Il termine orientalismi include classi molto ampie di ➔ prestiti assunti dall’italiano in varie epoche. A differenza di altre denominazioni che fanno riferimento a realtà etnogeografiche ed etnolinguistiche [...] rappresentò per secoli un attore di tutto rispetto sulla scena politica europea (l’apprendimento della lingua turca fu precoce in Congo. Un cappuccino italiano del secolo XVI tra linguistica e antropologia, Viterbo, Sette Città, pp. 11-21.
Mancini, ...
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CLASSICISMO
F. Pomarici
Il fenomeno del c. nell'arte medievale è una vicenda articolata e ricca di sfaccettature, che si snoda non solo all'insegna dell'alternanza fra sopravvivenze, recuperi, copie [...] trassero materiali idonei alle complesse costruzioni allegoriche, di carattere politico-religioso, di cui è ricca l'arte del Trecento 1, 1975, pp. 757-767 (trad. it. 'Storia' o 'Antropologia' dell'arte?, Prospettiva, 1976, 6, pp. 6-10); M. ...
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Altri possibili titoli: viaggiare nell’epoca della riproducibilità digitale del mondo; viaggi nel qui e ora dell’altrove; viaggiatori giunti al di là delle mappe spazio-temporali, oltre le vie segnate [...] riescono a travestire in guisa di ragioni etiche, estetiche e politiche, ma anche in guisa di mode. La strumentalità sociale da Marc Augé (nel suo testo Non-lieux. Introduction à une antropologie de la surmodernité, 1992; trad. it. 1993). Un senso che ...
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ARCHEOLOGIA MEDIEVALE
S. Tabaczynski
L'a. medievale è l'applicazione delle tecniche archeologiche allo studio del periodo che, nell'Europa mediterranea e occidentale, ebbe inizio con la caduta dell'Impero [...] nelle successive fasi dello sviluppo urbano. Se alcuni aspetti politici e militari del sistema difensivo trovano spesso un certo la differente prassi di ricerca archeologica, più vicina all'antropologia che alla storiografia.La 'nuova a.' con il ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Fiorentino e Felice Tocco
Simonetta Bassi
«La maggiore felicità, a cui l’uomo possa arrivare, è di essere cittadino di uno Stato libero»: queste parole di Francesco Fiorentino descrivono perfettamente [...] contemporanea nazionale italiana», 1869, 57, pp. 329-39.
Ricerche platoniche, Catanzaro 1876.
Studi antropologici, «Giornale napoletano di filosofia e lettere, scienze morali e politiche», 1876, 3, pp. 381-419; 4, 533-65.
Pensieri sulla storia della ...
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Malattia
Giovanni Federspil
Roberto Vettor
Maria Teresa Tenconi
Alice Bellagamba
Il termine malattia indica lo stato di sofferenza di un organismo, o di sue parti, prodotto da una causa che lo danneggia, [...] e ha delle implicazioni sociali, politiche e ideologiche (Zémpleni 1988). Nel corso degli anni, quel settore di studi chiamato da alcuni antropologia medica e da altri, più semplicemente, antropologia della malattia ha promosso una riflessione ...
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Islamismo
Mohammed Arkoun
sommario: 1. L'Islam nella storia dei nostri giorni. 2. Islam, politica e società. a) La questione dello Stato e l'edificazione nazionale. b) L'economia e la società. c) La [...] sforzi di unificazione nazionale. Argomento specioso, che ignora sia i progressi recenti dell'etnologia e dell'antropologia, sia il pensiero politico in tema di strutture federative. È sorprendente che nessuno dei regimi che si richiamano all'Islam ...
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Amicizia
Birgitta Nedelmann
Introduzione
Definizione di 'amicizia'
Nelle moderne società occidentali il termine 'amicizia' indica una relazione sociale i cui soggetti: 1) avvertono una personale predisposizione [...] Wolf, 1966, p. 2). Vi sono pochi studi antropologici che si occupano delle relazioni di amicizia quali si configurano essere il capo di una banda giovanile o di un circolo politico, oppure la personalità artistica di maggiore spicco all'interno di un ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giambattista Vico
Andrea Battistini
Vissuto tra Sei e Settecento, Vico si formò nel clima di aspirazioni riformistiche creatosi nel Regno di Napoli e, anche se non ebbe mai una posizione politicamente [...] pura» (p. 515).
Il compito che attendeva il moderno antropologo, per il quale «natura di cose altro non è che nascimento p. 511). Con questa esplicita professione di impegno civile e politico teso a impedire o frenare la decadenza degli Stati, Vico ...
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Religioni primitive
Ioan M. Lewis
Introduzione
Il concetto di 'religioni primitive' è in parte retaggio di concezioni evoluzionistiche della società e in parte espressione dei pregiudizi delle grandi [...] sulla stregoneria e sulla magia. Si tratta dello studio che l'antropologo E. Evans-Pritchard (v., 1937) condusse tra la fine i Bemba, una società caratterizzata da un'organizzazione politica più centralizzata guidata da un sovrano ritenuto di origine ...
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sociale
agg. [dal lat. socialis, der. di socius, v. socio]. – 1. a. Che vive in società: l’uomo è un animale sociale. Per estens., in zoologia ed etologia, il termine qualifica le relazioni tra individui della stessa specie, che si concretano...
ostracismo s. m. [dal gr. ὀστρακισμός, der. di ὀστρακίζω «infliggere l’ostracismo», da ὄστρα-κον: v. ostrakon]. – 1. Tipo di sanzione vigente nel 5° sec. a. C. ad Atene (quindi imitato da altre città greche, tra le quali Siracusa, dove prese...