urbe s. f. [dal lat. urbs urbis "città", riferito anche a Roma per antonomasia], lett. - 1. [grande agglomerato urbano] ≈ centro, città, [di piccole dimensioni] cittadina, [di grandi dimensioni] metropoli. [...] 2. (con iniziale maiusc.) [per antonomasia, la città di Roma] ≈ caput mundi, città eterna. ...
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cenacolo /tʃe'nakolo/ s. m. [dal lat. cenacŭlum, der. di cenare "cenare"; nel sign. 2 dal fr. cénacle]. - 1. (artist., relig.) [per antonomasia, stanza dove Gesù istituì il sacramento dell'eucaristia e, [...] anche, il dipinto che la rappresenta] ≈ ultima cena. 2. (fig.) [raduno di letterati e artisti] ≈ (lett.) accolta, circolo, officina, salotto (letterario) ...
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Figura retorica consistente nel sostituire il nome di una persona o di una cosa con un appellativo o una perifrasi che lo identifichi inequivocabilmente: il Ghibellin fuggiasco (Dante); la città celeste (il Paradiso).
Antonomasia (dal gr. antí «al posto di» e ónoma «nome») è un termine tecnico della retorica, che indica sia una figura discorsiva sia un insieme di tropi, attraverso cui un nome proprio o un nome comune o un sintagma definito assumono un significato...