo all’antropomorfismo: tendenze a.; concezione a. della divinità. ◆ Avv. antropomorficaménte, sotto l’aspetto umano (in relazione alle concezioni dell’antropomorfismo):...