Retore greco (n. 88 - m. 144 d. C.), di Laodicea, uno dei più notevoli rappresentanti della seconda sofistica; fu allievo di Scopeliano e maestro di Erode Attico; con lui la scuola di Smirne raggiunse il massimo splendore. Fu autore di molti discorsi pubblici e declamazioni, tra cui sono giunti a noi due ἐπιτάϕιοι λόγοι (finti epitaffî, che si immaginano recitati dai padri di due valorosi caduti a ...
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Erudito (Perugia 1786 - ivi 1852); era medico, ma si dedicò soprattutto alle lettere; tradusse molto dal greco (Odi di Pindaro, 1819; Tirteo, 1826) e scrisse mediocri cantiche e poemi classicheggianti (Cantica sopra il giudizio finale di Michelangelo, 1824; L'inondazione di Pietroburgo, 1825; La Eliofila, 1842; Dante al monastero di S. Croce al Corvo; ecc.); in prosa lasciò un Commentario istorico ...
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Umanista e uomo politico (Sarzana 1430 circa - Pistoia 1482). Cancelliere del comune di Volterra dal 1466 al 1471, nel 1476 ebbe, per intercessione del Magnifico, la cancelleria del comune di Pistoia. Elegante scrittore latino, lasciò un epistolario, ancora inedito, e una Historia de Volaterrana calamitate, nella quale lasciò in ombra, secondo alcuni per parzialità, la parte preponderante che nel sacco ...
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Erudito (Arona 1751 - Milano 1810). Prof. di lingue orientali nell'univ. di Pavia; direttore della Bibl. Ambrosiana. Lasciò lezioni di Eloquenza sacra (1793); una tragedia, Iefte, con note illustrative; inni latini, uno scritto antigiansenista, La lega della moderna teologia con la filosofia. Fu anche pittore e scrisse un Discorso sulle arti del disegno (1798) ...
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Erudito e letterato spagnolo (Logroño 1893 - Madrid 1973). Pubblicò una biografia, Riesgo y ventura del duque de Osuna (1930), il volume di saggi Mentira desnuda (1933), importanti studî storici come Las cadenas del duque de Alba (1947), Garcilaso de la Vega, embajador de Felipe II (1949) e saggi su P. Claudel, V. Woolf, ecc ...
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Poeta giocoso (Firenze 1610 - ivi 1672). Setaiolo, lasciò il mestiere quando ottenne un ufficio dal granduca Ferdinando II. Arguto, facile, colorito, scrisse tra l'altro La sfinge (volumetto di enigmi: parte I, 1640; parte II, 1643), i Brindisi dei ciclopi (1673), e La Tina (sonetti rusticali non privi di oscenità, composti nel 1637) ...
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Scrittore greco (forse 1º sec. d. C.), autore d'un romanzo di viaggi, Le meraviglie di là da Tule (in 24 libri), di cui resta un lungo sommario nella Biblioteca di Fozio: l'interesse per Pitagora e la tendenza moralistica si adattano bene alla datazione al sec. 1º d.C ...
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Letterato e studioso italiano di filosofia (Bologna 1887 - Roma 1954); vicecancelliere dell'Accademia d'Italia (1929-43), segretario della Fondazione "Il Vittoriale degli Italiani", scrisse di varî argomenti, dedicandosi particolarmente agli studî dannunziani (G. D'Annunzio, il pensiero e l'azione, 1934; Nuovi saggi dannunziani, 1938, 2a serie 1942) ...
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Scrittore spagnolo (Elche 1818 - Madrid 1866). Fondò il settimanale El Laberinto; scrisse Ayer hoy y mañana (1863-64), serie umoristica di quadri sociali del 1800, del 1850 e del 1899, una Historia del matrimonio e, alla maniera dei Mystères de Paris di E. Sue, Fe, esperanza y caridad ...
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Letterato (Messina 1762 - Napoli 1817), emigrato in Francia durante il periodo della rivoluzione napoletana del 1799. La sua opera più nota è Des beautés poétiques de toutes les langues considérées sous le rapport de l'accent et du rythme (1816). Fondò a Napoli le scuole di mutuo insegnamento ...
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antoniano
agg. e s. m. – 1. agg. Relativo a un personaggio e più spesso a un santo di nome Antonio: sermoni a., e libreria, tipografia a., con riferimento a s. Antonio da Padova; Accademia a., accademia napoletana così chiamata dal nome del...
sant'Antonio
sant’Antònio. – Nome di alcuni santi, di cui noti soprattutto sant’Antonio da Padova (c. 1195-1231) e sant’Antonio abate (morto vecchissimo, a circa 105 anni, nel 356), che fa parte di alcune locuz. del linguaggio com.: con riferimento...