La poesia
Giorgio Manacorda
Aisthánomai
«Che cos’è la poesia». Domanda – o risposta – impossibile come poche altre; nessuno, infatti, è mai riuscito a dare una definizione soddisfacente, forse perché [...] Manacorda, La poesia è la forma della mente. Per una nuova antropologia, 2002) che, a sua volta, produce pensiero, che non può basta: G.M. Edelman, partendo dalla constatazione che «la filosofia è un cimitero di ‘ismi’» (Bright air, brilliant fire: ...
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Elementi di politica
Carlo Galli
I problemi di Croce
Elementi di politica è la seconda parte dello scritto di Benedetto Croce Etica e politica (1931), preceduto da Frammenti di etica. Si tratta di un [...] etica proprio al tedesco viene mossa la critica di essere «filosoficamente indisciplinato» (Frammenti di etica, in Etica e politica, cit sciocchi e cattivi» (p. 257): l’antropologia negativa, presupposto del realismo radicale, è rigettata. ...
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Lutto
Lucio Pinkus
Claudia Mattalucci
Il termine lutto (derivato dalla radice del verbo latino lugeo, "piangere") designa a un tempo la situazione di chi ha perduto una persona amata, il lento e doloroso [...] i quali sono inclusi quelli di derivazione filosofica e religiosa), dai sedimenti culturali inconsci, 48-137 (trad. it. in id., La preminenza della destra e altri saggi di antropologia, Torino, Einaudi, 1994, pp. 53-136); m.j. horowitz, A model of ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Rinascimento: oltre la costruzione dei ‘moderni’
Michele Ciliberto
Quando si parla di movimenti come il Rinascimento – o anche l’Illuminismo – che contengono nella loro stessa definizione un giudizio [...] ‘moda ermetica’ ha dominato, incontrastata, questo campo di studi –, esse non risolvono il campo della filosofia e della antropologia rinascimentale; e vanno perciò decifrate con equilibrio. Così come occorre distinguere con attenzione – e su questo ...
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Matriarcato
Eva Cantarella
Introduzione
A partire all'incirca dalla metà dell'Ottocento, viene periodicamente riproposta un'ipotesi storiografica secondo la quale dietro la storia dei gruppi patriarcali [...] ipotesi che fosse esistito un momento di potere femminile non venne formulata solo dai filosofi: a partire dal XVIII secolo essa venne avanzata anche sul terreno antropologico. Nel Settecento infatti ebbe ampia diffusione, sull'onda del mito del buon ...
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La storia ridotta sotto il concetto generale dell’arte
Paolo D’Angelo
La storia: arte o scienza?
La storia ridotta sotto il concetto generale dell’arte è il titolo di una memoria che Croce lesse all’Accademia [...] che, a detta di Georg Wilhelm Friedrich Hegel, è nemico della filosofia) arte. Nella memoria del 1893 Croce cita Villari due sole volte, le leggi della storia significa muoversi nel campo dell’antropologia (se si hanno di mira le basi naturali dell ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Tramonto (e trasfigurazione) di una ‘tradizione’
Michele Ciliberto
Nel 1951, in un saggio molto bello (L’influenza culturale di Benedetto Croce, «L’approdo letterario», n. s., ottobre-dicembre 1966, [...] , non erano mai state chiuse per pensatori come Croce) verso le principali tendenze della filosofia europea del 20° sec. ‒ dalla fenomenologia all’antropologia (rappresentata in Italia da un personaggio d’eccezione come Ernesto De Martino). E in ...
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Nudità
Stefano Allovio
Marco Bussagli
La condizione di essere nudi rappresenta un concetto importante nello studio della vita di relazione dell'uomo. Il suo valore varia a seconda dei contesti culturali [...] ha subito l'idea di nudità nella cultura occidentale.
Aspetti antropologici
1.
Il concetto di nudità
Il concetto di nudità, lungi sue lunghe peregrinazioni in Canada) l'immagine di un 'filosofo nudo' (Gliozzi 1971). Ogni società stabilisce ciò che ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Virtù civili
Luigino Bruni
Che cos’è la virtù?
Il tema della virtù occupa un posto centrale nella storia del pensiero occidentale, almeno a partire da Socrate, sebbene esso sia presente, in modi e linguaggi [...] Giacinto Dragonetti sui ‘premi alle virtù’: l’ipotesi antropologica che le sottostà è che la ricerca pubblica dell’ de’ premi, Napoli 1766.
A. Genovesi, Della Diceosina o sia della filosofia del giusto e dell’onesto, 3 tt., Napoli 1766, Venezia 1795.
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Dante Alighieri, Opere minori: De vulgari eloquentia - Introduzione
Pier Vincenzo Mengaldo
Scritto successivamente all'esilio (I, VI, 3) e alla pace di Caltabellotta (II, VI, 4), preannunciato anzi [...] è già l'audacia di chi delegherà lo svolgimento di un'antropologia e teodicea esemplari alla testimonianza del "personaggio che dice io specialista, ma un geniale dilettante della speculazione filosofica: fanno testo da questo lato i frequenti debiti ...
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antropologia
antropologìa s. f. [comp. di antropo- e -logia]. – In senso ampio, scienza dell’uomo, che si concreta come concezione, teoria, programma di ricerche sull’uomo, visto come soggetto o individuo, oppure in aggregati, comunità, situazioni....
cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...