Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo umano con ciò che esso ritiene sacro, in particolare con la divinità, oppure il complesso dei dogmi, dei precetti, dei riti che [...] problema dell’origine delle r., mentre la tendenza dei pensatori a purificare l’idea della divinità da ogni elemento antropomorfico suggerisce di considerare gli dei delle credenze popolari come demoni minori, intermediari tra la vera divinità e gli ...
Leggi Tutto
SHINTOISMO (Shintō)
MarcelIo Muccioli
Priva in origine di appellativo, la religione nazionale dei Giapponesi ricevette il nome attuale di Shintō (donde il nostro shintoismo) quando, introdotto nel paese [...] shintai (lett. "corpo della divinità") che frequentemente, dal popolo, vengono confusi con la divinità stessa. Lo shintoism0 non è antropomorfico e manca, perciò, di idoli; quelli che si vedono o si vendono oggi nei templi sono dovuti a influenze ...
Leggi Tutto
Norme e sanzioni sociali
Vincenzo Ferrari
Norme, sanzioni e azione sociale
Definizione generale di 'norma' o 'regola'
La parola italiana norma (corrispondente all'omonima parola latina), come i suoi [...] nella linea che da Talcott Parsons arriva sino a Niklas Luhmann, la società stessa viene intesa non già in modo antropomorfico, come aggregato di individui uniti da vincoli interattivi più o meno stabili, ma in modo simbolico, come reticolo di azioni ...
Leggi Tutto
Esperienza d'artista
Renzo Vespignani
Molti anni fa ‒ io ne avrò avuti una ventina ‒ disegnavo dal vero nel cortile di una casa sfasciata nella zona romana di S. Lorenzo (o in qualche altro luogo di [...] non avevo solo un paesaggio. Guardando il foglio capovolto, e staccandolo così dal motivo descritto, avevo disegnato qualcosa di antropomorfico. Mi si rivelava dunque la profonda ambiguità dell'opera d'arte, l'allusione dei segni ad altri segni, ad ...
Leggi Tutto
Lamarck, Jean-Baptiste-Pierre-Antoine de Monet, chevalier de
Naturalista francese (Bazentin-le-Petit, Somme, 1744 - Parigi 1829). A L. si devono importanti contributi in geologia, meteorologia, botanica, [...] vivants (1802) e più compiutamente nella Philosophie zoologique (1809). In tali opere L. rifiuta l’ingenuo finalismo antropomorfico tradizionale, contesta la diffusa credenza in un’armonia prestabilita fra organo e funzione, e postula una grande ...
Leggi Tutto
TELEOLOGIA
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Giuseppe MONTALENTI
. Termine filosofico designante in generale la considerazione del τέλος, cioè del "fine" (v.). La teleologia, in quanto dottrina della [...] scopo e affermano che l'aspetto finalistico della vita non è che una nostra illusione, un punto di vista puramente antropomorfico (E. Rabaud, G. Dumas, J. Needham, E. Gagnebin, F. Christmann, K. Sapper, ecc.). Altri invece ritengono che la finalità ...
Leggi Tutto
L'Io cosciente: una visione neuroeuristica della mente
Alessandro E.P. Villa
(Laboratoire de Neuro-heuristique, Institut de Physiologie, Université de Lausanne, Losanna, Svizzera)
John G. Taylor
(Centre [...] esperienza) provoca un comportamento esplorativo. Il punto di vista top-down, legato a una visione di tipo antropomorfico sosterrebbe, invece, che l'ispessimento della corteccia cerebrale sia causato da un'esperienza arricchita da eventi sorprendenti ...
Leggi Tutto
L'Eta dei Lumi: matematica. Meccanica variazionale
Helmut Pulte
Rüdiger Thiele
Meccanica variazionale
Le locuzioni 'meccanica classica' e 'meccanica newtoniana' sono, tradizionalmente, usate come sinonimi. [...] come tale). Stupisce quindi poco che, nello sviluppo di tali principî, abbiano avuto un ruolo motivi antropomorfico-naturalistici e teleologici. Tuttavia, anche il metodo diretto newtoniano con alcuni problemi relativi a particolari applicazioni ...
Leggi Tutto
Cinema
Marco Pistoia
Rivista cinematografica italiana quindicinale, fondata a Roma il 10 luglio 1936, edita da Ulrico Hoepli (Milano), con un comitato direttivo composto da Luciano De Feo, direttore [...] Pietro Ingrao e Barbaro. Due articoli, entrambi firmati da Visconti, Cadaveri (uscito sul nr. 119, 10 giugno 1941) e soprattutto Cinema antropomorfico (uscito sul nr. doppio 173-174, 25 sett.-25 ott. 1943), nonché i citati interventi su G. Verga e il ...
Leggi Tutto
Conoscere il cancro
Lucio Luzzatto
Il cancro può essere descritto come una malattia nella quale il controllo della crescita cellulare è gravemente compromesso, tanto che si ha invasione di uno o più [...] un pericolo per l’organismo in toto (per questo l’apoptosi è stata considerata, in modo un po’ antropomorfico, come un sacrificio altruistico da parte della cellula). Mutazioni in geni implicati nell’apoptosi potrebbero renderli incapaci di attivare ...
Leggi Tutto
antropomorfico
antropomòrfico agg. [der. di antropomorfo] (pl. m. -ci). – Relativo all’antropomorfismo: tendenze a.; concezione a. della divinità. ◆ Avv. antropomorficaménte, sotto l’aspetto umano (in relazione alle concezioni dell’antropomorfismo):...
antropomorfismo
s. m. [der. di antropomorfo]. – Tendenza ad attribuire aspetto, facoltà e destini umani a figure immaginarie, animali e cose, presente pressoché universalmente tra i popoli primitivi e nel folclore e nel pensiero dei popoli...