CENTINI, Felice
Gino Benzoni
Nato a Polesio, presso Ascoli Piceno, nel 1562, di modeste condizioni, entrò nell'Ordine dei minori conventuali e, favorito da Sisto V ("fu allevato dalla santa memoria" [...] di così segnalato favore"; venne commissionata allo scultore Antonio Giosafatti l'arma di travertino del neocardinale da Foschi dipingesse nell'abside sei episodi della vita di S. Giuliano, patrono della città; ottenne per essa le indulgenze fruite ...
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DELLA ROVERE, Giovan Mauro, detto il Fiamminghino
Leonardo Caviglioli
Nacque nel 1575 a Milano (Besta, 1933), come il fratello maggiore Giovan Battista alla cui biografia si rimanda per l'origine del [...] raffiguranti La Vergine col Bambino ed i ss. Agostino, Antonio abate, Carlo e Francesco e L'Ultima Cena. 96 tav. 55, 196, 226scheda 55, 228scheda 56;G. Melzi D'Eril, in Isola San Giulio e S. Monte d'Orta,Novara 1977, pp. 136, 141 s., 158-164;U.Thieme ...
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LEONINI, Angelo
Filippo Crucitti
Nacque a Tivoli verso la metà del Quattrocento in una famiglia di recente nobiltà cittadina, da Pietro, più volte capo milizia della città e riformatore degli statuti [...] era pronto a firmare l'accordo e ad abbandonare Bologna e Ferrara. Giulio II, tuttavia, prese tempo fino a quando, conclusa il 5 ottobre contro la sapienza giuridica, si rivolse il notaio Antonio di Simone Petrarca, incaricato dal Consiglio comunale ...
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GRASSI, Paride
Massimo Ceresa
Nacque a Bologna, tra il 1450 e il 1460, da Baldassarre, di antica famiglia bolognese nobile e colta, proprietaria di uno dei più antichi palazzi della città, e da Orsina [...] già in avanzata carriera nella corte pontificia, e lo zio Antonio, uditore di rota, vescovo di Tivoli e governatore di e vi era ancora il 18 maggio 1504, durante il pontificato di Giulio II, che nel 1503 respinse una sua petizione per la nomina ...
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CELSI, Mino Gregorio Romolo
Peter G. Bietenholz
Figlio di Giovanni di Mino e di Vittoria di Francesco Tancredi, fu battezzato il 22 sett. 1514 a Siena.
La sua famiglia apparteneva alla nobiltà senese [...] altri Intronati, tra i quali Camillo de' Falconetti, Antonio Renieri e Figliuccio Figliucci, più tardi vescovo di Chiusi. Colle. Si conserva una lettera occasionale del C. a fra' Giuliano del 1550, cioè due anni dopo che il frate era stato ...
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MANETTI, Latino Giovenale
Simona Feci
Nacque a Roma nel 1485 o 1486, figlio unico di Porzia e Tommaso "de Juvenalibus". Nulla si conosce sugli studi e sui suoi primi passi nella Curia romana. Nel 1507 [...] 1515 prese possesso del governo di Modena a nome di Giuliano de' Medici, fratello del papa e comandante generale dell' La cerimonia, i cui apparati furono preparati da Antonio Cordini (Antonio da Sangallo il Giovane), ebbe un valore emblematico ...
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DAVIDICO, Lorenzo
Carlo von Flüe
Paolo Lorenzo Castellino nacque nel 1513 a Castelnovetto nella Lomellina (diocesi di Vercelli, provincia di Pavia), da Giorgio di Davide e da Giovanna sua moglie. Lasciò [...] e l'anno dopo fu inviato da uno dei fondatori, Antonio Maria Zaccaria, in missione a Vicenza presso il vescovo Nicolò sua Anatomia dei vizii, uscita a Firenze nel 1550, dedicata a Giulio III, dove, come in altre sue opere, si trovano spietate ...
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DELLA CHIESA, Bernardino (al secolo, Antonio; in cinese, I Ta-jen)
Giuliano Bertuccioli
Nato a Venezia l'8 maggio 1644 da Gaspare e da Anna Giugali (Libro novo dei battezzati della Collegiata e Parrocchia [...] di S. Thomà Apostolo, citato in Cimino, 1921, 5, p. 132, in cui il cognome del padre figura come "Dalla Chiesa"), entrò nel convento dei frati minori di Spineta (Fratta di Todi) il 6 ag. 1663 e nel 1671 ...
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MARCO da Montegallo (Marco del Monte Santa Maria)
Hélène Angiolini
Nacque nel 1425 a Fonditore di Montegallo, località dell'Ascolano nota anche come Santa Maria di Montegallo, da Claro di Rainaldo "de [...] anno furono riediti a Firenze, dal tipografo Antonio Miscomini, con importanti e significative integrazioni il . Biagio; le sue spoglie furono traslate nel XIX secolo in S. Giuliano. Il suo culto ab immemorabili fu approvato nel 1839 da papa Gregorio ...
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FAVORINO, Guarino (Varino, Guerrino)
Massimo Ceresa
Nacque, secondo lo Zeno ed altre fonti, nella pieve di Favera, castello nei pressi di Camerino (od. Pievefavera, prov. di Macerata), verso la metà [...] ed ottenne per lui Visso e Sanginesio.
Nel 1508 fu nominato da Giulio II commissario e castellano delle rocche di Jesi, Osimo e Offida, si rese necessaria nel 1712, a Venezia presso Antonio Bortoli, perché le prime due erano divenute introvabili. ...
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antibanditismo
agg. Finalizzato a contrastare il fenomeno del banditismo. ◆ Con gli anni, il carisma di [Salvatore] Giuliano e la sua forza militare ne fecero un personaggio troppo ingombrante anche per i suoi protettori. E fu la fine. Quando...
turistificazione s. f. In una città, in una sua parte o in un territorio più ampio, il complesso dei cambiamenti, anche profondi, che intervengono in àmbito urbanistico e architettonico, socio-economico e culturale, in conseguenza del sovraffollamento...