Design della comunicazione
Giovanni Lussu
Le attività progettuali connesse alla comunicazione, in particolare alla comunicazione visiva, si diversificano e si ridefiniscono in relazione alle innovazioni [...] tipi di immagini, gode certo di più strette relazioni con il linguaggio verbale; d’altra parte è anche vero che in essa convivono mente. Il linguista Giorgio Raimondo Cardona, nel suo Antropologia della scrittura (1981), parla di sistemi grafici nei ...
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Comunicazione e cognizione
Stefano Gensini
Il modello corrente della comunicazione
Chi, verso la fine del primo decennio del 21° sec., provi a interrogare Internet, dando come chiave il termine comunicazione, [...] concludere che gli umani «non sono la sola specie che può acquisire il linguaggio [verbale] se viene esposta a esso nella prima età» (1998, 20012 da un semiotico, ma da uno studioso di antropologia biologica, il citato Deacon (The symbolic species, ...
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Tradizione
Alessandro Cavalli
Origine e storia del concetto
La parola tradizione deriva dal latino traditio. Nel diritto successorio romano, traditio indica la trasmissione di un bene, mobile o immobile, [...] modo sufficientemente chiaro. Di fatto, le accentuazioni valutative che caratterizzano il concetto nel linguaggio comune ricompaiono anche nella letteratura antropologica e sociologica, dove esso appare frequentemente e quasi sempre nella forma della ...
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Giornalismo
Giovanni Bechelloni
Introduzione
Con il termine 'giornalismo' si intende denominare sia l'attività di chi svolge la professione giornalistica attraverso i vari mezzi di comunicazione, di [...] che miscela creativamente le tradizioni empiriche dell'antropologia e della sociologia con la semiologia e di Babele' dove si assiste a un intreccio di sempre nuovi linguaggi e nuovi formati: dal più spettacolarizzato e banale al più sofisticato ...
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Simboli politici
David I. Kertzer
I simboli fondamentali della politica
La politica è, al suo livello più fondamentale, un processo simbolico. In quanto espressione della cultura, essa è formata da [...] grande varietà di forme simboliche (insegne speciali, luoghi sacri, un abbigliamento o un linguaggio distintivi, ecc.).In anni più recenti un altro antropologo britannico, Simon Harrison (v., 1995), partendo dalla constatazione che la lotta per il ...
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Millenarismo
Luciano Pellicani
Millenarismo e utopismo
Il termine 'millenarismo' è stato coniato per designare la credenza, diffusasi fra le prime comunità cristiane, nell'imminente avvento del Regno [...] della società trasfigurata non è dato parlare con il linguaggio a disposizione degli uomini che vivono nell'eone della cosa a merce di scambio. Nasce così un nuovo tipo antropologico: il rivoluzionario di professione, dedito anima e corpo alla ...
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Sommario di pedagogia come scienza filosofica
Davide Spanio
Pedagogia come filosofia
Il Sommario di pedagogia come scienza filosofica (d’ora in poi Sommario), pubblicato in due volumi, tra il 1913 e [...] Gentile a insistere sulla necessità di sottrarre anche il linguaggio all’inerzia delle parole, quasi esse fossero state era affidato da Gentile a una «filosofia» per la quale l’«antropologia» e la «psicologia» si risolvevano in una vera e propria « ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità industriale
Enrico Morteo
L’anteguerra e una modernità incompleta
Nel 1940, lo scoppio della Seconda guerra mondiale fotografava un’Italia ambiguamente [...] rinnovare profondamente il senso dei prodotti e il vocabolario del linguaggio figurativo. Nel 1979 con alcuni amici (Andrea Branzi, Marco sviluppandosi in laboratori di ricerca al confine fra antropologia, sociologia, moda. Sarà intorno a questo ...
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Archeologia e società dell’informazione
Paola Moscati
Una denominazione controversa
L’informatica archeologica è una disciplina recente e in continua evoluzione, che promuove lo sviluppo di procedure [...] informazioni, la necessità di fornire una soluzione al problema del linguaggio, che è stato uno dei temi ricorrenti nel rapporto tra tipo interdisciplinare, che promuove il ricorso all’antropologia sociale e agli studi etnografici, porta ad assegnare ...
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Reti neurali e robotica
Domenico Parisi
Una rivoluzione a metà
Nella seconda metà del 19° sec. si è verificata una rivoluzione nello studio della mente. È nata la psicologia, che si è proposta come [...] non soltanto perché si preoccupa dei dati empirici interpretandoli con un linguaggio che non è scientifico, ma anche a causa di altri gli esseri umani – la psicologia, la sociologia, l’antropologia, l’economia, la storia – sembrano non avere nulla ...
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antropologia
antropologìa s. f. [comp. di antropo- e -logia]. – In senso ampio, scienza dell’uomo, che si concreta come concezione, teoria, programma di ricerche sull’uomo, visto come soggetto o individuo, oppure in aggregati, comunità, situazioni....
sociale
agg. [dal lat. socialis, der. di socius, v. socio]. – 1. a. Che vive in società: l’uomo è un animale sociale. Per estens., in zoologia ed etologia, il termine qualifica le relazioni tra individui della stessa specie, che si concretano...