Antropologo (n. Salida, Colorado, 1900 - m. nella Death Valley 1975), autore di importanti monografie sui Pueblos del Nuovo Messico. Prof. di antropologia alle univ. di Buffalo (1927-30) e del Michigan [...] ; The evolution of culture. The development of civilisation to the fall of Rome, 1959); questo approccio implica la fusione di temi evoluzionisti e funzionalisti, in cui lo sviluppo culturale e sociale si risolve in una sequenza temporale di forme. ...
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Antropologo (New York 1918 - Santa Cruz, California, 1995), è stato prof. all'univ. di Chicago (1960-84), da dove, attraverso il suo approccio "culturale" ai fatti sociali, esercitò una notevole influenza [...] società statunitense degli anni Sessanta (American kinship, 1968), intraprese una riflessione critica sui concetti attraverso i quali l'antropologia ha costruito il campo di studî della parentela stessa (A critique of the study of kinship, 1984). ...
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L’insieme delle cognizioni intellettuali che, acquisite attraverso lo studio, la lettura, l’esperienza, l’influenza dell’ambiente e rielaborate in modo soggettivo e autonomo diventano elemento costitutivo [...] reciproca o di dominio-subordinazione, di scambio o d’influenza unilaterale.
Negli ultimi decenni del 20° sec., l’antropologiaculturale ha ulteriormente ridefinito il concetto di c.; al riguardo, è stato importante il contributo di C.J. Geertz ...
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Sesso
Sheldon J. Segal
Kurt Loewit
Vincenzo Cappelletti
di Sheldon J. Segal, Kurt Loewit, Vincenzo Cappelletti
SESSO
Biologia del sesso, di Sheldon J. Segal
Sessualità umana, di Kurt Loewit
Sessualità: [...] insiste sull'elemento archetipico, come punto di riferimento delle osservazioni, con un vigore che manca nei primi antropologi sociali e culturali. In tal modo Weininger precorre, di fatto, il passaggio di Freud dall'analisi della libido al desiderio ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giambattista Vico
Andrea Battistini
Vissuto tra Sei e Settecento, Vico si formò nel clima di aspirazioni riformistiche creatosi nel Regno di Napoli e, anche se non ebbe mai una posizione politicamente [...] sopravvivere alla sua stessa esistenza fisica attraverso le tracce culturali lasciate dopo di sé, consentendo di trovare una pura» (p. 515).
Il compito che attendeva il moderno antropologo, per il quale «natura di cose altro non è che nascimento ...
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COCCHIARA, Giuseppe
Pietro Angelini
Nacque il 5 marzo 1904, da Giuseppe e da Antonina Insinga, a Mistretta, in provincia di Messina, un borgo di montagna dalla struttura sociale chiusa e dalla economia [...] ebbe modo di stabilire durante il soggiorno a Firenze, in un ambiente culturalmente assai ricco e vivo, in particolare con l'indianista Paolo Emilio Pavolini, l'antropologo Aldobrandino Mochi e il filologo Pio Rajna. Nel 1928 partecipa a un convegno ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Paolo Rossi
Antonello La Vergata
Storico della filosofia, della scienza e delle idee nel senso più ampio del termine, Paolo Rossi è autore di studi fondamentali sulla rivoluzione scientifica, molti [...] , furori (2001), e l’agile Mangiare (2011). Quest’ultimo, pur nella sua brevità, mostra di quanti significati antropologici e culturali sia carico uno dei comportamenti umani apparentemente più elementari, e come insieme con il cibo si consumino non ...
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BIASUTTI, Renato
Ernesta Cerulli
Nacque a San Daniele del Friuli il 22 marzo 1878 da Luigi e Teresa Savio, e compì i suoi studi universitari a Firenze, dedicandosi principalmente alla geografia sotto [...] di Vienna (W. Schmidt), dall'antropologo francese G. Montandon e da altri studiosi indipendenti (L. Frobenius, O. Menghin), proponeva un raggruppamento delle differenti culture umane in più complessi culturali (i cicli), comprendenti una serie di ...
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L’atto di osservare e il risultato di esso, talora sinonimo, rispettivamente nei due significati, di misurazione e misura; costituisce l’atto primario dell’indagine scientifica, comprendendo il complesso [...] e coerenti. Fin dagli anni 1930, però, l’o. partecipante divenne comune anche nel bagaglio metodologico dell’antropologiaculturale statunitense, dove tra gli anni 1950 e 1970 si sviluppò un’ampia riflessione metodologica sulla natura, la validità ...
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Scrittore, antropologo, educatore e uomo politico brasiliano (Montes Claros 1922 - Brasilia 1997). Personalità poliedrica e indipendente, ha dato un contributo rilevante, culturale e progettuale, in ciascuno [...] . it. 1987) e il romanzo Migo (1988). Dopo l'opera memorialistica Testemunho (1991), nel 1995 pubblicò il saggio di antropologiaculturale O povo brasileiro che, insieme alla raccolta di saggi e discorsi Noções de coisas (1995) e ai Diarios índios ...
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culturale
agg. [der. di cultura]. – Di cultura, della cultura, che riguarda la cultura: la formazione c. di un individuo, lo sviluppo c. di un popolo; avere una buona preparazione c.; attività, manifestazioni, iniziative c.; un’associazione...
antropologia
antropologìa s. f. [comp. di antropo- e -logia]. – In senso ampio, scienza dell’uomo, che si concreta come concezione, teoria, programma di ricerche sull’uomo, visto come soggetto o individuo, oppure in aggregati, comunità, situazioni....