Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Niccolò Machiavelli
Giulio Ferroni
Il pensiero di Machiavelli scaturisce dal seno stesso dell’orizzonte pubblico fiorentino, dai principi istituzionali e morali e dai modelli di comportamento in esso [...] influenti su richiesta della Signoria. Si tratta di un linguaggio politico che si proietta strettamente entro un orizzonte ‘ Psicologia sociale: accecamento e «malignità» umana
Questa antropologiadel doppio, che rompe la tensione unitaria dei ...
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ARCHEOLOGIA MEDIEVALE
S. Tabaczynski
L'a. medievale è l'applicazione delle tecniche archeologiche allo studio del periodo che, nell'Europa mediterranea e occidentale, ebbe inizio con la caduta dell'Impero [...] la differente prassi di ricerca archeologica, più vicina all'antropologia che alla storiografia.La 'nuova a.' con il - e, più in generale, dellinguaggio in cui sono formulati - rispecchi la struttura del reale: sia della realtà storica, vero ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Fiorentino e Felice Tocco
Simonetta Bassi
«La maggiore felicità, a cui l’uomo possa arrivare, è di essere cittadino di uno Stato libero»: queste parole di Francesco Fiorentino descrivono perfettamente [...] insieme della cultura, espressa attraverso l’unità dellinguaggio. La fondazione del nuovo Regno d’Italia ha rappresentato un lo chiama Felicetto). Nel 1871 viene chiamato alla cattedra di antropologia a Roma, dove rimane fino al 1873 quando si ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Carla Casagrande
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Heidegger ha lasciato il suo segno indelebile su tutto il pensiero contemporaneo ponendo [...] veniva a capo con l’aiuto dellinguaggio della metafisica”. Ma “questa svolta non è un cambiamento del punto di vista di Essere e uomo. Ma la funzione strumentale e la finalità antropologica della tecnica non sono assolutamente sufficienti a penetrare ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giambattista Vico
Andrea Battistini
Vissuto tra Sei e Settecento, Vico si formò nel clima di aspirazioni riformistiche creatosi nel Regno di Napoli e, anche se non ebbe mai una posizione politicamente [...] prestasse a interpretare i fenomeni connotativi dellinguaggio e riconoscesse i diritti gnoseologici della Torino 1998.
R. Bassi, Favole vere e severe: sulla fondazione antropologicadel mito nell’opera vichiana, Roma 2004.
A. Battistini, Vico tra ...
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Cognitivi, processi
Domenico Parisi
La psicologia cognitiva
Il termine 'cognitivo', benché derivato originariamente dal latino, è stato importato nella letteratura scientifica italiana dalla lingua [...] attività mentali, ad esempio della capacità di comprensione dellinguaggio, prendono la forma di diagrammi di flusso più limitati, e nelle scienze della società (la sociologia, l'antropologia, l'economia, per non parlare della storia) l'idea di ...
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Telematica
Paola M. Manacorda
Origine e significato del termine
Il termine 'telematica' deriva dal francese télématique, a sua volta crasi delle due parole télécommunication e informatique. Esso appare [...] di comunicazione nella quale, dopo l'invenzione dellinguaggio e della scrittura, territorialmente limitati, si crea 1996.
Lévy, P., L'intelligenza collettiva. Per l'antropologiadel cyberspazio, Milano 1996.
Maldonado, T., Critica della ragione ...
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Femminismo
Chiara Saraceno
Introduzione
Il femminismo nasce dalla presa di coscienza di una asimmetria, di una disuguaglianza tra i sessi a livello sociale. È quindi innanzitutto una denuncia di tale [...] 1986).
In una prima fase è stata soprattutto l'antropologia, in particolare nei paesi di lingua inglese, a 1977 (tr. it. in: Materia e senso: pratiche significanti e teorie dellinguaggio, Torino 1980).
Kristeva, J., Woman can never be defined, in New ...
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GEMELLI, Agostino (al secolo Edoardo)
Nicola Raponi
Nacque a Milano il 18 genn. 1878 da Innocente e Caterina Bertani.
Benché si fossero sposati, in ossequio alla consuetudine, anche con rito religioso [...] e nell'analisi elettroacustica dellinguaggio, sta il vasto campo del lavoro, le condizioni dei carcerati, la devianza giovanile, la psicopedagogia. Si può dire ch'egli sia arrivato così a prospettare la psicologia come una integrale antropologia ...
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Infanzia
Giulio Seganti
Adriana Guareschi Cazzullo
Franco Cambi
L'infanzia (dal latino infantia, da infans, composto di in-, negativo, e participio presente del verbo fari, "parlare", letteralmente [...] età possono infatti emergere difetti neurologici minori, disturbi dellinguaggio e del comportamento, problemi minori di vista e dell' scientifica, con gli apporti di psicologia, sociologia e antropologia.
3.
La conoscenza dell'infanzia: il corpo ...
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antropologia
antropologìa s. f. [comp. di antropo- e -logia]. – In senso ampio, scienza dell’uomo, che si concreta come concezione, teoria, programma di ricerche sull’uomo, visto come soggetto o individuo, oppure in aggregati, comunità, situazioni....
stòria (ant. o letter. istòria) s. f. [dal lat. historia, gr. ἱστορία, propr. «ricerca, indagine, cognizione» da una radice indoeur. da cui il gr. οἶδα «sapere» (e ἴστωρ «colui che sa») e il lat. vid- da cui vĭdēre «vedere»]. – 1. Esposizione...