In antropologia, gruppo di individui che, attraverso rapporti genealogici ricostruibili e ritenuti noti, discendono da un antenato comune. La possibilità di rintracciare precisi (o supposti tali) rapporti [...] femminile da un antenato o un’antenata comune.
Nella teoria antropologica della parentela si è soliti considerare i l. dei parte. I l., in numerose società, agiscono da gruppi politici e/o rituali. Sono gruppi esogamici e costituiscono le unità ...
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Magli, Ida. – Antropologa culturale italiana (Roma 1925 - ivi 2016). Acutissima indagatrice dei nodi centrali del pensiero politico, etico e scientifico occidentale, è stata tra le figure cardinali dell’antropologia [...] ”, condotto su ferree basi metodologiche e alla luce della lezione di antropologi quali A. Kroeber e F. Boas. Studiosa dei fenomeni connessi con posizioni nette sui principali nodi sociopolitici della politica europea e in senso generale del mondo ...
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Antropologo sociale scozzese (n. Glasgow 1930). Ha svolto significative ricerche sul campo tra le popolazioni della Somalia, di cui ha studiato la storia, le strutture sociali e politiche e la religiosità. [...] all'università di Glasgow, ha seguito gli studi di antropologia sociale presso l'università di Oxford, per la quale ritorni sul campo e con lo studio approfondito delle strutture politiche tradizionali e dei mutamenti in corso.
Opere
Oltre a ...
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Filosofo (Bergerac 1766 - Grateloup 1824). Dopo una fase di vicinanza al movimento dell'"ideologia", approdò a posizioni spiritualistiche, affidando al "senso intimo" (cioè all'introspezione) la ricerca [...] abbandonò ben presto la vita militare per dedicarsi alla politica; fece parte del Consiglio dei cinquecento, dal quale fu Di qui inoltre la costruzione, non compiuta, di un'antropologia di tipo spiritualistico che salva la libertà del soggetto morale ...
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In senso ampio e generico, e con riferimento al più antico ordinamento sociale, il capo di una grande famiglia, che ha piena e indiscussa autorità su tutti i suoi discendenti. Nell’uso odierno, per estensione, [...] e di unità patrilocali di residenza), sia un’organizzazione politica e una fase evolutiva. Come l’analogo concetto di matriarcato, anche questa nozione è stata abbandonata dall’antropologia del Novecento.
Religione
Nell’Antico Testamento greco sono ...
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Genere di scrittura tipicamente antropologico che si afferma a partire dagli anni 1920, anche se esistono significativi precedenti. La m. prende forma nel momento in cui l’etnografia o ricerca di campo [...] dedicati all’ambiente fisico, alla parentela, alla politica, all’economia, alla cultura materiale ecc. Prevalgono condizioni della ricerca e l’idea secondo cui il sapere antropologico è frutto di scambi interculturali e interpersonali (non sempre ...
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Sapelli, Giulio. – Storico dell’economia italiano (n. Torino 1947). Dopo essersi laureato in Storia economica a Torino e aver conseguito la specializzazione in ergonomia, ha insegnato e svolto attività [...] le sue pubblicazioni, tra le più recenti si ricordano: Un racconto apocalittico. Dall’economia all’antropologia, 2011; L’inverno di Monti. Il bisogno della politica, 2012; Chi comanda in Italia, 2013; Dove va il mondo? Per una storia mondiale del ...
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Sociologo (Glatz, Slesia, 1876 - Colonia 1969). Prof. di economia e politica sociale a Colonia, si dedicò poi quasi esclusivamente alla sociologia. Propugnò contro le varie forme di sociologia, storiche [...] campo di studio, anche se negli ultimi anni di vita tematiche di antropologia filosofica e problemi etici attrassero sempre di più la sua attenzione. Politicamente fu da sempre vicino alle posizioni del liberalismo.
Opere
Opere principali: Zur ...
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Scrittore e pubblicista italiano (Varese 1918 - Milano 1994). Dopo gli studi presso la Scuola normale superiore di Pisa fu lettore di italiano in Germania; partecipò alla campagna di Russia con l'ARMIR [...] la danno (1982), romanzi che rivelano una forte tensione politica e utopica. Al genere memorialistico si riallaccia Lettera da morte (1982); Gli intellettuali nella storia dell'Italia unita (1987); Lineamenti di antropologia marxiana (post., 1996). ...
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Patologo (Schivelbein, Pomerania, 1821 - Berlino 1902), professore di anatomia patologica nell'università di Würzburg (1849), poi in quella di Berlino (1856-1902). Socio straniero dei Lincei (1877). Autore [...] e protostorica, nonché fondamentali ricerche in tema d'antropologia, frutto delle quali furono la monumentale opera Crania allo studio del cranio umano. Fu anche notevole uomo politico. Partecipò alla rivoluzione del marzo 1848, perdendo l'anno ...
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sociale
agg. [dal lat. socialis, der. di socius, v. socio]. – 1. a. Che vive in società: l’uomo è un animale sociale. Per estens., in zoologia ed etologia, il termine qualifica le relazioni tra individui della stessa specie, che si concretano...
ostracismo s. m. [dal gr. ὀστρακισμός, der. di ὀστρακίζω «infliggere l’ostracismo», da ὄστρα-κον: v. ostrakon]. – 1. Tipo di sanzione vigente nel 5° sec. a. C. ad Atene (quindi imitato da altre città greche, tra le quali Siracusa, dove prese...