Linguista statunitense (New York 1915 - Stanford, California, 2001). Tra i più validi rappresentanti della linguistica statunitense, le sue ricerche si sono orientate lungo tre direttrici: l'africanistica, [...] alla Columbia university di New York (1948) e alla Stanford university, dove dal 1963 al 1985 è stato professore di antropologia. Membro dal 1965 della National academy of sciences, ha fatto parte di varie associazioni linguistiche, africanistiche e ...
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REVZIN, Isaac I.
Giorgio Patrizi
Linguista russo, nato a Mosca nel 1923, morto ivi il 28 marzo 1974. Con Toporov, Piatigorskij, Ivanov, è uno dei rappresentanti della Scuola di Mosca che, a partire [...] di Mosca, R. ha lavorato soprattutto attorno alla definizione delle categorie fondanti la semiotica nei suoi rapporti con l'antropologia e la linguistica. Nel 1955-56 ha partecipato ai lavori dell'Associazione per la traduzione meccanica, volta ad ...
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La pragmatica è il settore degli studi linguistici e semiotici che si occupa del rapporto fra i segni e i loro utenti, ovvero dell’uso dei segni, che ha sempre luogo in un contesto. Preannunciata dal filosofo [...] ricerche di pragmatica si sono diramate in molte direzioni anche grazie ai contatti fra linguistica, sociologia, psicologia e antropologia. Recentemente ha avuto grande sviluppo il settore della pragmatica cognitiva, che si occupa dei modi in cui la ...
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(XV, p. 338)
Filologia classica. - Nell'ultimo sessantennio la f. classica − intesa come disciplina rivolta allo studio dei testi greci e latini antichi con particolare attenzione alla loro trasmissione, [...] K. Meuli, il tedesco W. Burkert (dal 1969 professore a Zurigo), mentre valoroso editore ed esegeta di testi greci e insieme antropologo è stato l'inglese E. R. Dodds (The Greeks and the irrational, 1951); più lontana dalla f. la scuola parigina di ...
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Semiologia
Gian Paolo Caprettini
(App. IV, iii, p. 301; v. semiotica, III, ii, p. 697)
Semiologia del testo letterario
La s. (o semiotica) negli ultimi decenni è stata spesso al centro di interrogativi [...] soltanto una parte dei messaggi codificati); il secondo, più ampio, costituito dalle scienze sociali, e principalmente dall'antropologia e dalla sociologia (e dalla psicologia generale, secondo Saussure); infatti è noto - come sostenne il linguista E ...
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Nacque a Salerno il 25 apr. 1872 da genitori piemontesi, Gaudenzio, ingegnere del genio civile, e da Vittoria Vaudagnotti. Mortogli il padre, egli entrò diciannovenne nell'amministrazione dello Stato come [...] biogr. del C. si tengano presenti i necrologi: in Oriente moderno, XXIX (1949), 7-9, pp. 93-102; in Riv. di antropologia, XXXVIII (1950), pp. 3-15 (che utilizza anche "note autobiografiche" del C.); in Accademia naz. dei Lincei, Problemi attuali di ...
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PROPP, Vladimir Jakovlevič
Cesare G. De Michelis
Filologo e studioso di folklore russo sovietico, nato a Pietroburgo il 29 aprile 1895, morto a Leningrado il 22 agosto 1970. Figlio di un ex colono tedesco, [...] 1978). La teoria e il sistema di P. è divenuto negli anni Sessanta un referente costante e primario di tutta l'antropologia culturale europea, com'è testimoniato, tra l'altro, dalla polemica con Lévy-Strauss.
Bibl.: M. Ju. Mel'c, Spisok pečatnych ...
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Denominazione di un gruppo di arcipelaghi dell’Oceano Pacifico, posti fra quelli della Polinesia a E, della Micronesia a N e dell’Indonesia a O, e comprendono la Nuova Guinea, l’Arcipelago di Bismarck [...] J. Cook (1744) che l’arcipelago entrò a far parte della rete commerciale dell’Occidente.
Antropologia
Le società melanesiane, caratterizzate dalla ristrettezza delle unità sociopolitiche, hanno costituito un terreno particolarmente interessante per ...
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Filologo e critico letterario italiano (Lizzano in Belvedere 1924 - Bologna 2014). Indagatore inquieto e acuto dell'opera letteraria (Petrarca, Alfieri, Machiavelli, Tasso, ecc.) nelle sue radici culturali, [...] e Petrarca, 1970; Il romanzo senza idillio. Saggio sui «Promessi sposi», 1974, seguito da: La dissimulazione romanzesca. Antropologia manzoniana, 1990; Il concerto interrotto, 1979; Il silenzio della Gorgone, 1980, su D'Annunzio; Le pietre del sogno ...
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Scienza indiana. La scienza nella cultura indiana
Frits Staal
La scienza nella cultura indiana
Il concetto di scienza e la classificazione delle scienze
Per designare le conoscenze sistematiche indiane [...] per designare tali discipline si usa l'espressione sciences humaines, che in tedesco e olandese indica l'antropologia, laddove in francese è una science sociale.
Queste ambiguità terminologiche non derivano da semplici discordanze; esse rivelano ...
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antropologia
antropologìa s. f. [comp. di antropo- e -logia]. – In senso ampio, scienza dell’uomo, che si concreta come concezione, teoria, programma di ricerche sull’uomo, visto come soggetto o individuo, oppure in aggregati, comunità, situazioni....
antropologico
antropològico agg. [der. di antropologia] (pl. m. -ci). – Che si riferisce all’antropologia, nei suoi diversi aspetti: indagini a., dottrine a.; in partic., con riferimento all’antropologia fisica (o più esattamente all’antropometria),...