Antropologia
Finto volto, di cartapesta, legno o altro materiale, riproducente lineamenti umani, animali o del tutto immaginari e generalmente fornito di fori per gli occhi e la bocca.
L’uso rituale delle [...] degli attori.
In Giappone le m. sono usate dai personaggi principali del nō.
Le m. come tipi fissi
Dall’uso teatrale della m. di spagnolismi maccheronici, fu per lo più il loro linguaggio. Altri personaggi invece si possono ridurre a semplici ruoli ...
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Antropologia
Si dice a percussione la tecnica di accensione del fuoco consistente nel battere fra loro una selce e una pirite o altro minerale ferrifero facendo scoccare scintille che incendiano un ciuffo [...] da popolazioni africane, amerindie, australiane.
Economia
Nel linguaggio finanziario, si parla di percussione di un’imposta di indagine mirante a trarre elementi clinici dai caratteri del suono ottenuto percuotendo, con opportune tecniche, una ...
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Nei Vertebrati Tetrapodi il p. è il segmento distale dell’arto posteriore, detto anche autopodio. Si divide a sua volta in: basipodio (tarso), metapodio (metatarso), acropodio (falangi). Il tarso è costituito [...] , di abduzione e adduzione delle dita.
Accompagnato da opportune determinazioni, il termine p. forma locuzioni dellinguaggio medico indicanti particolari affezioni.
Micosi cutanea, di solito localizzata agli spazi interdigitali e alle pieghe di ...
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Chirurgo e antropologo (Sainte-Foy-la-Grande, Gironda, 1824 - Parigi 1880). Professore nell'univ. di Parigi dal 1867, pubblicò notevoli studî sulle localizzazioni cerebrali dellinguaggio (1861-65), oltre [...] di ricerche su questioni tecniche, metodologiche e sulla scelta di strumentarî, così da essere considerato il promotore dell'antropologia moderna. Nel 1875 fondò la Revue d'anthropologie e nel 1876 l'École publique d'anthropologie che ebbe nel ...
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Introduzione
Con disturbo del c. ci si riferisce a un costrutto che ha subito una continua trasformazione concettuale nella storia della neuropsichiatria. Tra i disturbi del c. vengono annoverati i disordini [...] dei contributi di diverse discipline, quali, per es., l'antropologia, l'etologia e le scienze naturali. A partire da questo possono verificare anche anomalie della componente affettiva dellinguaggio o aprosodia, associata a lesioni emisferiche destre ...
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Sesso
Sheldon J. Segal
Kurt Loewit
Vincenzo Cappelletti
di Sheldon J. Segal, Kurt Loewit, Vincenzo Cappelletti
SESSO
Biologia del sesso, di Sheldon J. Segal
Sessualità umana, di Kurt Loewit
Sessualità: [...] funzione espressiva e comunicativa della mimica e dellinguaggio gestuale sembra in verità essere registrata con naturalista e medico, Freud, neurologo e psicologo, Bloch, medico e antropologo - con la ricerca positiva, i suoi temi e metodi. Escono ...
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Psichiatria
BBruno Callieri
di Bruno Callieri
Psichiatria
sommario: 1. Natura ed esistenza in psichiatria. 2. Psichiatria clinica. 3. La psichiatria secondo le età della vita: a) psichiatria infantile [...] chiusura duale io-oggetto, e si spezza per merito dellinguaggio. È proprio in quanto parla che il soggetto non passo - oggi - nei confronti dell'Ottocento. Il suo messaggio antropologico, sia clinico che patosociale, si snoda sempre più ricco nei ...
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Etica
Carlo Augusto Viano
Il termine e le origini
'Etica' è parola di derivazione greca (da ἔθοϚ, che significa 'costume', 'carattere') equivalente al termine di derivazione latina 'morale' (da mores, [...] concetto di bene. Anche in questo caso Kant accettava l'antropologia di tipo hobbesiano, secondo la quale ci appare come buono prescrittivismo aveva misconosciuto l'uso perlocutorio dellinguaggio in virtù del quale promesse, impegni, responsabilità, ...
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Infanzia
Giulio Seganti
Adriana Guareschi Cazzullo
Franco Cambi
L'infanzia (dal latino infantia, da infans, composto di in-, negativo, e participio presente del verbo fari, "parlare", letteralmente [...] età possono infatti emergere difetti neurologici minori, disturbi dellinguaggio e del comportamento, problemi minori di vista e dell' scientifica, con gli apporti di psicologia, sociologia e antropologia.
3.
La conoscenza dell'infanzia: il corpo ...
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antropologia
antropologìa s. f. [comp. di antropo- e -logia]. – In senso ampio, scienza dell’uomo, che si concreta come concezione, teoria, programma di ricerche sull’uomo, visto come soggetto o individuo, oppure in aggregati, comunità, situazioni....
cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...