Antropologo inglese (Londra 1919 - Cambridge 2015). Tra i maggiori antropologi del 20° sec., è autore di ricerche che possono essere distinte, senza discontinuità cronologica, in due fasi. La prima comprende [...] , i riti mortuari, la successione negli uffici; nella seconda fase appare evidente l'intento di riportare l'antropologiaculturale alle grandi visioni comparative della cultura umana che ispirarono studiosi come E. B. Tylor e G. Frazer, traendo ...
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Antropologo sociale inglese (Birmingham 1881 - Londra 1955). Partendo dall'analogia tra sistema sociale e organismo biologico, propose un modello funzionalista della società mirato a spiegare le interconnessioni [...] , quanto sul concetto di «struttura sociale», muovendosi in direzione piuttosto di un'antropologia sociale comparata che di un'antropologiaculturale. Pur accettando il concetto di funzione, la sua impostazione teorica mette particolarmente in ...
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Antropologo italiano (San Vito al Tagliamento 1916 - Palmanova 2005), insegnò nelle univ. di Pavia, Firenze e Trieste, di cui fu professore emerito. Inizialmente influenzato da B. Croce, si avvicinò successivamente [...] , gli esseri umani. Tra le altre opere: Lo spirito religioso del mondo primitivo (1960); Antropologia funzionale (1967); Manuale di antropologiaculturale (1971); Valori, classi sociali, scelte politiche (in collab. con A. Marradi, 1976); Modi di ...
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Antropologo italiano (Napoli 1920 - Roma 2003). Insegnò civiltà indigene d'America e, dal 1972, antropologiaculturale presso l'Università degli studi di Roma La Sapienza, di cui fu poi prof. emerito. [...] , ricoprì la carica di presidente dell'Associazione italiana per le scienze etno-antropologiche (1989-92). Tra i più insigni esponenti dell'antropologiaculturale italiana, al cui sviluppo contribuì notevolmente, alternò lavori di ricerca sul campo ...
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Antropologo e sociologo francese (Épinal 1872 - Parigi 1950). Insieme allo zio Émile Durkheim, a Lévi-Bruhl e all'intero gruppo della rivista L'Année sociologique (1898), è da considerarsi tra i fondatori [...] dalla capacità di cogliere problemi e trattare argomenti (la costruzione culturale della nozione di persona; le tecniche del corpo; il concetto di reciprocità) nodali per la riflessione antropologica, il pensiero e l'insegnamento di M. hanno avuto un ...
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Antropologo statunitense (Hoboken, New Jersey, 1876 - Parigi 1960). Ritenuto uno dei fondatori dell'antropologiaculturale, diede sostanziali contributi a questa disciplina sia a livello teorico, elaborando [...] di raccolta, classificazione e analisi dei fatti culturali, K. formulò e adoperò i concetti di "area culturale", "intensità", "climax", "modello", poi variamente ripresi e sviluppati dagli antropologi della scuola di "cultura e personalità".
Opere ...
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Antropologo indiano naturalizzato statunitense (n. Bombay 1949). Ha studiato inizialmente in India, prima di trasferirsi negli Stati Uniti, dove ha conseguito il dottorato presso l'univ. di Chicago. Dal [...] di massa in India. Le sue ricerche si sono in seguito focalizzate sulle dinamiche postcoloniali e sui processi di mutamento culturale tipici della modernità e della globalizzazione, sull'impatto dei mezzi di comunicazione di massa nei paesi in via di ...
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Antropologo, paleontologo e sacerdote italiano (n. Porretta Terme, Bologna, 1929). Formatosi nei Seminari bolognesi e ordinato sacerdote nel 1952, ha poi conseguito la laurea in Scienze Naturali e ha intrapreso [...] nel 1976 è stato nominato professore ordinario di Antropologia e nel 1985 docente di Paleontologia Umana (Scuola ’evoluzione umana (1985), Le origini dell’uomo e l’evoluzione culturale (2006). Nel 2011 ha curato l’edizione di Complessità, evoluzione ...
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Antropologo statunitense (Bellefontaine, Ohio, 1895 - Evanston 1963); teorico del relativismo culturale. Studioso dei processi di acculturazione e del mutamento culturale, è stato tra i primi a studiare [...] economic life of primitive peoples (1940; ripubblicato nel 1952 con il titolo Economic anthro pology: a study in comparative economics); Man and his works (1948; ed. ridotta Cultural anthropology, 1955); The human factor in changing Africa (1962). ...
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Antropologo olandese (n. Amsterdam 1935). Ultimati gli studi universitari, ha intrapreso la carriera accademica e negli anni ha insegnato non solo in patria ma anche in prestigiose università estere (tra [...] cui Berkeley e Yale). B. è professore emerito di Antropologiaculturale all’Università di Amsterdam ed è autore di diverse pubblicazioni; tra tutte The mafia of a sicilian village, 1860-1960 – A study of violent peasant entrepreneurs (1974), edito in ...
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culturale
agg. [der. di cultura]. – Di cultura, della cultura, che riguarda la cultura: la formazione c. di un individuo, lo sviluppo c. di un popolo; avere una buona preparazione c.; attività, manifestazioni, iniziative c.; un’associazione...
antropologia
antropologìa s. f. [comp. di antropo- e -logia]. – In senso ampio, scienza dell’uomo, che si concreta come concezione, teoria, programma di ricerche sull’uomo, visto come soggetto o individuo, oppure in aggregati, comunità, situazioni....