donna
Frédérique Verrier-Dubard
Non ci si può accostare al tema della d. nell’opera machiavelliana senza tener conto di diversi parametri: in primo luogo, gli archetipi che hanno più a che fare con [...] e assunta a fondamento di letture critiche (D’Amico 1984).
Il rischio dell’approccio femminista (ma, volendo, anche di quello antropologico), è di attribuire a M. quanto spetterebbe all’uomo in generale o all’uomo cinquecentesco più in particolare, e ...
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Il razzismo
Francesco Cassata
Introdotto nei vocabolari europei intorno agli anni Venti del Novecento, per designare polemicamente e negativamente l’ideologia völkisch dell’estrema destra nazionalista [...] discriminatoria – esisteva ben prima dell’invenzione del neologismo.
Definito da E. Balibar – a partire da un concetto proveniente dall’antropologia di M. Mauss – come un «fatto sociale totale», il razzismo è stato oggetto di studio da parte di una ...
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Geografo tedesco, nato il 26 dicembre 1848 a Taucha in Sassonia, morto il 1° ottobre 1916 a Dornholzhausen, presso Bad Homburg. Fu dapprima maestro elementare, studiò quindi a Lipsia, sotto la guida di [...] Peschel, geografia e antropologia, di preferenza occupandosi di problemi economici e commerciali, considerati sulla base della geografia fisica; del 1882 è la sua prima opera Handels- und Verkehrsgeographie, più volte ristampata. Viaggiò nel 1884-85 ...
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Nell’accezione più generica, come del resto nella coscienza comune, è il principio vitale dell’uomo, di cui costituisce la parte immateriale, che è origine e centro del pensiero, del sentimento, della [...] volontà, della stessa coscienza morale.
Antropologia
I termini con cui l’a. è designata appaiono quasi universalmente collegati con l’idea della respirazione (gr. ψυχή e ϑυμός [cfr. lat. fumus] e πνεῦμα; lat. animus, anima [cfr. gr. ἄνεμος, «vento»] ...
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Antropologo olandese (n. Amsterdam 1935). Ultimati gli studi universitari, ha intrapreso la carriera accademica e negli anni ha insegnato non solo in patria ma anche in prestigiose università estere (tra [...] siciliano 1860-1960 – Imprenditori, contadini, violenti (1986). Il libro è stato il primo esempio di indagine antropologica della mafia, centrato non tanto sugli aspetti criminali e giudiziari del fenomeno quanto sui comportamenti nella vita ...
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Anatomopatologo e paleontologo italiano, nato a Boulogne sur Mer (Francia) il 4 maggio 1915. Ha svolto la maggior parte della carriera nell'università La Sapienza di Roma: laurea in Medicina e chirurgia [...] , in Journal of Biomechanical Engineering, 110 (1988), pp. 357-63. Fra i lavori di antropologia: La mandibola neandertaliana Circeo III (Mandibola B), in Riv. di Antropologia, 62 (1955), pp. 337-403, in coll. con S. Sergi; Microscopy and prehistoric ...
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TOPINARD, Paul
Gioacchino Sera
Antropologo francese, nato il 4 novembre 1830 a l'Isle-Adam (Seine-et-Oise), morto a Parigi il 20 dicembre 1911. Condotto giovanissimo negli Stati Uniti, ebbe ivi la sua [...] soprattutto della scuola di Broca, è assicurata la fama di lui. Essa segna una delle date storiche dello sviluppo dell'antropologia. Topinard prese parte attiva alla vita della Société d'Anthropologie di Parigi, di cui fu segretario generale, e alla ...
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Archeologo peruviano (Huarochiri 1880 - Lima 1947). Mise in luce le civiltà preincaiche di Chavin e di Paracas; studiò le stele granitiche del Cerro Sechìn, i resti di Pachacámac e Wiñai Wayna; fondò nel [...] 1938 a Lima il Museo nazionale di antropologia e archeologia e dal 1926 tenne la cattedra di archeologia nell'università di San Marcos (Texas). Sostenne che la prima origine della cultura peruviana dovesse ricercarsi nel bacino amazzonico e che il ...
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positivismo e neopositivismo
Antonio Bazzini
Stefano De Luca
La filosofia del progresso scientifico e della società industriale
Sorto in Francia nella prima metà dell’Ottocento, il positivismo si diffuse [...] nel progresso tecnico. Al positivismo si deve la nascita di alcune scienze, come la sociologia, la psicologia e l’antropologia. Il ruolo attribuito ai dati empirici della scienza, considerati l’unica forma valida di conoscenza, caratterizzò anche il ...
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Marias, Julian
Marías, Julián
Filosofo spagnolo (Valladolid 1914- Madrid 2005). Allievo di Ortega y Gasset, ha approfondito e ampliato il pensiero del maestro apportandovi una certa sistematizzazione [...] (specialmente in La imagen de la vida humana, 1955, e in Antropología metafísica, 1970). Parte dei suoi scritti è rivolta, anche attraverso il confronto con altri esponenti della filosofia spagnola contemporanea, a meglio delineare la prospettiva del ...
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antropologia
antropologìa s. f. [comp. di antropo- e -logia]. – In senso ampio, scienza dell’uomo, che si concreta come concezione, teoria, programma di ricerche sull’uomo, visto come soggetto o individuo, oppure in aggregati, comunità, situazioni....
antropologico
antropològico agg. [der. di antropologia] (pl. m. -ci). – Che si riferisce all’antropologia, nei suoi diversi aspetti: indagini a., dottrine a.; in partic., con riferimento all’antropologia fisica (o più esattamente all’antropometria),...