CORELLI, Arcangelo
Piero Buscaroli
Quintogenito di Arcangelo e Santa Raffini, nacque a Fusignano presso Lugo, allora nella diocesi di Ferrara, il 17 febbr. 1653, cinque settima ne dopo la morte del [...] Derivazione fondamentale dell'Opera quinta, le Dissertazioni del Francesco Veracini sopra l'Opera Quinta del Corelli della Bibliot. del , X (1947), pp. 5-25; P. Radcliffe, A. C. and Antonio Vivaldi, in The Heritage of Music, III (1951), pp. 53-69; B ...
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GIOVANNI da Milano
M. Gregori
Pittore di origine milanese, nato intorno al 1320, attivo in Lombardia e in Toscana nel secondo e terzo quarto del 14° secolo.Il pittore è menzionato da Vasari come G. [...] Santa Croce (Boskovits, 1966), e il decurtato S. Antonio Abate Kress (Williamstown, Williams College Mus. of Art), che ha rimosso recentemente le ampie ridipinture di Agostino Veracini (1736) ha rivelato finezze calligrafiche nelle barbe e nei ...
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LOTTI, Antonio
Carlida Steffan
Figlio di Matteo e di Marina Gasparin, nacque a Venezia il 5 genn. 1667, nella parrocchia di S. Marina, dove fu battezzato venti giorni più tardi con il nome di Antonio [...] d'Asburgo, attraverso la mediazione del veneziano Marc'Antonio Ziani, vice Kapellmeister a Vienna: lo attesta un anche il celebre castrato F. Bernardi detto Senesino, il violinista F. Veracini e il poeta di teatro A.M. Lucchini. In collaborazione con ...
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RESPIGHI, Ottorino
Virgilio Bernardoni
RESPIGHI, Ottorino. – Nacque il 9 luglio 1879 a Bologna, terzogenito di Giuseppe (1840-1923) e di Ersilia Putti.
La madre proveniva da una famiglia di scultori: [...] , Gianluca Tocchi e Vittorio Rieti, i direttori d’orchestra Antonio Pedrotti e Mario Rossi, il pianista Pietro Scarpini, l ’edizione delle trascrizioni di musiche di Frescobaldi, Porpora, Veracini, Tartini. La pratica della trascrizione fu da allora ...
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GASPARINI, Francesco
Alberto Iesuè
Figlio di Nicolao e di Elisabetta Belfiore, nacque a Camaiore (Lucca) il 19 marzo 1661 e venne battezzato nella collegiata di S. Maria Assunta.
Il padre apparteneva [...] , F. Mancini, A. Scarlatti, D. Zipoli, F. Veracini, A. Caldara, ecc. (Firenze 1708), Maria Magdalena videns , XIV (1937), pp. 57, 59, 64, 109, 116; R. Giazotto, Antonio Vivaldi, Torino 1973, ad indicem; M. Bruni, L'opera veneziana, in Storia dell ...
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TRABALLESI, Giuliano
Sara Ragni
Nacque a Firenze il 2 novembre 1727 da un umile falegname di nome Agostino, secondo quanto riferito da Ignazio Fumagalli, il funzionario dell’Accademia di belle arti [...] Conti (ibid.), mentre lo stesso Traballesi ricordò Agostino Veracini quale suo primo maestro in alcune lettere inviate tra l’affresco del Poggio Imperiale, che venne lodato da Anton Raphael Mengs durante il soggiorno fiorentino del 1771, fu foriero ...
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VISCONTI, Gasparo Giuseppe
Michael Talbot
Nacque a Cremona il 10 gennaio 1683, figlio del conte Giulio Cesare e di Annunciata Ferrari. I Visconti cremonesi erano una famiglia nobile d’alto lignaggio, [...] . Il primo indizio della sua presenza in città riguarda Antonio Stradivari, che nel 1707 produsse un basso di viola a Venezia, nel 1717, al famoso incontro tra Francesco Maria Veracini e Giuseppe Tartini (Corniani, 1833), in un concerto promosso da ...
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SONATA
Giulio Cesare Paribeni
. Nome di una forma di musica strumentale. La parola Sonata ci riporta alle origini stesse della musica per strumenti, se non per il sostantivo, certo per il verbo donde [...] la Sonata attraverso le opere di F. Geminiani, di F. M. Veracini, di P. A. Locatelli, di G. Tartini. Al Geminiani poi Maria Rutini, Mattia Vento, G. A. Matielli, Vincenzo Manfredini, Antonio Sacchini, Giuseppe Sarti: autori, tutti questi, in cui il ...
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La musica
Giovanni Morelli
Veduta a cannocchiale diritto (1)
Sulla musica a Venezia (o sulla musica di Venezia), sulla produzione-consumo e sulla assunzione di ruolo e di senso da parte della musica [...] in S. Marco, del virtuoso violinista Francesco Maria Veracini (che dovrebbe essere prova di un acceso interesse non sono invitati a trattare i rappresentanti della Repubblica; Antonio Barbaro sfida la Storia e la Verosimiglianza ed anche il ...
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Gentile, il modernismo e la religione
Fulvio De Giorgi
Gentile teologo politico
In una sola occasione Gentile ci ha lasciato due redazioni di un suo scritto ed è il caso della conferenza La mia religione, [...] in cui permaneva l’impianto spaventiano di vedere in Antonio Rosmini-Serbati il Kant italiano e in Vincenzo «La Cultura», 1968, 6, pp. 334-78.
M.L. Barbera Veracini, Gentile e Croce di fronte al modernismo, «Giornale critico della filosofia italiana ...
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