Il complesso delle attività che si riferiscono alla ‘vita pubblica’ e agli ‘affari pubblici’ di una determinata comunità di uomini. Il termine deriva dal greco pòlis («città-Stato») e sulla scia dell’opera [...] i lavori di C. Mitchell, J. Van Velsen, F. Barth, J. Boissevain, F.G. Bailey.
Nei decenni successivi l’antropologiapolitica ha spostato la sua attenzione su altri temi, legati ad aspetti nodali contemporanei: i fenomeni dell’etnicismo, l’invenzione ...
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Antropologia
Genericamente, gruppo etnico di ordine semplice, i membri del quale parlano uno stesso linguaggio, hanno consapevolezza di costituire un organismo sociale ben determinato e politicamente coerente, [...] da un remoto capostipite comune, per lo più mitico.
Nel linguaggio dell’antropologia evoluzionista del 19° sec., il termine indicava una forma di organizzazione politica propria di gruppi collocati in una fase iniziale dell’evoluzione delle società ...
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Sviluppo, antropologia dello
Mariano Pavanello
L'incontro tra sviluppo e antropologia
La nozione di sviluppo è uno dei grandi miti della seconda metà del 20° sec., così come quella di progresso lo è [...] e le contraddizioni. Fu lui a introdurre in Francia la scuola di Manchester e l'antropologiapolitica angloamericana" (Olivier de Sardan 1995, p. 39). L'antropologia marxista francese, largamente debitrice alle posizioni di P.-Ph. Rey (Les sociétés ...
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Il razzismo
Francesco Cassata
Introdotto nei vocabolari europei intorno agli anni Venti del Novecento, per designare polemicamente e negativamente l’ideologia völkisch dell’estrema destra nazionalista [...] » e un’altra prevalentemente «differenzialista». Definito il razzismo – sulla scorta di alcune suggestioni provenienti dall’antropologiapolitica di L. Dumont – come il tentativo di colmare, naturalizzandolo, il vuoto apertosi nella modernità tra ...
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Antropologia
Riti di f. Pratiche propiziatorie che in molte società antiche e attuali accompagnano la costruzione di città, villaggi, edifici religiosi e profani. Il luogo in cui sorge la nuova costruzione, [...] ), che può avere anche valore di offerta agli antenati o agli dei. La f. di un nuovo centro (residenziale, religioso, politico) è spesso connessa alle dinamiche del potere che si inscrive in questo modo nel territorio (per es., attraverso edifici ...
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Antropologia culturale
(App. IV, i, p. 138; V, i, p. 179)
Nell'ultimo ventennio del secolo l'a. è passata attraverso una serie di discussioni e di revisioni critiche del suo statuto epistemologico, che [...] favore dei governi coloniali si limitava ai permessi burocratici concessi talora dopo estenuanti accertamenti sulle tendenze politiche degli antropologi, come nel caso dello stesso Fortes, sudafricano ebreo, di famiglia originaria della Russia e per ...
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Scienza dell’uomo, considerato sia come soggetto o individuo, sia in aggregati, comunità, situazioni.
A. fisica
Ramo delle scienze biologiche che studia l’umanità dal punto di vista naturalistico, cioè [...] politici delle società contemporanee.
Una critica radicale alle acquisizioni di metodo e di dottrina, in particolare la controversia epistemologica con l’enfatizzazione posta sull’aspetto soggettivo della scrittura dell’antropologo, equiparata ...
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Antropologia
Processo di adozione e assimilazione di un dato elemento culturale, proprio di un gruppo etnico, da parte di una popolazione limitrofa alla prima, o in contatto indiretto con essa; per estensione, [...] meglio le sue spese e ad aumentare la sua attività produttiva. Il contrario dovrebbe dirsi invece dal punto di vista politico, dato che le imposte straordinarie sono per lo più sul patrimonio e sono quindi pagate dai capitalisti, mentre le imposte ...
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Antropologia
Il concetto di d. riveste una grande importanza nelle scienze sociali, in particolare in antropologia culturale. Nella sua opera Essai sur le don (1923-24), M. Mauss osservò che in molte società [...] tempo. Nelle società prese in esame da Mauss, lo scambio ha una rilevanza non solo economica, ma anche sociale, politica, religiosa: si tratta di un ‘fatto sociale totale’.
Messo a punto negli studi sulle società di tradizionale interesse etnologico ...
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Raggruppamento di individui che presentano un insieme di caratteri fisici ereditari comuni. Nel caso dell’uomo, tali caratteri si riferiscono a caratteristiche somatiche (colore della pelle, tipo di capelli, [...] mondiale, delle r. che compongono la specie umana.
Nell’antropologia fisica classica del 19° sec. e dei primi decenni del punto di vista sociale e culturale, sulle implicazioni politiche, economiche ed esistenziali dei discorsi razziali e razzisti ...
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sociale
agg. [dal lat. socialis, der. di socius, v. socio]. – 1. a. Che vive in società: l’uomo è un animale sociale. Per estens., in zoologia ed etologia, il termine qualifica le relazioni tra individui della stessa specie, che si concretano...
ostracismo s. m. [dal gr. ὀστρακισμός, der. di ὀστρακίζω «infliggere l’ostracismo», da ὄστρα-κον: v. ostrakon]. – 1. Tipo di sanzione vigente nel 5° sec. a. C. ad Atene (quindi imitato da altre città greche, tra le quali Siracusa, dove prese...