Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Antonio Genovesi
Luigino Bruni
Antonio Genovesi, maestro riconosciuto della Scuola di economia della seconda metà del Settecento oltre che primo cattedratico della disciplina, inaugura una stagione [...] leggi, 1971). Morì prematuramente a Napoli il 12 settembre 1769.
L’antropologia
Genovesi scrisse il suo trattato di economia in una Napoli illuminista nel maggiore splendore culturale della sua storia, e scelse come titolo Lezioni di commercio o sia ...
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La moderna civiltà giuridica della tutela nacque in Italia con un anticipo di qualche secolo sul resto dell’Europa ed era già ben presente nella legislazione degli Stati preunitari: a Firenze come a Venezia, [...] normative successive fino all’ultimo codice Urbani, il Codice dei beni culturali e del paesaggio (2004). Ma essa è oggi, di fatto, Sessanta e Settanta fu necessario concedere qualcosa all’antropologia e alla sociologia marxiste all’epoca dominanti. ...
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DE MAURO, Tullio
Federico Albano Leoni
Nacque a Torre Annunziata (Napoli) il 31 marzo 1932, da Oscar, chimico e farmacista, originario di Foggia, e da Clementina Rispoli, napoletana, di formazione [...] saperi, quali filosofia, biologia, neuroscienze, statistica, antropologia, matematica (v., ad esempio, Contare e raccontare Corsini, collaborò assiduamente, già dagli anni Sessanta, alle pagine culturali di Paese sera (1966-79) e nel 1975 fu eletto ...
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Medicina
EEdoardo D'Angelo
Nell'Alto Medioevo occidentale la medicina resta, in generale, al di fuori del campo delle 'scienze' vere e proprie (arti del Quadrivio). Solo assai raramente la figura del [...] 'quattro umori', non si ferma a una pura antropologia metabolica, ma si basa sulla convinzione ‒ nella quale rapporto con l'astrologia e con la teologia. È questa una politica culturale che del resto era stata anche del 'maturo' regno di Ruggero II ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Tommaso d’Aquino
Oreste Bazzichi
L’opera di Tommaso d’Aquino, uno dei pilastri del pensiero cristiano, raccorda e armonizza il messaggio evangelico e la filosofia classica, la fede e la ragione. Dovunque [...] idee generali, il paradigma dominante era costituito dall’antropologia teologica elaborata dalla patristica.
Per questo motivo, si è ancora realizzato il moderno sviluppo capitalistico. L’orizzonte culturale del 13° sec., infatti, vede da un lato il ...
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Platone Filosofo (Atene 428-27 a.C
ivi 348-47).
La vita
Era di famiglia agiata e nobile: la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di [...] pur decadendo la fortuna politica dell’impero attico, il suo dominio culturale andava sempre più affermandosi in tutto il mondo ellenico. P. ebbe astrale alla matematica, dalla fisica all’antropologia, dalla biologia alla medicina: questo stesso ...
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COCCHIARA, Giuseppe
Pietro Angelini
Nacque il 5 marzo 1904, da Giuseppe e da Antonina Insinga, a Mistretta, in provincia di Messina, un borgo di montagna dalla struttura sociale chiusa e dalla economia [...] ebbe modo di stabilire durante il soggiorno a Firenze, in un ambiente culturalmente assai ricco e vivo, in particolare con l'indianista Paolo Emilio Pavolini, l'antropologo Aldobrandino Mochi e il filologo Pio Rajna. Nel 1928 partecipa a un convegno ...
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Etologia, psicologia e scienze sociali
Robert A. Hinde
(St. John 's College, Cambridge, Gran Bretagna)
Lo studio del comportamento animale ha costituito, da sempre, l'obiettivo principale dell'etologia. [...] , la psicologia sociale, la sociologia e l'antropologia occupano dipartimenti universitari separati e spesso i contatti tra essere costretti da altre persone o dalla struttura socio culturale ad agire in modi che non favoriscono il loro interesse ...
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Ghetto
Ariel Toaff
Precedenti storici e origine del termine
Fin dagli inizi del Medioevo si riscontra il fenomeno di nuclei ebraici della diaspora che si raccolgono in quartieri particolari, secondo [...] pp. 72-74). C'è quindi chi considera la vita intellettuale e culturale degli ebrei, chiusi nel ghetto, sterile e improduttiva, contaminata come è esse si manifestano non soltanto nelle caratteristiche antropologiche degli ebrei, ma anche nell'elevata ...
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ANCESCHI, Luciano
Niva Lorenzini
Nacque a Milano il 20 febbraio 1911 da Giovanni, industriale, e Agar Zambonini, casalinga, secondo di quattro fratelli (Luigi, Mario, Anna Maria). Il 5 settembre 1938 [...] tra estetica, letteratura, arte, antropologia, scienze umane. Significava soprattutto storici, ma in cui i critici riconobbero condensato «il senso dell’eredità culturale e spirituale anceshiana» (cfr. C. Gentili, L’«Umanesimo disilluso» ...
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culturale
agg. [der. di cultura]. – Di cultura, della cultura, che riguarda la cultura: la formazione c. di un individuo, lo sviluppo c. di un popolo; avere una buona preparazione c.; attività, manifestazioni, iniziative c.; un’associazione...
antropologia
antropologìa s. f. [comp. di antropo- e -logia]. – In senso ampio, scienza dell’uomo, che si concreta come concezione, teoria, programma di ricerche sull’uomo, visto come soggetto o individuo, oppure in aggregati, comunità, situazioni....