Israele
Sergio Di Giorgi
Cinematografia
La storia del cinema israeliano è legata inestricabilmente alle travagliate vicende storiche e politiche che, dalla nascita ufficiale del movimento sionista (1897) [...] (1969) diretto da Dennis Hopper ad Alice's restaurant (1969) di Arthur Penn, a Zabriskie Point (1970) di Michelangelo Antonioni.
Altri film significativi di questa spiccata tendenza socio-politica sono Le'an Ne῾elam Daniel Wax? (1972, Che fine ha ...
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Profilmico
Sandro Bernardi
Con questo termine, coniato da Étienne Souriau (1951), s'intende tutto quello che sta davanti alla cinepresa pronto per essere filmato: oggetti, volti, corpi, spazi interni [...] di luoghi spariti o di città cambiate, di abbigliamento, forme di vita, oggetti d'uso scomparsi. Nell'opera di Michelangelo Antonioni, per es., il p. è costituito da paesaggi urbani di città come Milano o Roma, guardati da un personaggio-guida ...
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Commedia all'italiana
Masolino d'Amico
La locuzione commedia all'italiana, che definisce un genere di cinema comico-satirico di matrice neorealista, diventò corrente solo negli anni Settanta, quando [...] Lisi, Claudine Augier). La sola attrice a imporsi in questo campo fu Monica Vitti, già intensa interprete dei film di Michelangelo Antonioni, grazie a Monicelli che ne scoprì il talento comico in La ragazza con la pistola (1968), su un altro tentato ...
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Narrativi, procedimenti
Sandro Bernardi
Il cinema non ha sempre raccontato storie, anzi, in origine non sapeva neppure che cosa fossero: era stato concepito per riprendere e proiettare vedute di una [...] , ossia di rendere percepibile l'esistenza di un narratore; basti pensare al film Professione: reporter (1975) diretto da Michelangelo Antonioni dove con una semplice panoramica si passa dal presente al passato, da Locke seduto accanto al cadavere di ...
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Norvegia
Stefano Boni
Cinematografia
Il cinema norvegese si sviluppò con notevole ritardo rispetto a quello degli altri Paesi nordici e soltanto negli anni Venti iniziò a ottenere una certa visibilità. [...] a questa tendenza sono stati Oddvar Einarson, autore di X (1986), film che si ispira all'opera complessiva di Michelangelo Antonioni, segnalatosi con un Premio speciale della giuria alla Mostra del cinema di Venezia, e Unni Straume che, per il suo ...
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Letteratura e cinema
Irene Bignardi
Fin dalle origini dell'industria cinematografica i registi e gli sceneggiatori si sono ispirati alle fonti letterarie, anche perché la nuova arte nasceva mentre le [...] del poeta T. Guerra, che ha esordito come sceneggiatore nel 1957 (Uomini e lupi di G. De Santis): dal sodalizio con M. Antonioni sono nati L'avventura (1959), La notte (1960), L'eclisse (1962), Deserto rosso (1964), Blow-up (1966) e altri ancora fino ...
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Muto e sonoro
Alberto Boschi
Il mito del muto
Nel 1975 François Truffaut intitolava Le grand secret la sezione di Les films de ma vie "consacrata a registi che hanno cominciato la loro carriera con [...] collaborazioni proficue fra cineasti e compositori di talento (si pensi ai connubi Ejzenštejn-Prokof′ev, Hitchcock-Herrmann, Antonioni-Fusco, Fellini-Rota, Leone-Morricone o Burton-Elfman), contribuendo a un miglioramento complessivo della qualità e ...
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Televisione
Giuseppe Cereda
Il rapporto tra televisione e cinema
Già negli anni Sessanta, Roberto Rossellini sosteneva, subordinando a questa sua convinzione una lunga e consistente attività televisiva, [...] Montaldo, da Alberto Lattuada a Damiano Damiani, da Vittorio De Seta a Dino Risi, da Federico Fellini a Michelangelo Antonioni, uomini di cinema prestigiosi chiamati a cimentarsi, e quasi sempre con successo, con strutture narrative e con modi di ...
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Regista
Lucilla Albano
La nascita della regia, agli inizi del 20° secolo, vide l'affermazione di una nuova figura e di un nuovo ruolo di artista e di creatore, in ambito sia teatrale sia cinematografico. [...] periodo: Luchino Visconti, Roberto Rossellini, Vittorio De Sica (insieme a Cesare Zavattini), Giuseppe De Santis, Michelangelo Antonioni e Federico Fellini. Si rivendicava una vocazione civile, politica del r., 'portaparola' e portabandiera di un ...
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Tecnica
Paolo Bertetto
Procedimenti tecnici e sviluppi tecnologici
Come grande esperienza della modernità il cinema è insieme una macchina tecnologica e industriale e un'arte di tipo assolutamente nuovo. [...] di una concezione passiva e mimetica del colore è rimasta tuttavia limitata a poche esperienze creative. Michelangelo Antonioni nel suo cinema ha elaborato due differenti avventure di reinvenzione del colore, che restano in ogni modo esperienze ...
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antonioniano
agg. Relativo al regista Michelangelo Antonioni (1912-2007), al suo stile cinematografico. ◆ Le amiche, tratto dal racconto Tre donne sole, che fa parte del trittico pavesiano della Bella estate, può apparire oggi forse datato,...
antonionismo
s. m. Lo stile, le tematiche, o gli elementi caratteristici del regista Michelangelo Antonioni (1912-2007). ◆ Per [Morando] Morandini era un film sulla possibilità di comunicazione tra gli esseri umani, in un’epoca di «antonionismo...