Metodo e tecniche nelle scienze sociali
Giancarlo Gasperoni
Alberto Marradi
Metodo
di Alberto Marradi
Il termine 'metodo' è di origine greca, ed è formato dal sostantivo ὁδόϚ (strada) e dalla preposizione [...] sia l'unico metodo possibile per la scienza è molto diffusa anche nelle scienze umane. Ecco, ad esempio, quanto afferma l'antropologo Nadel: "C'è un solo metodo scientifico, per quanto praticato con diverso rigore e coerenza, e a questo riguardo la ...
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Leadership
Luciano Cavalli
Il concetto di leadership
La parola e il concetto
Il concetto di leadership viene oggi impiegato, anche in sede scientifica, per un tipo di relazione sociale che ha il più [...] golden bough (1890 e 1911-1915), anticipò per certi aspetti la teoria di Weber.
Più tardi, d'altronde, l'antropologia culturale ha consegnato alla sociologia e alla psicologia sociale americana concetti e, soprattutto, approcci di studio destinati a ...
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Filosofia e società
Carlo Augusto Viano
I termini del problema
Se si considera la filosofia come una forma di sapere, simile alla matematica o alle scienze della natura, il rapporto con la società potrebbe [...] società industriale, ma hanno anche utilizzato la filosofia dei valori e lo storicismo per costruire una specie di 'antropologia filosofica' che permetta di interpretare le azioni umane secondo scale di valori diverse da quelle attribuite al 'modo ...
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Identita personale e collettiva
Loredana Sciolla
di Loredana Sciolla
Identità personale e collettiva
La categoria 'identità' al crocevia delle scienze sociali
Il termine 'identità', che deriva dal [...] costruzione sociale e un prodotto storico pone anche un secondo problema di tipo epistemologico, che emerge con forza da studi antropologici recenti (v. Lévi-Strauss, 1977; v. Heelas e Lock, 1981; v. La Fontaine, 1991⁵). Alcuni di essi, che hanno un ...
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Età
Jean S. La Fontaine
Introduzione
Il ciclo di vita
Il processo di crescita e invecchiamento è un fenomeno universale. Uno dei dati biologici fondamentali, comune a tutte le società, è che la vita [...] d'età'. Esso presenta il vantaggio di essere affine ai termini usati in lingue diverse, anche se secondo alcuni antropologi è privo di una connotazione essenziale, quella di gruppo organizzato. Nei casi in cui è necessario distinguere il gruppo ...
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CAVERNI, Raffaello
Vincenzo Cappelletti
Federico Di Trocchio
Nacque il 12 marzo 1837 a San Quirico di Montelupo (Firenze), terzogenito di Vincenzo - piccolo imprenditore di materiali edili - e Assunta [...] costruita sul ritmo delle scoperte di strumenti e proprietà della natura: "L'induzione ci assicura del fatto. La debolezza dell'antropologia fisica dipende dalla frammentarietà dei fatti di cui dispone".
Tra il 1884 e l'88 il C. pubblicò altri lavori ...
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Sociologo statunitense (Colorado Springs 1902 - Monaco di Baviera 1979). Fondatore dello struttural-funzionalismo, elaborò un'ambiziosa teoria della società concepita come un sistema che per conservarsi [...] ) e sociologia in senso stretto. Di questa ambizione teorica e metodologica fanno fede i vari studi compiuti in collaborazione con antropologi come C. Kluckhohn, con psicologi di diverse tendenze come E. R. Tolman e H. Murray, con sociologi come R ...
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Anatomia e medicina
Ciascuna delle due pliche cutanee carnose, mobili per la presenza di muscoli cutanei, che circondano l’apertura orale dei Mammiferi.
Anatomia comparata
Fra le l. e la parte anteriore [...] , con progressiva paralisi e atrofia dei muscoli delle labbra, lingua, faringe e laringe.
Per l. leporino ➔ cheilo-.
Antropologia
La perforazione delle l. per inserirvi dischi, cilindri o asticciole di legno, quarzo o altre materie, è diffusa ...
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Mutamento della cultura e dei costumi di un popolo in seguito a contatti con un altro popolo o altri popoli. Il termine, reso corrente dagli antropologi statunitensi verso la fine del 19° sec. specialmente [...] una comunità urbana, su gruppi rurali isolati.
I primi studi sul contatto culturale, e quindi sull’a., condotti da antropologi nordamericani (W.J. McGee, J. W. Powell) rivelano un tendenziale etnocentrismo, del quale si prese coscienza a partire dal ...
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Etnologo ed etnomusicologo, nato a Reggio di Calabria il 12 giugno 1924, morto a Roma il 7 agosto 1990. Insegnò presso il Conservatorio di Roma (1952-76), all'Accademia nazionale di danza (1953-73), nella [...] della 'cinesica culturale' (studio del linguaggio corporeo e dei suoi 'vocaboli') e, più in generale, dell'antropologia visiva. Allo sviluppo sistematico di queste discipline, essenziali nell'indagine su fenomeni culturali di tradizione orale, e al ...
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antropologia
antropologìa s. f. [comp. di antropo- e -logia]. – In senso ampio, scienza dell’uomo, che si concreta come concezione, teoria, programma di ricerche sull’uomo, visto come soggetto o individuo, oppure in aggregati, comunità, situazioni....
antropologico
antropològico agg. [der. di antropologia] (pl. m. -ci). – Che si riferisce all’antropologia, nei suoi diversi aspetti: indagini a., dottrine a.; in partic., con riferimento all’antropologia fisica (o più esattamente all’antropometria),...