Antropologo italiano (Medicina 1916 - Ferrara 2007). Laureatosi in etnologia nell'univ. "La Sapienza" di Roma (1946), ha conseguito il PhD in African studies all'univ. di Città del Capo; prof. di antropologia [...] culturale nell'univ. di Bologna (1970-82), quindi di etnologia nell'univ. "La Sapienza" di Roma (1982-92); 1959); Uomo, cultura, società. Introduzione agli studi demo-etno-antropologici (1974); I sistemi delle classi d'età. Ordinamenti sociali ...
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Ritualismo
Gregory Smith
(v. rito, XXIX, p. 466)
In antropologiaculturale il termine ritualismo si riferisce alla tendenza che porta a conformare i comportamenti umani a norme culturali di valore essenzialmente [...] sul r., compiute durante gli anni Novanta secondo il metodo antropologico dell'osservazione partecipante in contesti culturali specifici, hanno dato un contributo etnografico determinante per una più approfondita comprensione del r. come ...
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tradizione Trasmissione nel tempo, da una generazione a quelle successive, di memorie, notizie, testimonianze; anche le memorie così conservate.
Antropologia
La nozione di t. è molto usata in etnologia [...] e in antropologiaculturale, discipline che a lungo sono state concepite come studio delle società tradizionali o delle tradizioni popolari. La nozione di società tradizionali nasce dall’idea, oggi messa in discussione, secondo cui le società oggetto ...
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Antropologo francese (Bruxelles 1908 - Parigi 2009). Massimo teorico dello strutturalismo applicato agli studi antropologici, la sua opera è imprescindibile per spessore cognitivo e profondità analitica, [...] in contatto diretto con la tradizione etnografica di F. Boas e con le più generali prospettive teoriche dell'antropologiaculturale. Di estrema importanza fu l'incontro con la linguistica strutturale, e in particolare con R. Jakobson (1942). Primi ...
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Studioso di folclore russo (Pietroburgo 1895 - Leningrado, già Pietroburgo, 1970). Nella sua opera principale, Morfologija skazki (1928) P. sottopone a un esame critico gli schemi di classificazione delle [...] .La teoria e il sistema di P. è divenuto negli anni Sessanta un referente costante e primario di tutta l'antropologiaculturale europea, com'è testimoniato, tra l'altro, dalla polemica con Lévy-Strauss.
Vita e opere
Figlio di un ex colono ...
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Antropologo inglese (Londra 1919 - Cambridge 2015). Tra i maggiori antropologi del 20° sec., è autore di ricerche che possono essere distinte, senza discontinuità cronologica, in due fasi. La prima comprende [...] , i riti mortuari, la successione negli uffici; nella seconda fase appare evidente l'intento di riportare l'antropologiaculturale alle grandi visioni comparative della cultura umana che ispirarono studiosi come E. B. Tylor e G. Frazer, traendo ...
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Gallini, Clara. – Antropologaculturale italiana (Crema 1931 - Roma 2017). Già docente di Storia delle religioni a Cagliari, di Antropologiaculturale presso l'Istituto di Studi Orientali di Napoli e in [...] , dal 1965 al 1978 è stata docente di Storia delle religioni nello stesso ateneo, per poi tenere la cattedra di Antropologiaculturale presso l'Istituto di Studi Orientali di Napoli e in seguito all'Università la Sapienza di Roma, dove è attualmente ...
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Magli, Ida. – Antropologaculturale italiana (Roma 1925 - ivi 2016). Acutissima indagatrice dei nodi centrali del pensiero politico, etico e scientifico occidentale, è stata tra le figure cardinali dell’antropologia [...] l'Università La Sapienza di Roma, è stata docente di Psicologia sociale all'Università di Siena e successivamente di Antropologiaculturale alla Sapienza di Roma, cattedra che ha ricoperto fino al 1988. Parallelamente alla sua opera scientifica M. ha ...
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L’atto di osservare e il risultato di esso, talora sinonimo, rispettivamente nei due significati, di misurazione e misura; costituisce l’atto primario dell’indagine scientifica, comprendendo il complesso [...] e coerenti. Fin dagli anni 1930, però, l’o. partecipante divenne comune anche nel bagaglio metodologico dell’antropologiaculturale statunitense, dove tra gli anni 1950 e 1970 si sviluppò un’ampia riflessione metodologica sulla natura, la validità ...
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Antropologo sociale inglese (Birmingham 1881 - Londra 1955). Partendo dall'analogia tra sistema sociale e organismo biologico, propose un modello funzionalista della società mirato a spiegare le interconnessioni [...] , quanto sul concetto di «struttura sociale», muovendosi in direzione piuttosto di un'antropologia sociale comparata che di un'antropologiaculturale. Pur accettando il concetto di funzione, la sua impostazione teorica mette particolarmente in ...
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culturale
agg. [der. di cultura]. – Di cultura, della cultura, che riguarda la cultura: la formazione c. di un individuo, lo sviluppo c. di un popolo; avere una buona preparazione c.; attività, manifestazioni, iniziative c.; un’associazione...
antropologia
antropologìa s. f. [comp. di antropo- e -logia]. – In senso ampio, scienza dell’uomo, che si concreta come concezione, teoria, programma di ricerche sull’uomo, visto come soggetto o individuo, oppure in aggregati, comunità, situazioni....