scienza cognitiva L’insieme delle discipline (intelligenza artificiale, psicologia cognitiva, linguistica, psicolinguistica, filosofia della mente e dellinguaggio, neuroscienze, antropologia), che hanno [...] ’ di soggetti che eseguivano le operazioni di risoluzione ad alta voce, Newell e Simon hanno cercato di fornire una descrizione del modo in cui le informazioni pertinenti alla soluzione di un problema vengono via via ricuperate dalla memoria a lungo ...
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SIGNIFICATO
Federica Casadei
Antonio Rainone
Linguistica. - Cardine della riflessione sul linguaggio, poiché questo serve innanzitutto a significare, e luogo della relazione mondo-pensiero-linguaggio, [...] servendosi anche dei risultati di psicologia, antropologia, neurofisiologia, percettologia. In questa di C. Mangione, Milano 1965, 19772, pp. 374-404, e in La struttura logica dellinguaggio, a cura di A. Bonomi, ivi 1973, pp. 9-32); B. Russell, On ...
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Traduzione
Sergio Marroni
(App. V, v, p. 533)
La traduzione letteraria
Se si sottopone a un approfondito esame l'idea, per molto tempo assai diffusa, che il tradurre consista nel 'trasporto' del significato [...] contribuendo al consolidamento dei rapporti fra linguistica, semiotica e antropologia (evidenti in B. Malinowski e C. Lévi-Strauss), in cui si strutturano i livelli e i piani dellinguaggio. Si apriva la strada a ricerche che, abbandonata una ...
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PROSSEMICA
Amedeo De Dominicis
Il termine ''prossemica'' (dall'ingl. proxemics, neol. da prox- del lat. proximus, ed −emics come in phonemics), coniato da E. T. Hall (1963), designa una branca della [...] dellinguaggio gestuale restano subordinate e meno estese di quelle dellinguaggio verbale (onniformatività dellinguaggio teorico mutuato dalla recente antropologia culturale. Tecnicamente Hall distingue tre livelli del comportamento prossemico: l' ...
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GREENBERG, Joseph Harold
Marco Mancini
Linguista statunitense, nato a Brooklyn il 28 maggio 1915. Dopo aver studiato al Columbia College, alla Northwestern University e a Yale con F. Boas, M. J. Herkovits, [...] la classificazione tipologica e genealogica. Partito da studi antropologici, si è dedicato in seguito alla descrizione e i suoi interessi per la tipologia e gli universali dellinguaggio. Fondatore e animatore con Ch. Ferguson dello Stanford project ...
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Strutturalismo
GGiulio C. Lepschy
di Giulio C. Lepschy
Strutturalismo
SOMMARIO:
1. Introduzione. 2. Saussure: a) sincronia e diacronia; b) lingua e parole; c) sintagmatica e paradigmatica; d) significante [...] anche sul piano delle ricerche grammaticali, della filosofia dellinguaggio, e della metodologia critica, il campo nel , Cl., Anthropologie structurale, Paris 1958 (tr. it.: Antropologia strutturale, Milano 1978).
Lévi-Strauss, Cl., La pensée sauvage ...
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Stato dell’Europa orientale; confina a NE con Ucraina e Moldavia, a NO con l’Ungheria, a S con la Bulgaria e a SO con la Serbia; si affaccia per quasi 250 km sul Mar Nero.
Il territorio della Romania [...] , S. Vreme.
Tra gli architetti va ricordato I. Mincu, creatore del cosiddetto ‘stile romeno’. La scena architettonica romena ha rivelato una certa impermeabilità verso i linguaggi d’avanguardia degli anni 1990. Diversità di atteggiamento si possono ...
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Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A [...] d’indagine, adottata dagli antropologi sociali inglesi, privilegia lo studio di raziocinio e azione, linguaggio e dialogo, coscienza e ), o infine se né chi parla né chi ascolta fanno parte del gruppo (terza p. plurale o duale). Nel verbo le p ...
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Il termine orientalismi include classi molto ampie di ➔ prestiti assunti dall’italiano in varie epoche. A differenza di altre denominazioni che fanno riferimento a realtà etnogeografiche ed etnolinguistiche [...] in Angola e in Congo. Un cappuccino italiano del secolo XVI tra linguistica e antropologia, Viterbo, Sette Città, pp. 11-21. pp. 67-95.
Trifone, Pietro (1991), D’Annunzio e il linguaggio dei giornali, in Studi su D’Annunzio. Un seminario di studio, ...
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L’enigma (dal gr. áinigma «discorso coperto») è una forma letteraria tradizionale nella quale un testo, normalmente in versi, fa allusione in modo più o meno criptico a un tema nascosto che il destinatario [...] verbale nota in tutti i tempi e a tutti i popoli. Da linguaggio ostile usato dagli dei nei confronti dell’uomo (Colli 1975, 1977) filosofica del Novecento l’enigma ha interessato, tra gli altri, il pensiero di Walter Benjamin, l’antropologia di ...
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antropologia
antropologìa s. f. [comp. di antropo- e -logia]. – In senso ampio, scienza dell’uomo, che si concreta come concezione, teoria, programma di ricerche sull’uomo, visto come soggetto o individuo, oppure in aggregati, comunità, situazioni....
stòria (ant. o letter. istòria) s. f. [dal lat. historia, gr. ἱστορία, propr. «ricerca, indagine, cognizione» da una radice indoeur. da cui il gr. οἶδα «sapere» (e ἴστωρ «colui che sa») e il lat. vid- da cui vĭdēre «vedere»]. – 1. Esposizione...