Scienza greco-romana. Aristotele
Enrico Berti
Aristotele
Il ritorno al naturalismo presocratico nelle opere perdute
L'originalità di Aristotele rispetto a Platone nel modo di concepire quell'indagine [...] dell'anima in due famosi capitoli l'interpretazione dei quali è alquanto controversa e appare di competenza più dell'antropologia, o della metafisica, che della biologia (III, 4-5). Infine, egli studia il principio del movimento degli animali, da ...
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(XIII, p. 490; App. IV, I, p. 642)
Scienze dell'educazione. - Con questa denominazione si designano le discipline appartenenti a vari settori delle scienze filosofiche, storiche, antropologiche, sociologiche, [...] alla seconda guerra mondiale, di costituire una nuova scienza, la pedologia. Negli stessi anni M. Montessori parlava di antropologia pedagogica ed E. Claparède proponeva di distinguere due parti o momenti della scienza pedagogica, uno conoscitivo o ...
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Storia
GGiovanni Pugliese Carratelli
Giuseppe Galasso
di Giovanni Pugliese Carratelli, Giuseppe Galasso
STORIA
Storia di Giovanni Pugliese Carratelli
sommario: 1. Res gestae e historia rerum gestarum. [...] non si poteva negare che ‟era proprio questa tecnica del servirsi di testimonianze orali che manteneva la storia e l'antropologia più o meno divise". Anzi, la differenza tecnica costituiva un elemento di distinzione fra le due discipline maggiore, e ...
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Filosofo e storico tedesco (Biebrich 1833 - Seis, od. Siusi, 1911). Tra i più importanti esponenti dello storicismo contemporaneo, venne influenzato dalla cultura neokantiana, positivistica, e dalla cultura [...] : quella dello storicismo relativistico, avente come punto di partenza la critica dello storicismo hegeliano, e quella dell'antropologia, cioè della descrizione dell'uomo come essere storico. Nel primo senso il punto di arrivo può considerarsi ...
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DI GIOVANNI, Vincenzo
Luca Lo Bianco
Nato a Salaparuta (Trapani) il 19 ott. 1832 da Calogero e da Caterina Bruscia, in seno a una famiglia agiata, fu educato nei primi anni dallo zio paterno, il canonico [...] liberi di logica e di metafisica presso la regia università di Palermo, dove entrò stabilmente nel 1873 come incaricato di antropologia e pedagogia. Si applicò in modo particolare in quegli anni allo studio del pensiero filosofico francese e tedesco ...
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VIDARI, Giovanni
Giovanni Calò
Nato a Vigevano il 3 luglio 1871, morto a Torino il 12 aprile 1934. Professore di filosofia morale nel 1902 all'università di Palermo, poi, dal 1903 al 1909, a quella [...] La fondazione d. Metaf. d. costumi (Pavia 1910), La dottrina d. virtù (ivi 1911), Ia dottrina d. diritto (ivi 1916), L'Antropologia prammatica (Torino 1921) e La Critica d. rag. prat., (ivi 1924), di Kant; i Pens. sull'educ. del Capponi (Torino 1921 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Tramonto (e trasfigurazione) di una ‘tradizione’
Michele Ciliberto
Nel 1951, in un saggio molto bello (L’influenza culturale di Benedetto Croce, «L’approdo letterario», n. s., ottobre-dicembre 1966, [...] chiuse per pensatori come Croce) verso le principali tendenze della filosofia europea del 20° sec. ‒ dalla fenomenologia all’antropologia (rappresentata in Italia da un personaggio d’eccezione come Ernesto De Martino). E in questo quadro fu avviato ...
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Angoscia
Adolfo Pazzagli; Gianni Carchia
L'etimo di angoscia si lega al verbo latino angere, "stringere". Il termine indica uno stato emotivo di tono spiacevole, oppressivo, provocato da cause non definite [...] , non si determina mai come spirito. Alla base della propria elaborazione del concetto di angoscia, Kierkegaard pone una vera e propria antropologia: l'uomo è una sintesi di anima e corpo, ma la sintesi non è pensabile se i due elementi non si ...
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valori
Margherita Zizi
Gli ideali che orientano le nostre scelte morali
Valori sono i princìpi che i singoli individui o una collettività considerano superiori o preferibili. Essi vengono utilizzati [...] all’omicidio, alla menzogna indiscriminata, al furto all’interno del gruppo, anche se variano le condizioni di tollerabilità» (antropologia).
Evoluzione e mutamenti
I valori sono sempre relativi alla cultura da cui derivano e sono legati al flusso ...
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Se guardiamo al numero altissimo di trattati e saggi dedicati formalmente all'e. nel secolo scorso e nei primi decenni del Novecento, pubblicati appunto sotto l'etichetta ufficiale di "estetica", lo confrontiamo [...] , cioè un'e. da un punto di vista semiotico, nel quadro di una semiotica generale pronta ad allargarsi addirittura in antropologia generale (R. Barthes, J. Lotman, L. Prieto, U. Eco, ecc.), il cui "incunabulo" può essere considerato il noto saggio di ...
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antropologia
antropologìa s. f. [comp. di antropo- e -logia]. – In senso ampio, scienza dell’uomo, che si concreta come concezione, teoria, programma di ricerche sull’uomo, visto come soggetto o individuo, oppure in aggregati, comunità, situazioni....
antropologico
antropològico agg. [der. di antropologia] (pl. m. -ci). – Che si riferisce all’antropologia, nei suoi diversi aspetti: indagini a., dottrine a.; in partic., con riferimento all’antropologia fisica (o più esattamente all’antropometria),...