Le società occidentali contemporanee sono spesso state definite società del consumo di massa, intendendo con ciò che gran parte della vita dei loro membri ruota intorno all'acquisto e consumo di merci [...] In linea con il lavoro di M. De Certeau (1984), l'antropologo inglese D. Miller (1987) ha rilevato il ruolo attivo del consumatore differenze e gerarchie o, più raramente, sfidare le categorie culturali. Pertanto anche quando si fa la spesa in un ...
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SAN FRANCISCO (A. T., 140-141)
Piero LANDINI
Delphine FITZ DARBY
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Henry FURST
FRANCISCO La seconda città dello stato di California (Stati Uniti) dopo Los Angeles (v.), l'11ª in ordine decrescente [...] museo delle scienze, lo Steinhart Aquarium, l'eccellente Museo antropologico con una bella collezione di modelli egiziani e il M. che vengono messe a disposizione di qualsiasi manifestazione culturale. Nel 1927, gli studenti interni erano più ...
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PERIODICI
Massimo Menna
(XXVI, p. 756; App. II, II, p. 520; IV, II, p. 760)
I p. costituiscono una specifica tipologia libraria distinta da quella dei volumi monografici. Intorno alla metà degli anni [...] importanti p., quasi di frontiera tra storia, antropologia, sociologia, medicina e filosofia, come Prometeo, rivista testi letterari e poetici al cinema e all'attualità politica e culturale; L'asino d'oro (1990), semestrale dell'editore Loescher ...
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Preistoria
Alessandra Manfredini
(XXVIII, p. 185; App. II, ii, p. 604)
Risale alla metà dell'Ottocento la formulazione del termine preistoria, intesa come studio del passato più antico dell'uomo, e [...] Clark 1952, 1954).
Nello stesso periodo, negli Stati Uniti, sul filone di un'attiva scuola antropologica, J.H. Steward poneva le basi metodologiche della sua 'ecologia culturale', evidenziando le relazioni che spiegano il funzionamento dell'organismo ...
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LIBIA (A. T., 113-114)
Attilio MORI
Anna Maria RATTI
Francesco BEGUINOT
Silvio Zanutto
Il nome di Libia, derivato dalla geografia classica (v. appresso), venne dal geografo F. Minutilli rievocato [...] intitolata Letteratura dei Numidi.
Per la storia politica e culturale della regione, v. cirenaica; italo-turca, guerra; diffusione della stirpe mediterranea, Roma 1895; id., Africa. Antropologia della stirpe camitica, Torino 1897; E. Mercier, Histoire ...
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PSICOLINGUISTICA
Domenico Parisi
(App. IV, III, p. 100)
La p. è nata negli anni Cinquanta, come frutto della collaborazione tra psicologi interessati al linguaggio e linguisti, e ha svolto un ruolo [...] e, in alcune specie di organismi, anche di evoluzione culturale. In questo quadro il comportamento linguistico può essere simulato e lingue) sono rimaste finora dominio esclusivo dell'antropologia e della linguistica storica senza coinvolgere in ...
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La diversità intravista
"Due cose nell'universo non possono essere assolutamente uguali tra loro": così nel 1440 si esprimeva N. Cusano nel suo De docta ignorantia (ii, 11). All'inizio del 18° sec. G.W. [...] (rubbish men) della Nuova Guinea (F. Remotti, Prima lezione di antropologia, 2000, pp. 84-85). A Giava vengono fatte valere due valorizzare le più piccole varietà, sia sul piano sociale e culturale, sia su quello naturale. In un mondo in cui ...
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Ventunesimo Concilio della Chiesa cattolica, indetto il 25 dicembre 1961 e inaugurato l'11 ottobre 1962 da Giovanni XXIII, che ne presiedette il primo "periodo". Dopo la sua morte (3 giugno 1963), Paolo [...] è la premessa teologica in cui viene elaborata un'antropologia cristiana, partendo dalla riflessione dell'"enigma della condizione scambio tra i popoli di beni non solo economici, ma culturali, per una crescita comune dell'umanità.
Alla luce delle due ...
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La d. nasce nel 19° secolo con ritardo rispetto alla linguistica tout court, e non soltanto perché ne forma un sottoinsieme ancillare, dedito all'indagine sulle varietà (di frequente segnate da inferiorità [...] lavori preesistenti), in quanto avrebbe preferito un campione antropologicamente più radicato nella vita contadina, e quindi inoltre tali idiomi non potevano vantare un'unità politico-culturale, come, per es., il portoghese rispetto allo ...
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Volontariato
Andrea De Dominicis
Il termine volontariato definisce contemporaneamente la cosiddetta azione volontaria, ossia quella derivante da motivi di ordine prosociale, e le forme più o meno organizzate [...] sempre più coinvolto in numerosi settori della vita sociale, culturale, economica e politica è cresciuto in modo significativo a occidentali, non inscritta nella nostra storia e nella nostra antropologia. La logica del dono ha a che fare con ...
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culturale
agg. [der. di cultura]. – Di cultura, della cultura, che riguarda la cultura: la formazione c. di un individuo, lo sviluppo c. di un popolo; avere una buona preparazione c.; attività, manifestazioni, iniziative c.; un’associazione...
antropologia
antropologìa s. f. [comp. di antropo- e -logia]. – In senso ampio, scienza dell’uomo, che si concreta come concezione, teoria, programma di ricerche sull’uomo, visto come soggetto o individuo, oppure in aggregati, comunità, situazioni....