(dall'arabo quṭn; fr. coton; sp. algodón; ted. Baumwolle; ingl. cotton).
Sommario. - Botanica: Generalità (p. 676); Sistematica dei cotoni (p. 678); Coltivazione: Storia (p. 679); La coltivazione nei diversi [...] per tessere tale articolo, non si deve avere più d'un filo rotto al giorno ogni 500 di ordito; per attaccare un filo un'operaia deve Infatti, una lapide murata nell'ex-monastero di S. Antonio in Intra ricorda che i fratelli Sigismondo e Gian Giacomo ...
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Pianta del genere Gossypium, con semi rivestiti da peli che sono utilizzati come materia tessile. La coltivazione del c. è antichissima e pare abbia avuto origine indipendente in diversi punti della Terra. Il paese di più remota coltivazione sembra essere l’India, da cui si diffuse in altri paesi dell’Asia, ... ...
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Nome con il quale si designano le specie appartenenti al genere Gossypium (famiglia Malvacee) e i peli che rivestono i semi e che sono utilizzati come materia tessile.
Caratteri botanici
Le specie spontanee di Gossypium sono suffrutici o frutici, alte 1-4 m; le forme coltivate sono anche annue. Tutte ... ...
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Nicola Nosengo
Dalla pianta del cotone si ottiene una fibra con cui si fanno sia tessuti per abiti sia rivestimenti per la casa. Il cotone, però, serve anche a realizzare corde, imballaggi, accessori medici, persino esplosivi. Per questo il cotone viene coltivato intensivamente in molte zone del mondo ... ...
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La produzione mondiale di c. è caratterizzata, come molti dei prodotti di base, da oscillazioni marcate e irregolari, pur continuando a progredire con ritmi simili a quelli degli anni 1945-60. Questa irregolarità di offerta è solo in parte conseguente a eventi climatici, essendo il mercato molto influenzato ... ...
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(dal gr. ἀστρονομία) - Le origini dell'astronomia presso i popoli primitivi si confondono con quelle della civiltà e della religione. Non è da pensare tuttavia che la psiche collettiva degli aggregati [...] grosso volume edito nella Raccolta Colombiana Gustavo Uzielli: e Antonio Favaro curò con infinito amore lo studio della vita e questo P (in gradi) per la velocità risultante: sarà
se la rotta è verso W e avrò l'intervallo di tempo in ore e parti ...
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. Movimento politico italiano creato da Benito Mussolini (v.).
Dottrina.
Idee fondametali. - Come ogni salda concezione politica, il fascismo è prassi ed è pensiero, azione a cui è immanente una dottrina, [...] la possibilità di dirigere e rettificare giorno per giorno la rotta, adeguare ogni giorno le idee di dettaglio e le che si sarebbe battuta. In un discorso alla squadra d'azione Antonio Sciesa di Milano, il 4 ottobre, Mussolini disse parole non oscure ...
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. La grandiosa espansione del popolo arabo fuori dei suoi confini originarî ha fatto sì che la storia degli Arabi abbia un'estensione immensamente più vasta che non la storia dell'Arabia precisamente come [...] .), in cui i seguaci di Maometto sorpresero e misero in rotta una carovana di Coreisciti riportando bottino e prigionieri, non differì italiani notiamo F. Martellotto (1620), F. Guadagnoli (1642), Antonio da Aquila (1650) e Agapito da Val di Fiemme ( ...
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UNGHERIA
Elio MIGLIORINI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Pino FORTINI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Delio CANTIMORI
Carlo TAGLIAVINI
Tibor GEREVICH
Giulio de MISKOLCZY
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Ernesto [...] Ungheria. Anche alcuni pittori italiani, come il Tencalla e Antonio Bibbiena, lavorarono in questa tarda fase del barocco, che scacchi subiti in Italia, e, più ancora, dopo le gravi rotte di Merseburg, per opera di Enrico l'Uccellatore, e di Augusta ...
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(A. T., 56-57).
Sommario. - Geografia: Nome ed estensione (p. 458); Geologia e morfologia (p. 460); Clima (p. 461); Idrografia (p. 462); Flora e fauna (p. 462); Suddivisioni naturali (p. 463); Dati sulla [...] alle spalle l'esercito turco accampato ad ovest della città, sul posto degli odierni sobborghi. L'esercito turco fu messo in rotta e gli avanzi furono ricacciati in Ungheria.
La guerra contro i Turchi, durata per ben 15 anni, dopo la liberazione di ...
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(A. T., 44; fiamm. België; fr. Belgique).
Sommario. - Geografia: Nome ed estensione (p. 505); Geologia e morfologia (p. 505); Clima (p. 507); Idrografia (p. 507); Flora (p. 508); Suddivisioni naturali [...] , più bassa (200 m. in media) dell'altipiano ardennese, rotta da valli e valloni frequenti, non molto fertile e ancora asprigna festivo e sono l'esaltazione d'una vita attiva e serena.
Antonio van Dyck (1599:1641; v.) fu il collaboratore e il ...
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Capitale della repubblica greca, di cui è anche la città più grande e popolosa. È situata al centro di una pianura limitata ad E., a N. e ad O. da una cerchia di monti: Imetto o Trellovoũni (m. 1026), [...] Gilippo in soccorso di Siracusa la pace si poteva considerare come rotta, a quel modo che non fu un casus belli l'alleanza parti di Pompeo e quelle di Bruto e Cassio, poi quelle di Antonio; ma né Cesare, né Augusto fecero scontare ad Atene il fio ...
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PERÙ (A. T., 153-154)
Riccardo RICCARDI
Emilio MALESANI -Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Pino FORTINI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
José IMBELLONI
Gennaro MONDAINI
Giuseppe MOLTENI
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Stato [...] per ogni evenienza una cinquantina di uomini agli ordini di Antonio Navarro, a principio dell'autunno del 1532 scalava risolutamente nel 1874 col Chile. Questo, allora, dichiarata rotta la convenzione chileno-boliviana in vigore, occupava ...
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TOSCANA (A. T., 24-25-26 bis)
Attilio MORI
Umberto CALZONI
Niccolò RODOLICO
Antonio PANELLA
Sergio CAMERANI
Nello TARCHIANI
Alfredo SCHIAFFINI
Giuseppe MALAGOLI
Vittorio SANTOLI
Alfredo BONACCORSI
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Regione [...] e vanta un maestro di grande talento e bravura in Antonio del Pollaiolo; mentre nell'incisione di carattere illustrativo - in ):
Il cenciaiolo:
La tristezza indolente della melodia dalla voce rotta sull'o dell'annunzio al principio e alla fine, che ...
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audire v. tr. Sottoporre a un’audizione. ◆ Pdl compatto per il no. Interpellato dai cronisti all'ingresso, il deputato Pdl Maurizio Paniz ha invece ribadito la posizione già espressa dal partito nelle scorse settimane: "Non ci sono assolutamente...
grazia
gràzia s. f. [dal lat. gratia, der. di gratus «gradito; riconoscente»]. – 1. Qualità naturale di tutto ciò che, per una sua intima bellezza, delicatezza, spontaneità, finezza, leggiadria, o per l’armonica fusione di tutte queste doti,...