Alcuni momenti chiave della filologia classica del XX secolo e metto in luce la loro prossimità con le ispirazioni dell’antropologia dai suoi primi passi alla fine del XIX secolo ad oggi ...
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Risale al 1928-1929 il quadro del surrealista belga René Magritte L’uso della parola I, prima di una lunga serie di opere dedicate al soggetto della pipa. In questa tela troviamo, raffigurata al modo di [...] , è un agente costitutivo della consapevolezza umana e della produzione sociale di significato. Clifford Geertz, padre dell’antropologia interpretativa, nel suo Interpretazione di culture del 1973 definisce la cultura come una rete di significati da ...
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“Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”Se l'esperienza del quotidiano è quella di una realtà profondamente intrisa dal male e dominata dalla sofferenza, come conciliare la constatazione del dolore [...] . La fede esisterebbe fintanto che da essa si può ottenere un profitto reale e tangibile.Nel suo senso antropologico, il dolore si manifesta nell’estrema concretezza di un'esperienza in grado di produrre quella discontinuità necessaria a rompere ...
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Nel definire il concetto di identità non ci si può limitare a un’analisi univoca, ma è possibile esaminare almeno una triplice dimensione. Da un lato, viene in rilievo l’aspetto statico: si pensi alla [...] e dei rapporti sociali.
L’analisi del concetto di identità personale ha senso solo se riferito a un’antropologia; pertanto, per completezza argomentativa, è opportuno analizzarlo nella sua realtà dinamica quale risultato delle tre dimensioni che ...
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Immaginiamo per un momento i volti accesi e sbalorditi degli astanti. Marcel Mauss, esponente di primo piano della scuola sociologica francese, inaugurava allora campi di indagine inediti e rivoluzionari, [...] primo fra tutti quello dell’antropologia del corpo, disciplina estesa e proteiforme, oltrepassante le consuete frontiere disciplinari. ...
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Nel 1984, un gruppo di studiosi e letterati si riuniscono a Santa Fe; dal loro dibattito nascerà un libro rivoluzionario, Writing Culture: The Poetics and Politics of Ethnography (1986), destinato a dare [...] inizio alla cosiddetta “svolta postmoderna” nel campo dell’antropologia.
Si tratta di un uragano epistemologico, che investe sia i metodi tradizionalmente utilizzati dagli antropologi, sia, più radicalmente, la stessa nozione di cultura. ...
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Gli anni Sessanta ebbero un effetto di “liberazione” da vincoli personali e comunitari divenuto assai presto proverbiale . La loro fama, innervata attorno alla cima del famigerato Sessantotto, non è immeritata. [...] del secolo. Se un apporto ci fu, esso va considerato in termini di mentalità, di orizzonte mentale, di antropologia sociopolitica: i movimenti anti-sistemici degli anni Sessanta contribuirono a un mutamento importante dei rapporti tra individui e tra ...
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antropologia
antropologìa s. f. [comp. di antropo- e -logia]. – In senso ampio, scienza dell’uomo, che si concreta come concezione, teoria, programma di ricerche sull’uomo, visto come soggetto o individuo, oppure in aggregati, comunità, situazioni....
antropologico
antropològico agg. [der. di antropologia] (pl. m. -ci). – Che si riferisce all’antropologia, nei suoi diversi aspetti: indagini a., dottrine a.; in partic., con riferimento all’antropologia fisica (o più esattamente all’antropometria),...
Scienza dell’uomo, considerato sia come soggetto o individuo, sia in aggregati, comunità, situazioni.
A. fisica
Ramo delle scienze biologiche che studia l’umanità dal punto di vista naturalistico, cioè in quanto costituente un particolare gruppo...
antropologìa culturale Branca delle scienze antropologiche, sviluppatasi a partire dall'inizio del 20° sec. negli Stati Uniti soprattutto a opera di F. Boas e della sua scuola. Si distingue dalla cd. a. sociale, sviluppatasi in Gran Bretagna...