Antropologa sociale inglese (San Remo 1921 - Londra 2007). È nota soprattutto per i suoi lavori sulle culture e sul simbolismo, riguardo al quale ha scritto una delle sue opere più importanti, Purity and [...] sociale come entità e come matrice di ogni produzione simbolica è il presupposto alla base delle analisi culturali dell'antropologa, prospettiva che risente chiaramente dell'influenza durkheimiana, ma che pone al centro dell'interesse la logica ...
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Filosofo (Stoccarda 1770 - Berlino 1831). Dopo aver compiuto gli studî ginnasiali nella sua città, entrò nel 1788 nello Stift di Tübingen, una sorta di seminario protestante, dove ebbe come condiscepoli [...] di Berlino sono anche alcuni viaggi di grande importanza culturale, in Olanda (1822), a Vienna (1824), a linguaggio, tende alle forme più alte di sapere (antropologia, fenomenologia, psicologia). Nello spirito oggettivo invece vengono studiate ...
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omosessualità Tendenza a rivolgere l’interesse libidico verso persone del proprio sesso, che può essere presente in forme e gradi diversi, ora latente e inconsapevole, ora manifesta e più o meno inibita [...] sessualità in genere – come un prodotto di categorie storiche e culturali, espressione dei costumi sessuali più o meno diffusi in una non hanno condotto a risultati di rilievo.
Modelli antropologici
In antropologia, si è soliti distinguere tra un’o. ...
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Sociologo statunitense (Colorado Springs 1902 - Monaco di Baviera 1979). Fondatore dello struttural-funzionalismo, elaborò un'ambiziosa teoria della società concepita come un sistema che per conservarsi [...] fanno fede i vari studi compiuti in collaborazione con antropologi come C. Kluckhohn, con psicologi di diverse ruolo (status-role), cioè il complesso di aspettative, regolate culturalmente, di cui è investito l'attore in un determinato rapporto ...
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Storico olandese (Groninga 1872 - De Steeg, Arnhem, 1945). Studioso di larga visione d' insieme e, a un tempo, di grande finezza d'analisi, ha privilegiato l'indagine dei periodi storici caratterizzati [...] su uno stretto rapporto con le acquisizioni dell'antropologia, della filosofia e della psicologia del profondo, soprattutto la condizione umana, quale poteva esprimersi nella realtà culturale e spirituale di un'epoca. Insegnante di storia in una ...
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Antropologo ed etnologo britannico (Camberwell 1832 - Oxford 1917). Insieme allo statunitense L. H. Morgan è considerato il fondatore dell'antropologia moderna. Nell'opera Primitive culture (1871), vero [...] Londra, fu il primo titolare di una cattedra di antropologia in Gran Bretagna (Oxford, 1896). La sua opera caratterizza per la centralità da lui attribuita alla dimensione culturale della storia evolutiva delle società umane, differenziandosi in ...
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Niola, Marino. – Antropologoculturale italiano (n. Napoli 1953). Docente di Antropologia dei simboli, Antropologia delle arti e della performance e Miti e riti della gastronomia contemporanea presso l’Università [...] sono le pratiche devozionali come tratti identitari degli universi culturali su base locale, le forme assunte dall’immaginario I santi patroni (2007); Si fa presto a dire cotto. Un antropologo in cucina (2009); Miti d'oggi (2012); Non tutto fa brodo ...
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Antropologo statunitense (Chicago 1930 - ivi 2021), tra i maggiori studiosi delle società polinesiane. Prof. dal 1974 all'università di Chicago, ha condotto ricerche etnografiche in Turchia, nelle Figi, [...] gli anni Sessanta e Settanta, S. ha svolto una critica sistematica di alcuni concetti classici dell'antropologia sociale e culturale, formulando importanti proposte teoriche (Stone age economics, 1972, trad. it. 1980; Culture and practical reasons ...
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Favole, Adriano. – Antropologoculturale italiano (n. Cuneo 1969). Laureato in Filosofia presso l'Università di Torino nel 1994, dal 2004 ricercatore in Discipline Demoetnoantropologiche e docente di Storia [...] di ricerca (a cura di, 2007); Oceania: isole di creatività culturale (2010); Trelilu: opera buffa alla piemontese (con M. Aime e M.T. Milano, 2013); La bussola dell'antropologo (2015); Vie di fuga. Otto passi per uscire dalla propria cultura ...
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Antropologo (Washington 1902 - ivi 1972). Allievo di R. Lowie e A. Kroeber, fu prof. all'univ. del Michigan, al Bureau of american ethnology, e infine (1946-52) alla Columbia University. Fondatore dell'ecologia [...] culturale, è stato tra i maggiori teorici del neoevoluzionismo in antropologia; ha infatti elaborato la nozione di evoluzione multilineare (Theory of culture change, 1955) attraverso la quale leggere, in termini evolutivi e di adattamento, ...
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culturale
agg. [der. di cultura]. – Di cultura, della cultura, che riguarda la cultura: la formazione c. di un individuo, lo sviluppo c. di un popolo; avere una buona preparazione c.; attività, manifestazioni, iniziative c.; un’associazione...
antropologia
antropologìa s. f. [comp. di antropo- e -logia]. – In senso ampio, scienza dell’uomo, che si concreta come concezione, teoria, programma di ricerche sull’uomo, visto come soggetto o individuo, oppure in aggregati, comunità, situazioni....