TEATRO
Ferdinando Taviani
(XXXIII, p. 353; App. II, II, p. 948; III, II, p. 902; IV, III, p. 583)
È ormai impossibile pensare ''il teatro'' al singolare. La pluralità de ''i teatri'', delle tradizioni [...] di W. Shakespeare, e nel 1975 Les Iks, dal libro dell'antropologo C. Turnbull. Nel 1977 mette in scena il testo di A. organizzatori. Ma vi sono casi in cui la spesa ha vera fecondità culturale. O potrebbe averla. Si pensi, per es., al ''progetto'' ...
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(IV, p. 631; App. I, p. 163; V, i, p. 233)
Il superamento o la contaminazione dei linguaggi artistici tradizionali, così come l'introduzione di nuovi procedimenti espressivi che includono un dialogo sempre [...] al contempo l'influenza delle strutture ambientali e antropologiche sulla decodifica dell'opera da parte dello il catalogo e la documentazione del Ministero per i Beni culturali e ambientali italiano.
Nella stessa direzione sono stati elaborati ...
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Filosofia
Antonio Rainone
Negli ultimi decenni del 20° sec. sono giunte a maturazione e hanno acquistato larga diffusione idee che erano implicite o allo stato embrionale nei primi anni Sessanta. Non [...] l'assimilazione della f. alla critica della cultura, all'antropologia o alla sociologia. Le più radicali forme di relativismo e realtà mediato dalle pratiche acquisite in una comunità socio-culturale, mentre per altri autori (tra cui si è segnalato ...
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ROMANZO.
Stefano Calabrese
– Deterritorializzazione. Un inedito connubio: romanzo e linguaggio veicolare. Rimediazione. Il realismo magico come commutatore conoscitivo. La svolta ‘modale’ del global [...] , dove nessun ‘Sé’ potrebbe attecchire. L’antropologo francese Marc Augé ha elegantemente mostrato come la rooms (2010) di Bret Easton Ellis diviene un deposito sincronico di scenari culturali in cui il mio passato è il futuro di altri luoghi, in cui ...
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Una delle tradizionali cinque parti del mondo. Appartiene al continente antico, è congiunta all'Eurasia mediante l'istmo di Suez, oggi attraversato artificialmente dal canale omonimo, ed è considerata [...] venuti formando specialmente nella parte orientale. Rimandando a ciò che sarà detto in seguito sulle diversità antropologiche, etniche e culturali delle diverse genti africane, diremo che, salvo le genti camitiche che hanno una civiltà originaria ...
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(App. V, 1, p. 336)
Nuove strategie
di Giovanna Mencarelli
I b. c. hanno costituito in Italia un settore a lungo emarginato e sottovalutato nella politica e nelle scelte della pubblica amministrazione, [...] raccolte religiose, artistiche e naturalistiche, non possedendo uno statuto che le qualificasse per il loro interesse culturale. Se il secolo dell'antropologia è stato l'Ottocento, il Settecento si può definire il secolo dell'etnologia, almeno per il ...
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. La civiltà e la Storia. - Gli scavi e le scoperte. - La tradizione ellenica additava Creta come culla di una vetustissima civiltà in una cospicua serie di leggende, che si riferiscono al re Minosse e [...] razza non ariana e non semitica, del ceppo che l'antropologo italiano G. Sergi ha denominato "mediterraneo". L'ininterrotto e micenee in queste regioni così appartate dal movimento culturale della Grecia, è curioso osservare uno strascico d ...
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Penisola posta nella parte sud-occidentale dell'Asia fra 34° 30′ e 12° 45′ lat. Nord e 32° 30′ e 60° long. Est. Come regione naturale, l'Arabia dovrebbe includere anche il Sinai, la Siria e parte della [...] . Inst., XLI (1911).
Per l'Arabia propria: A. Mochi, Sulla antropologia degli Arabi, in Arch. per l'Antrop., XXXVII (1907); C. G per l'influenza di quel complesso insieme di fattori culturali e religiosi che ha costituito la civiltà islamica. Quelli ...
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Musica
Alvise Vidolin
Serena Facci
Vincenzo Perna
Giovanni Giurati
Serena Facci
Giovanni Giuriati
(XXIV, p. 124; App. II, ii, p. 372; III, ii, p. 186; IV, ii, p. 541; V, iii, p. 597)
L'evoluzione [...] , benché privo delle connotazioni allora quasi rivoluzionarie, presenta tuttora una certa utilità nell'analisi del contatto culturale.
L'antropologo della m. A. Merriam ha definito il sincretismo come "la fusione di elementi provenienti da due ...
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PALEOANTROPOLOGIA
Gioacchino Sera
. Il rapido susseguirsi in questi ultimi anni delle scoperte sull'uomo fossile, cioè sull'uomo di tempi geologici anteriori all'attuale, nelle diverse parti del mondo, [...] larghissimo materiale industriale (orizzonte 2 a quarzo o zona culturale C, zona culturale più antica) e con esso tracce di fuoco e una cava di breccia, e fu portato all'istituto di antropologia della università di Roma, un cranio umano in discreto ...
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culturale
agg. [der. di cultura]. – Di cultura, della cultura, che riguarda la cultura: la formazione c. di un individuo, lo sviluppo c. di un popolo; avere una buona preparazione c.; attività, manifestazioni, iniziative c.; un’associazione...
antropologia
antropologìa s. f. [comp. di antropo- e -logia]. – In senso ampio, scienza dell’uomo, che si concreta come concezione, teoria, programma di ricerche sull’uomo, visto come soggetto o individuo, oppure in aggregati, comunità, situazioni....