GIULIANO di Giovanni da Poggibonsi
Maura Picciau
Non si conoscono il luogo e la data di nascita di questo artista, attivo nel XV secolo, figlio di un Giovanni originario di Poggibonsi.
L'identità di [...] , in D'Art, 1993, n. 19, pp. 29-41.
Per Giuliano Fiorentino, orefice attivo a Padova: B. Gonzati, Il santuario delle reliquie ossia il Tesoro della basilica di S. Antonio da Padova, Padova 1851, pp. 11-14; A. Moschetti, Il Tesoro della cattedrale ...
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GIULIANO di Amadeo (Amadei, Giuliano)
Susanna Falabella
Non si conosce la data di nascita di questo monaco camaldolese, pittore e miniatore, probabilmente di origine fiorentina, come viene indicato nel [...] di bronzo dorato dell'iscrizione del soffitto, ora scomparsa, realizzata dall'orefice Meo de Flammis, e dorata da G., pagato il 7 apr. di Mosè), congiunto all'attenzione per l'ultimo Antoniazzo (Antonio Aquili), ma il tutto su una base che rimane " ...
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LORENZO di Credi (Lorenzo d'Andrea d'Oderigo)
Michele Di Monte
Nacque a Firenze tra il 1456 e il 1460 dall'orafo Andrea d'Oderigo e da una non meglio identificabile monna Lisa.
Non è possibile definire [...] la sua origine dal nome di un avo, l'orefice Credi, nonno di Oderigo, oppure se si debba riferire (1880), p. 237; A. Venturi, Nuovi documenti. Quadri di L. di C., Antonio da Crevalcore e di un discepolo del Francia, in Arch. stor. dell'arte, I ( ...
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FONTANA, Baldassare
Marius Karpowicz
Figlio di Pietro Martire e di Anna Maria Girola, nacque il 26 giugno 1661 a Chiasso, dove il padre si era trasferito da Novazzano, suo luogo d'origine (Karpowicz, [...] Maria Elisabetta Gilardoni, dalla quale ebbe i figli Michele, Francesco Antonio e Chiara Eurosia Liberata. Il F. trascorse il 1689 in che fu realizzato, secondo il progetto del F., dall'orefice Mikulas Indegrentz di Brno. In quello stesso anno il ...
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CAMBIO (Cambi)
Grahm Pollard
Famiglia di orafi e scultori attivi nel sec. XV, dei quali spesso non conosciamo i rapporti di parentela e che comunque hanno in comune l'origine cremonese e il soprannome [...] Giacomo, come risulta da una procura del 22 apr. 1574 del pittore Antonio Campi (Sacchi, p. 240), fu attivo come scultore in marmo e 1592 Belisario eseguì due medaglie su conî di tal "Gio. Paolo orefice" (Bertolotti, 1888, p. 238) e il 22 ott. dell ...
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LICINIO, Bernardino
Luca Bortolotti
Discendente da una famiglia originaria di Poscante, nel Bergamasco, il L. nacque quasi sicuramente a Venezia, figlio secondogenito di un ser Antonio, pittore a sua [...] nominò suo procuratore (Ludwig, p. 39). Terzogenito di Antonio fu Zuane Battista, che divenne prete e ricoprì la carica immagine. All'estrema destra è il primogenito, Fabio, che fu orefice e incisore di un certo pregio, il quale ostenta un modelletto ...
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DEL CHIARO
Alessandro Guidotti
Patronimico assunto in epoca per il momento imprecisabile (ma certo già dal XVII secolo) quale cognome di almeno due stirpi ben distinte ed ampiamente documentate di orafi [...] orafi Piero di Bonaccorso Vanni, Piero Del Vagliente e Ulivo di Filippo; nel 1404 provvide alla dote della sorella Antonia, andata sposa all'orefice Oderigo d'Andrea di Credi (avo del pittore Lorenzo di Andrea, noto come Lorenzo di Credi), che ancora ...
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LUCINI, Giovan Battista
Micaela Mander
Nacque a Vaiano Cremasco il 9 luglio 1639, ultimogenito di Gerolamo e di Laura Fogarola. Il padre, discendente di nobile famiglia, ebbe una buona posizione sociale: [...] toni scuri quali il S. Francesco d'Assisi e il S. Antonio da Padova del seminario di Crema, il Ritratto di Domitilla Scotti Monica delle Agostiniane in Crema, opera poi realizzata dall'orefice F. Hennin, e perduta in seguito alle soppressioni ...
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CAMPI (Campo), Bernardino
Silla Zamboni
Nato a Cremona nel 1522, da un Pietro orefice e da Barbara. Non sappiamo se fosse parente degli altri Campi, ma il silenzio delle fonti più antiche (A. Campo, [...] per le chiese di Cremona e del suo territorio. Per S. Sigismondo dipinse S. Cecilia e s. Caterina (1568), S. Girolamo e s. Antonio, S. Filippo e s. Giacomo;per S. Michele una Natività (1568); per il duomo un gruppo di sei tele (1569) e un affresco ...
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BIGORDI, Ridolfo, detto (del) Ghirlandaio
Marco Chiarini
Figlio di Domenico e di Costanza di Bartolomeo Nucci, nacque a Firenze il 4 febbr. 1483. Alla morte del padre passò a vivere con lo zio David, [...] ; ebbe come seconda moglie Niccolosa di ser Bartolommeo d'Antonio Mei), aumentando le ricchezze lasciategli dal padre e avviando New York, Metropolitan Museum) e il Ritratto di un orefice della Galleria Palatina di Firenze, forse il capolavoro del B ...
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