Stregoneria
Alice Bellagamba
Stregoneria (da strega, a sua volta dal latino striga, variante popolare di strix, "uccello notturno" o "civetta") indica l'arte e la capacità di danneggiare gli altri attraverso [...] loro anche piuttosto remote: si può anzi dire che rappresenti uno dei contesti teorici in cui il dialogo fra l'antropologia e la storia è più articolato e complesso (Viazzo 2000). Proprio a partire dagli anni Settanta, infatti, esponenti di entrambe ...
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Legno, avente sezione tondeggiante e sviluppo prevalente nel senso della lunghezza, che piantato in terra per un estremo serve di sostegno a piante, per fare recinzioni, palizzate ecc.
Per quanto riguarda [...] il p. in aralidica ➔ pezze.
Antropologia
Il p. piantato nel centro del villaggio o, in caso di nomadismo, portato ritualmente dovunque la società si rechi e infisso nel suolo di ogni accampamento provvisorio, rappresenta un’obiettivazione elementare ...
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Antropologo britannico (Garies, Provincia del Capo, 1905 - Londra 2003), allievo di A. R. Radcliffe Brown e di B. Malinowski; insegnò a Johannesburg (1930-50), dove formò, tra gli altri, M. Gluckman e [...] H. Kuper, e fu prof. di antropologia sociale alla London school of economics (1950-69). Tra i maggiori studiosi di società africane, i suoi studî sugli Ottentotti e i Boscimani (The Khoisan peoples of South Africa, 1930) e sugli Tswana (Government ...
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Il razzismo
Francesco Cassata
Introdotto nei vocabolari europei intorno agli anni Venti del Novecento, per designare polemicamente e negativamente l’ideologia völkisch dell’estrema destra nazionalista [...] discriminatoria – esisteva ben prima dell’invenzione del neologismo.
Definito da E. Balibar – a partire da un concetto proveniente dall’antropologia di M. Mauss – come un «fatto sociale totale», il razzismo è stato oggetto di studio da parte di una ...
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Nell’accezione più generica, come del resto nella coscienza comune, è il principio vitale dell’uomo, di cui costituisce la parte immateriale, che è origine e centro del pensiero, del sentimento, della [...] volontà, della stessa coscienza morale.
Antropologia
I termini con cui l’a. è designata appaiono quasi universalmente collegati con l’idea della respirazione (gr. ψυχή e ϑυμός [cfr. lat. fumus] e πνεῦμα; lat. animus, anima [cfr. gr. ἄνεμος, «vento»] ...
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Antropologo olandese (n. Amsterdam 1935). Ultimati gli studi universitari, ha intrapreso la carriera accademica e negli anni ha insegnato non solo in patria ma anche in prestigiose università estere (tra [...] siciliano 1860-1960 – Imprenditori, contadini, violenti (1986). Il libro è stato il primo esempio di indagine antropologica della mafia, centrato non tanto sugli aspetti criminali e giudiziari del fenomeno quanto sui comportamenti nella vita ...
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Positivismo e neopositivismo
Pietro Rossi
di Pietro Rossi
Positivismo e neopositivismo
Positivismo e società industriale
Il rapporto con il processo di costituzione delle scienze sociali è essenziale, [...] una ripresa a partire dagli anni trenta del Novecento, già all'inizio del secolo si faceva valere - e proprio nell'antropologia statunitense, con Franz Boas e i suoi allievi - il riconoscimento dell'individualità di ogni cultura, e quindi l'esigenza ...
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Relativismo culturale
Francesco Remotti
1. Le ragioni del relativismo
Il relativismo culturale è una modalità di confronto con la variabilità e la molteplicità di costumi, culture, lingue, società. [...] la forma dell'umanità, addebitando agli 'altri' i vari gradi e forme di dis/umanità? Non può essere che l'antropologia, insieme alle altre scienze sociali, sia rimasta vittima di questa impostazione e non si sia attrezzata in maniera sufficiente per ...
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Costume
Alice Bellagamba
Costume significa in primo luogo comportamento abituale, consuetudine, e di qui passa a indicare sia l'insieme delle usanze di un popolo o di una collettività sia il modo di [...] l'influenza economica e politica delle donne, i capi invocarono la consuetudine per meglio dominare i propri sudditi. Gli antropologi, dal canto loro, trasformano la nozione di costume da categoria metodologica a un vero e proprio argomento d'analisi ...
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Dall’originario significato di dischetto di metallo coniato per le necessità degli scambi, avente lega, titolo, peso e valore stabiliti, per estensione tutto ciò che, nei vari periodi e paesi, funge da [...] m. in scambi di tipo rituale piuttosto che quotidiano rendono problematico un uso universale della nozione di moneta.
Gli antropologi si sono poi dedicati allo studio dei significati del denaro occidentale in altri contesti. In molte società della ...
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antropologia
antropologìa s. f. [comp. di antropo- e -logia]. – In senso ampio, scienza dell’uomo, che si concreta come concezione, teoria, programma di ricerche sull’uomo, visto come soggetto o individuo, oppure in aggregati, comunità, situazioni....
antropologico
antropològico agg. [der. di antropologia] (pl. m. -ci). – Che si riferisce all’antropologia, nei suoi diversi aspetti: indagini a., dottrine a.; in partic., con riferimento all’antropologia fisica (o più esattamente all’antropometria),...