VISUAL STUDIES.
Roberto Terrosi
– Storia dei Visual studies. Temi e protagonisti dei Visual studies. La ‘svolta visuale’. Crisi dei Visual studies? La politicizzazione dei Visual studies. I Visual studies [...] l’importanza dell’arte nell’ambito delle produzioni visuali, ma di considerarla da un punto di vista critico, filosofico e antropologico in modo che risulti multilaterale, relativistica e decentrata.
Conclusioni. – Oggi i V. s. non hanno più un ...
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ZOROASTRISMO
Gherardo Gnoli
(XXXV, p. 1022)
Gli studi sullo z. hanno compiuto notevoli progressi negli ultimi cinquant'anni grazie, soprattutto, all'approfondimento della ricerca filologica e storica. [...] studio di singole opere e di tematiche specifiche della cosmogonia, dell'antropologia, della teologia, della liturgia dello z., nonché, più in generale, della cultura religiosa, filosofica e scientifica dell'Iran sassanide (secoli 3°-7° d.C.).
Verso ...
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SARTRE, Jean Paul (App. II, 11, p. 789)
Giuseppe Bedeschi
Scrittore e filosofo, morto a Parigi il 15 aprile 1980. Nella sua opera, strettamente intrecciata all'attività in campo politico, è passato da [...] , Les communistes et la paix, nel quale sul piano filosofico aderisce al marxismo e sul piano politico manifesta piena solidarietà 'apporto di quelle scienze umane (psicologia, psicoanalisi, antropologia, sociologia) che ha per lungo tempo respinte. ...
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RICKERT, Heinrich
Heinrich Levy
Filosofo, nato a Danzica il 25 maggio 1863. Insegnò dal 1891 all'università di Friburgo in B. Nel 1915 successe a W. Windelband nella cattedra di Heidelberg.
Punto di [...] a esso egli vuole piuttosto giungere attraverso un sistema di filosofia, da lui definita come scienza della totalità del mondo. soltanto per simboli. Su questa ontologia si fonda l'antropologia, come teoria della posizione dell'uomo nell'universo e ...
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GEHLEN, Arnold
Sandro Bernardini
Filosofo e sociologo tedesco, nato a Lipsia il 29 gennaio 1904, morto ad Amburgo il 30 gennaio 1976. Allievo di M. Scheler e N. Hartmann, si laureò (1927) con una dissertazione [...] Nel 1971 ricevette il premio Adenauer.
Dal giovanile impianto filosofico, sviluppato già a partire dalla tesi di docenza, Wirklicher und unwirklicher Geist (1931), l'antropologia di G. si trasforma in strumento di analisi sociologica, particolarmente ...
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VERWORN, Max
Michele Mitolo
Fisiologo, nato a Berlino il 4 novembre 1863, morto a Bonn il 23 novembre 1921. Frequentò a Berlino i corsi universitarî della facoltà filosofica, avendo a maestri F. E. [...] generale cellulare e della dottrina del biogeno; scienziato di vasta cultura, s'è occupato anche di antropologia, paletnologia, numismatica, filosofia, psicologia ed estetica. La sua opera principale è Allgemeine Physiologie (Jena 1895), che ha avuto ...
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GEOFFROY SAINT-HILAIRE, Isidore
Zoologo francese, figlio di Étienne (v.), nato a Parigi il 16 dicembre 1805, morto il 10 novembre 1861. Nel 1824 fu nominato assistente del padre, nel 1829 conseguì il [...] e all'utilizzazione degli animali. Se I. G. S.-H. non ebbe la profondità filosofica di vedute del padre, fu tuttavia un acutissimo osservatore. Per l'antropologia sono molto importanti i lavori sulle scimmie e in special modo quello in cui mise in ...
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MARTIN, Rudolf
Gioacchino Sera
Antropologo tedesco, nato il 1° luglio 1864 a Zurigo, di genitori tedeschi, morto l'11 luglio 1925 a Monaco di Baviera. La sua prima formazione fu filosofica, ma anche [...] delle ostilità, nel 1917 fu preposto all'istituto d'antropologia di Monaco, che egli riordinò completamente. La sua estetico, fu appassionato cultore di arti, di letteratura e di filosofia. Fu maestro apprezzatissimo per le sue qualità d'animo e di ...
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PORTMANN, Adolf
Valerio Verra
Zoologo, biologo e antropologo svizzero. Nato a Basilea il 27 maggio 1897 e ivi laureatosi, ha poi compiuto studi a Ginevra, Berlino e Monaco. Dal 1924 assistente e libero [...] . Analogamente P. ha lavorato alla costruzione di un'"antropologia fondamentale" che non vuol essere il supporto o la legittimazione di questa o quella concezione politica, religiosa o filosofica dell'uomo, ma il riconoscimento del carattere aperto ...
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Storia
GGiovanni Pugliese Carratelli
Giuseppe Galasso
di Giovanni Pugliese Carratelli, Giuseppe Galasso
STORIA
Storia di Giovanni Pugliese Carratelli
sommario: 1. Res gestae e historia rerum gestarum. [...] d'altronde la Geschichte des Altertums di E. Meyer si apriva, nel 1884, con una Introduzione antropologica alla storia. Alla ricerca, propria della filosofia, di un ordine e di un ritmo logico della storia concepita come storia dello spirito umano e ...
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antropologia
antropologìa s. f. [comp. di antropo- e -logia]. – In senso ampio, scienza dell’uomo, che si concreta come concezione, teoria, programma di ricerche sull’uomo, visto come soggetto o individuo, oppure in aggregati, comunità, situazioni....
cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...